SOVRANISTI? SOLO A PAROLE FINISCONO LA SVENDITA DI TELECOM “Il governo più…


da Partito Comunista https://ift.tt/ATlCeIZ

SOVRANISTI? SOLO A PAROLE
FINISCONO LA SVENDITA DI TELECOM

“Il governo più patriottico degli ultimi anni” in REALTÀ è quello più succube degli interessi stranieri dei grandi monopoli internazionali
Dopo aver mentito sul ruolo di primo piano dell’Italia nell’UE, sul blocco navale e sulla sovranità alimentare adesso il governo “sovranista” è svende un settori strategici della nostra economia, ma anche della sicurezza nazionale, visto che l’intera rete delle telecomunicazioni italiane, non sarà più sotto il controllo statale.
Telecom Italia è destinata a passare sotto il controllo del gruppo finanziaro statunitense KKR di cui fa parte Petraeus ex comandante dell’esercito USA, ed ex direttore della CIA

Telecom nel 1998 era la quarta azienda in Italia per fatturato e la prima per valore aggiunto, oltre ad avere un’alta redditività. L’utile superava l’11 per cento del fatturato e praticamente non aveva debiti.
Le risorse finanziarie generate dalla gestione ammontavano a circa 7,5 milioni di euro, quasi la metà del capitale netto. Ma l’allora centro sinistra cominciò la svendita di uno dei gioielli dell’economia nazionale e un settore strategico come le comunicazioni.

Prima Roberto Colaninno e suoi alleati lussemburghesi rovesciano sulla società una montagna di debiti quando la comprano, poi nel 2001 Marco Tronchetti compra a un alto prezzo le azioni di Telecom in Bell e nel 2007 arriva la solita cordata composta da banche affiancate, per la prima volta, da un partner industriale straniero: Teléfonica.
Tutti questi passaggi sono sempre avvenuti sotto l’indifferenza del Tesoro e della Banca d’Italia.

Come comunisti la nostra lotta non è solo quella per la centralità del lavoro, ma anche quella per la sovranità economica contro lo svuotamento della nostra capacità produttiva.
Tutti gli asset strategici e i monopoli devono essere in mano allo Stato e gestito dai lavoratori, solo così si potranno fare gli interessi del Paese e del popolo.

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