D’Alema e Veltroni incitano (supini a Usa, UE e Nato) l’attacco alla Libia, molto di più che non Maroni e Frattini… Cosa deve fare questa falsa sinistra per convincere chi si definisce comunista a non esser più esser alleati (in nessuna forma nè politica nè tecnica) col PD e e aree contigue? da una dichiarazione di Marco Rizzo
By Cominform
Il nostro paese è tutt’ora una paese in cui un pò di tasse le grandi aziende le pagano, e un pò di queste tasse vengono spese in infrastrutture e servizi utili al popolo. Un quota sempre più bassa, tuttavia questa ‘quota’ è sempre ciò che è in palio quando scendiamo in piazza per chiedere qualcosa, e che, se non ci fosse, renderebbe vana qualunque nostra rivendicazione.
Questo per dire che esiste un ”interesse nazionale”, cioè esiste un contesto entro il quale anche i ceti popolari italiani sono uniti in un unico interesse con le imprese nazionali, tipo l’ENI la Finmeccanica, etc.
E’ il caso della Libia: la Libia è in una certa misura ‘zona di influenza’ economica dell’Italia, e lo è da sempre.
Probabilmente Gli USA e l’Inghilterra (sempre uniti) stanno cercando di cogliere il pretesto per invadere la Libia, o comunque sostituirsi all’italia come referente principale per gli affari, uniformandola così all’Egitto e al resto del mondo arabo. Il pretesto è la guerra civile in atto in Libia, e la permanenza al potere di un presidente del consiglio completamente screditato in Italia.
D’Alema e Veltroni nella loro usuale entusiastica adesione ai progetti Usamericani vanno persino CONTRO l’interesse nazionale.