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ANCORA AUMENTI DEL CARBURANTE
NE PAGANO LE CONSEGUENZE SOLO I CITTADINI
Grazie al Governo Meloni, dal primo gennaio, i cittadini hanno visto aumentare sensibilmente il prezzo del carburante nelle pompe di benzina, la neo presidentessa però aveva promesso in un video che avrebbe tolto le accise e fatto abbassare sensibilmente i prezzi, ovviamente ciò non è avvenuto e il governo si è subito allineato alla linea intrapresa da Draghi.
Adesso anche i benzinai scenderanno in piazza contro le ultime manovre del governo e il 25 e 26 gennaio ci sarà uno sciopero generale dei benzinai contro il governo Meloni che ha appena varato un decreto che riformula anche una norma introdotta nel 2007 dal governo Prodi per destinare gli aumenti degli incassi da Iva sui carburanti a una riduzione del prelievo da accise.Il taglio delle accise, recita il decreto, “può essere adottato se il prezzo aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Def”.
La Meloni oltre a non aver tolto le accise sulla benzina ha anche eliminato lo sconto di 18 cent/l introdotto dal precedente governo, facendo schizzare il prezzo del carburante fino quasi ai 2€ al litro. Un aumento sensibile che si è subito ripercosso sulle tasche dei cittadini e dei lavoratori impoverendoli ulteriormente.
Questi aumenti sono dovuti soprattutto al sostegno che il nostro governo sta dando (sia economico che militare) alla guerra in Ucraina e a pagarne le conseguenze di queste scelte disastrose è sempre e solo il popolo.