RIZZO (PC): QUESTIONE MORALE ESISTE SOLO CON PROSPETTIVA ALTERNATIVA DI SISTEMA.

RIZZO (PC): QUESTIONE MORALE ESISTE SOLO CON PROSPETTIVA ALTERNATIVA DI SISTEMA.

«La questione morale può esistere solo se c’è una reale diversità. La sinistra che ha perso la prospettiva di costruire una società alternativa ha perso anche la sua diversità morale, piegandosi alla corruzione e al malaffare. Se non sei più portatore di un’idea di cambiamento, se sei soggetto alle leggi di una politica che è solo gestione di interesse privati, non c’è più alcuna diversità» Così Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista. «La vicenda del PD in Umbria è l’ennesima testimonianza di questo.  Noi vogliamo ricostruire un partito che sia dalla parte dei lavoratori e del popolo, che abbia una prospettiva di cambiamento reale della società. Per questo siamo diversi. Chi sta con i banchieri, con la finanza, con i grandi poteri privati della sanità, dei palazzinari non fa più parte della nostra famiglia».

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IL PARTITO COMUNISTA IN CORSA PER LE ELEZIONI EUROPEE 2019.

IL PARTITO COMUNISTA IN CORSA PER LE ELEZIONI EUROPEE 2019.

Il Partito Comunista ha depositato questa mattina il contrassegno elettorale per la partecipazione alle elezioni europee 2019. Correremo in tutte le circoscrizioni senza necessità di raccogliere le firme in quanto membri dell’Iniziativa Comunista Europea, rappresentata al Parlamento Europeo da due deputati del KKE, e grazie al consenso apprestato dai compagni greci all’inserimento del loro simbolo nel nostro contrassegno elettorale al fine di rafforzare il presupposti stabiliti dalla legge italiana per il diritto a tale esonero. Il gesto del KKE è una testimonianza di vero internazionalismo, la prova della forza e della solidità dei legami internazionali che il Partito Comunista ha costruito in questi anni con i propri partiti fratelli.

La raccolta delle sottoscrizioni sarebbe stata uno scoglio impossibile da superare altrimenti. La legge richiede infatti 145.000 firme con quote regionali altissime (3.000 nella sola Valle d’Aosta), e dei costi ingenti necessari per le autenticazioni. Si tratta di una legge antidemocratica che ha come unico e chiaro scopo quello di favorire le forze politiche già presenti in Parlamento, spingere i partiti ad accordi forzati e innaturali, coalizzandosi con le forze maggioritarie, impedire la riorganizzazione di forze popolari alternative ai partiti esistenti.

La partecipazione alle elezioni europee non muta il nostro giudizio sulla natura irriformabile dell’Unione Europea, e delle sue istituzioni. Utilizzeremo queste settimane di campagna elettorale per denunciare la reale natura dell’Unione Europea, senza ipocrisie e opportunismi di sorta. Così come abbiamo già fatto nelle elezioni politiche del 2018, diremo chiaramente ai lavoratori e alle lavoratrici che il voto al Partito Comunista è un voto al rafforzamento della prospettiva storica di abbattimento della società capitalista e di accumulazione di forze nella direzione della costruzione di una società socialista.

L’Europa dei lavoratori e dei popoli che noi vogliamo realizzare, potrà essere costruita solo al di fuori dell’Unione Europea che è un’alleanze imperialista al cui timone ci sono le grandi società della finanza. L’Unione Europea è il principale promotore delle politiche di attacco ai diritti dei lavoratori e delle classi popolari, protagonista di guerre e responsabile della crisi. Non esiste spazio per la creazione di una società che metta in primo piano i diritti sociali nella gabbia dell’Unione Europea e dell’euro. Non esiste alcun futuro di progresso, di giustizia e di pace per le nuove generazioni in un sistema antidemocratico che mira a schiacciare i diritti e la condizione dei popoli in favore del profitto di pochi.

Crediamo sia necessario rafforzare il processo di ricostruzione comunista per dare ai lavoratori e alle classi popolari una reale alternativa alla falsa scelta tra le forze di governo e di opposizione, tra europeisti e nazionalisti, divisi nella propaganda ma sempre uniti nella difesa degli interessi della finanza e nell’approvazione di politiche antipopolari. Un’alternativa che non può essere rappresentata da liste elettorali di sinistra, prigioniere di contraddizioni politiche e prive di qualsiasi prospettiva, funzionali solo alla conservazione di vecchi gruppi dirigenti, che puntualmente si presentano a ogni elezione con nomi e simboli diversi, contribuendo solo a disorientare il proprio popolo.

Un’alternativa che dobbiamo realizzare prima di tutto nel nostro Paese, ma coordinandoci e unendoci a livello internazionale con i Partiti Comunisti per rendere più forte la nostra azione. Siamo consapevoli che la presenza del Partito Comunista alle elezioni europee è un importante segnale di rafforzamento dell’Iniziativa Comunista Europea e di tutti i partiti che, nelle difficili condizioni dell’Europa di oggi, stanno portando avanti il processo di ricostruzione comunista. Insieme con i nostri partiti fratelli e sulla base delle linee comuni che ci siamo dati affronteremo questa sfida.

Solo il rafforzamento dei comunisti può creare in Italia e in Europa i presupposti di una reale svolta politica. Per questa ragione invitiamo a votare il 26 maggio per il Partito Comunista e a prendere da subito contatto con le nostre federazioni e con i nuclei del Partito per sostenere la nostra azione.

Roma, 8 aprile 2019

Ufficio Politico
Partito Comunista

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Denunciamo l’intervento imperialista in Venezuela. Solidarietà con il popolo del Venezuela!

Denunciamo l’intervento imperialista in Venezuela. Solidarietà con il popolo del Venezuela!

Noi, Partiti Comunisti e Operai di tutto il mondo, denunciamo con decisione i piani imperialisti, le tattiche minatorie e le minacce scatenate dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e i loro governi alleati in America Latina, per rovesciare il presidente legittimamente eletto del Venezuela, Nicolás Maduro, sottomettere il popolo del paese ai loro interessi imperialistici e saccheggiare le risorse e ricchezza del paese.

Dopo il fallimento della provocazione orchestrata dagli Stati Uniti con la marionetta degli imperialisti Guaidó, il 23 febbraio alla frontiera con la Colombia, con il pretesto degli “aiuti umanitari”, vengono promossi nuovi scenari per un colpo di stato e l’attacco militare imperialista, mentre allo stesso tempo continuano gli sforzi per organizzare nuove provocazioni che daranno un pretesto per l’escalation dell’intervento.

Condanniamo fermamente qualsiasi scenario di colpo di stato e di intervento militare imperialista degli Stati Uniti e i suoi alleati!

Dichiariamo in modo deciso che contro di loro troveranno non solo il popolo del Venezuela, ma anche i Partiti Comunisti e Operai, il movimento operaio e popolare di tutto il mondo.

Condanniamo con veemenza le dichiarazioni del Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Bolton, secondo cui il governo degli Stati Uniti segue la dottrina Monroe che considera l’intera America Latina come una loro esclusiva zona d’interesse.

L’America Latina appartiene ai suoi popoli!

 Fedeli ai principi dell’internazionalismo proletario, esprimiamo la nostra solidarietà con il popolo venezuelano, che è l’unico responsabile degli affari interni del suo paese.

Esprimiamo la nostra solidarietà con il Partito Comunista del Venezuela, alla Gioventù Comunista del Venezuela e alle altre forze antimperialiste Venezuelane che lottano in difficili condizioni per difendere gli interessi del popolo.

Abbasso l’imperialismo!

I popoli vinceranno! 

  1. Partito Comunista d’Albania
  2. Partito Algerino per la Democrazia e il Socialismo
  3. Partito del Lavoro d’Austria
  4. Partito Comunista Bangladesh
  5. Partito Comunista Brasiliano
  6. Partito Comunista di Gran Bretagna
  7. Nuovo Partito Comunista di Gran Bretagna
  8. Partito Comunista del Canada
  9. Partito Comunista di Boemia & Moravia
  10. AKEL, Cipro
  11. Partito Comunista in Danimarca
  12. Forza della Rivoluzione, Repubblica Dominicana
  13. Partito Comunista Tedesco
  14. Partito Comunista di Grecia
  15. Partito dei Lavoratori Ungherese
  16. Partito Comunista d’India
  17. Partito Tudeh d’Iran
  18. Partito Comunista d’Irlanda
  19. Partito Comunista, Italia
  20. Partito Comunista Giordano
  21. Movimento Socialista del Kazakhstan
  22. Partito Comunista Libanese
  23. Partito Socialista (Lituania)
  24. Partito Comunista di Malta
  25. Partito Comunista del Messico
  26. Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi
  27. Partito Comunista del Pakistan
  28. Partito Comunista Palestinese
  29. Partito Popolare Palestinese
  30. Partito Comunista Paraguayano
  31. Partito Comunista Peruviano
  32. Partito Comunista Filippino [PKP 1930]
  33. Partito Comunista Portoghese
  34. Partito Comunista della Federazione Russa
  35. Unione dei Partiti Comunisti – CPSU
  36. Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna
  37. Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia
  38. Partito Comunista dello Swaziland
  39. Partito Comunista di Turchia
  40. Partito Comunista d’Ucraina
  41. Unione dei Comunisti d’Ucraina

 

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Il PC al XX Incontro internazionale dei Partiti Comunisti

Il PC al XX Incontro internazionale dei Partiti Comunisti

Una delegazione del Partito Comunista parteciperà in questi giorni al XX Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai organizzato nell’ambito della rete Solidnet. L’incontro si terrà ad Atene, in contemporanea con le manifestazioni per il centenario dalla nascita del KKE. Tema dell’incontro è: «La classe lavoratrice contemporanea e le sue alleanze. I compiti dell’avanguardia politica – i partiti comunisti e operai – nella lotta contro lo sfruttamento e le guerre imperialiste, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per la pace, per il socialismo “. All’icontro parteciperanno 91 partiti comunisti provenienti da 73 paesi di tutto il mondo.

Il rafforzamento di momenti di confronto e discussione dei partiti comunisti a livello internazionale rappresenta un passo in avanti nella direzione di un maggior coordinamento e unità della lotta politica nei rispettivi paesi. Il Partito Comunista è convinto sostenitore di questa necessità, insieme al necessario rafforzamento delle posizioni marxiste-leniniste a livello internazionale.

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