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PIANO LETTA. UN ALTRO PASSO VERSO IL BARATRO EUROPEO
L’approfondimento a cura de La Riscossa – Organo Ufficiale del Partito Comunista

👉 LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO > https://ift.tt/MdY3UhP
È stato presentato il cosiddetto Piano Letta, il “New European Competitiveness Deal”, con le proposte per la riduzione della “frammentazione” del mercato europeo e la ripresa della competitività nell’Unione Europea.
Molto commenti sono stati pubblicati sulla carta stampata e in rete, ma abbiamo voluto leggere direttamente le 147 pagine che compongono il documento.
In realtà, dentro il documento è prevista una stretta reazionaria e bellicista gravissima. Si vede nel rafforzamento del mercato comune la via d’uscita, ma questa è illusoria. Mentre le soluzione concrete previste riguardano l’atteggiamento verso la produzione militare e la distruzione delle specificità nazionali.

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Nella giornata di ieri presso l’Ambasciata di Cuba in Italia…


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Nella giornata di ieri presso l’Ambasciata di Cuba in Italia si è tenuto un incontro con l’Eroe della Repubblica e vicepresidente dell’Associazione Nazionale degli Economisti e dei Contabili di #Cuba Ramón Labañino Salazar e l’Ambasciatrice Mirta Granda Averhoff .
Nell’arco dell’incontro oltre a ricordare i passaggi della storia dei Cinque si è parlato dell’attualità cubana e delle sfide che si pongono davanti a Cuba per contrastare il Bloqueo.

Per il Partito Comunista sono stati presenti Matteo Di Cocco dell’Ufficio Politico e la compagna Laura Montecchi

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Il 22 Aprile del 1870 nasceva Vladimir Il’ič Ul’janov detto…


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Il 22 Aprile del 1870 nasceva Vladimir Il’ič Ul’janov detto Nikolaj Lenin, l’uomo che riuscì a a portare i lavoratori e i contadini al potere nella Russia ancora semi medioevale.
“La borghesia liberale, porgendo con una mano le riforme, con l’altra mano le ritira sempre, le riduce a nulla, se ne serve per asservire gli operai, per dividerli in gruppi isolati, per perpetuare la schiavitù salariata dei lavoratori. Il riformismo, perfino quando è del tutto sincero, si trasforma quindi di fatto in uno strumento di corruzione borghese e di indebolimento degli operai. L’esperienza di tutti i paesi dimostra che prestando fede ai riformisti gli operai hanno sempre finito con l’essere gabbati”

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UN ALTRO PASSO VERSO IL BARATRO EUROPEO! Finanza e mercato dei…


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UN ALTRO PASSO VERSO IL BARATRO EUROPEO!

Finanza e mercato dei capitali, energia e transizione ambientale, comunicazioni e difesa.

Questi sono i quattro pilastri su cui si basa il “ Rapporto Letta”, ovvero le proposte dell’ex Presidente del Consiglio per l’integrazione ed il consolidamento dell’Unione Europea. Dopo aver rinchiuso l’Italia nella UE partendo dalla moneta, con la drammatica adozione dell’Euro a scapito della Lira ora sono pronti a mettere gli ultimi chiodi sulla Sovranità dei paesi Europei e dell’Italia più di tutti. Non è un caso che proprio Enrico Letta, subito dopo le ultime dichiarazioni di Mario Draghi, proponga nel suo rapporto un’unione della Difesa a livello europeo, compresa la produzione di armi e veicoli dedicati.

Sacrificare la nostra Sovranità nella difesa, strizzando l’occhio alla NATO, un ulteriore passo verso il baratro.

FUORI L’ITALIA DA EURO, UE e NATO SUBITO!

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20 APRILE 1917 – TESI DI APRILE Il 20 Aprile 1917…


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20 APRILE 1917 – TESI DI APRILE
Il 20 Aprile 1917 (il 7 aprile secondo il calendario giuliano) veniva pubblicato sulla Pravda un articolo di Lenin intitolato “Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale”, più comunemente conosciuto come le “Tesi di Aprile”, un testo di fondamentale importanza nella riuscita della Rivoluzione Socialista d’Ottobre e che delineerà la tattica dei bolscevichi nei mesi a venire.
Si trattava di un programma in dieci punti, di una serie di direttive politiche e di compiti che i bolscevichi dovevano assumere cambiando radicalmente quella che era stata fino ad allora la strategia rivoluzionaria: Lenin riteneva che in Russia i tempi fossero maturi affinché la rivoluzione borghese iniziata nel febbraio si trasformasse in Rivoluzione Socialista, col passaggio dei pieni poteri nelle mani dei Soviet!
E come ben sappiamo, di lì a pochi mesi, i fatti daranno ragione a Lenin…
Le “Tesi di Aprile” contengono lezioni lucidissime per i Comunisti, analisi politiche che sono ancora oggi più attuali che mai.

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🔴 IL PRIMO MAGGIO UNISCITI AL PARTITO COMUNISTA A BRUXELLES!…


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🔴 IL PRIMO MAGGIO UNISCITI AL PARTITO COMUNISTA A BRUXELLES! 🔴

Con grande entusiasmo, condividiamo l’iniziativa della Federazione Estera del Partito Comunista. Parteciperemo alla manifestazione dei sindacati internazionali, che si terrà nei pressi della Stazione Centrale. 📍🚆

🔴Scopri tutti i dettagli nell’evento linkato nei commenti!

🔴 Rappresenteremo l’unica presenza marxista-leninista, grazie alla Sezione E. Olivetti della Federazione, in questa significativa giornata nella capitale belga. 🇧🇪

Anche in quella giornata le nostre parole d’ordine saranno sempre le stesse:
FUORI DALLA UE e DALLA NATO! PER LA PACE, SUBITO!

Partito Comunista – Federazione Estero

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🔴 MARIO DRAGHI STA PER TORNARE IN CAMPO Mario Draghi, ex…


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🔴 MARIO DRAGHI STA PER TORNARE IN CAMPO

Mario Draghi, ex Presidente del Consiglio e ex capo della Banca Centrale Europea, ha recentemente tenuto un discorso focalizzato sulla necessità di un “cambiamento radicale” all’interno dell’Unione Europea. Questo intervento, si è tenuto durante un incontro pubblico in Belgio e ha visto le sue proposte rapidamente etichettate come il “Programma Draghi”.
Immediatamente diveresi leader europei, tra cui il Presidente francese Macron, hanno mostrato supporto per la sua possibile candidatura alla presidenza della Commissione Europea.

Una sciagura che qui in Italia abbiamo già vissuto, anche se ai leader politici italiani non sembra interessare.
Infatti tra i partiti attualmente nel parlamento, prossimi a candidarsi alle elezioni europee troviamo chi sogna per “Gli Stati Uniti d’Europa” e chi si candida per dare ancora manforte a Kiev ed a stringere i rapporti con la NATO.

Noi come comunisti dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare che ciò accada.

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STELLANTIS GUADAGNA MILIARDI MENTRE IN ITALIA DISMETTE LA PRODUZIONE Gli Agnelli-Elkann…


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STELLANTIS GUADAGNA MILIARDI MENTRE IN ITALIA DISMETTE LA PRODUZIONE

Gli Agnelli-Elkann realizzano 4 miliardi di euro di utili, smantellando la produzione in Italia. Nel frattempo, i vertici della società annunciano un iperaumento degli stipendi. Questo accade mentre, dal 2021 ad oggi, gli stabilimenti precedentemente gestiti dalla Fiat registrano 3,793 operai in meno e la produzione di Stellantis nel primo trimestre del 2021 è scesa del 9,8%. Questi sono i nuovi dati del report pubblicato dalla Fism-Cisl. Il compenso del CEO di Stellantis, Carlos Tavares, è salito del 56%, arrivando a 36,49 milioni di euro lordi all’anno. L’anno precedente, lo stesso CEO aveva incassato 13,5 milioni, oltre a un premio di 10 milioni.

Questa è l’Italia a due velocità, dove i dirigenti della Stellantis guadagnano 518 volte il salario medio di un operaio, procedendo con licenziamenti, chiusure o trasferendo la produzione fuori dall’Italia. Nel 2013, la multinazionale degli Agnelli-Elkann aveva inviato una mail a ben 15 mila dipendenti, proponendo loro di lasciare volontariamente l’azienda per intraprendere nuovi progetti personali o professionali. Questa decisione è stata presa senza alcuna discussione con le istituzioni o i sindacati. È chiaro che l’ormai ex Fiat non rientra in alcun modo in un progetto di rilancio nell’interesse nazionale orientato al rilancio occupazionale, ma piuttosto utilizza l’azienda e la produzione per arricchire ulteriormente i vertici aziendali.

Inoltre, sebbene la Stellantis faccia grande affidamento sul ‘Made in Italy’, produrrà di fatto la nuova Alfa B-SUV in Polonia, completamente in contrasto con la legge sul Made in Italy del 2003. I dirigenti e gli operai non sono sulla stessa barca. La crisi, come sempre, viene scaricata sui lavoratori, che pagano il prezzo delle decisioni aziendali, mentre i manager e i dirigenti si dedicano a salvaguardare i propri enormi profitti, sacrificando i lavoratori.

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, non ha avuto remore nel chiedere ulteriori aiuti di Stato, minacciando che, senza un’iniezione pubblica di svariati miliardi come sussidio per l’acquisto delle auto elettriche, il mercato delle vendite crollerà, mettendo a rischio gli stabilimenti in Italia.

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🔴 IL PUNTO DEL SEGRETARIO GENERALE ALBERTO LOMBARDO: SULL’ORLO DELL’ABISSO L’Iran…


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🔴 IL PUNTO DEL SEGRETARIO GENERALE ALBERTO LOMBARDO: SULL’ORLO DELL’ABISSO

L’Iran ha effettuato l’azione di rappresaglia per l’attacco del 1° aprile alla sua sede diplomatica di Damasco da parte di Israele, affermando di aver agito per legittima difesa, secondo l’articolo 51 dell’ONU. Teheran ribadisce infatti di aver agito in mancanza di una condanna dell’ONU per il bombardamento del 1° aprile, nel rispetto del diritto internazionale e avendo informato i Paesi vicini 72 ore prima.
“L’operazione di ieri rientra nel contesto della difesa della sovranità e degli interessi nazionali dell’Iran, della punizione dei nemici e del rafforzamento della sicurezza regionale”, ha dichiarato sabato mattina il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Per Teheran la “questione può dirsi conclusa”, ma se “il regime israeliano commettesse un altro errore, la risposta dell’Iran sarebbe molto più severa”.
L’Iran ha dimostrato con un’azione dimostrativa decisa, ma limitata nell’intensità e nei danni umani, che non tutto è concesso a Israele. Ora la responsabilità di continuare il confronto sta nel campo israeliano. Vedremo se prevarrà la ragione e il confronto, ormai diretto tra le due massime potenze della regione, si fermerà qui, oppure se la catastrofica situazione politica e militare senza via d’uscita che i sionisti hanno creato a Gaza li indurrà a spingere verso la guerra totale.
C’è da confidare nella prima eventualità. Non tanto per senso di responsabilità da parte dei sionisti e dei loro alleati, perché più e più volte hanno dimostrato di non averne, quanto anche solo per mero calcolo di interesse.
Israele ha promesso una risposta, ma i suoi sostenitori capiscono che un’escalation andrebbe a tutto detrimento loro. Una cosa che, a parte le considerazioni di carattere militare, in piena campagna elettorale il presidente Joe Biden non si può permettere.
“Israele non ha intenzione di colpire l’Iran dopo l’attacco della notte scorsa. Lo ha detto un portavoce dell’esercito israeliano (Idf)”.
Confidiamo che almeno i militari siano in grado di capire che una guerra totale Israele non la può vincere più, così come la NATO ha dimostrato di non poter vincere la guerra con la Russia.
In questo contesto risulta quanto meno ridicola l’affermazione dei leader del G7 nella dichiarazione al termine della riunione in videoconferenza convocata dalla presidenza italiana, che si distingue come al solito per servilismo e stomachevole doppiopesismo:
“Con le sue azioni, l’Iran ha compiuto ulteriori passi verso la destabilizzazione della regione e rischia di provocare un’escalation regionale incontrollabile. Questo deve essere evitato”, esprimendo la condanna “in modo inequivocabile e nei termini più forti l’attacco diretto e senza precedenti dell’Iran contro Israele.”
“In questo spirito, chiediamo che l’Iran e i suoi alleati cessino i loro attacchi, e siamo pronti ad adottare ulteriori misure ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti”. Inoltre capaci quindi di esprimere una richiesta all’Iran che aveva già considerata chiusa la questione.
Il livello di servilismo del governo italiano nei confronti dell’Egemone americano ha toccato vertici che solo quello a guida PD era riuscito a raggiungere, coprendoci ancora una volta di ridicolo e mettendo fuori gioco l’Unione Europea da qualunque possibile azione di mediazione.

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Il 14 Aprile di 94 anni fa ci lasciava Vladimir…


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Il 14 Aprile di 94 anni fa ci lasciava Vladimir Majakovskij, vogliamo ricordarlo così.
“Il Partito è un uragano denso
di voci flebili e sottili
e alle sue raffiche
crollano i fortilizi del nemico.
La sciagura è sull’uomo solitario,
la sciagura è nell’uomo quando è solo.
L’uomo solo
non è un invincibile guerriero.
Di lui ha ragione il più forte
anche da solo,
hanno ragione i deboli
se si mettono in due. Ma quando
dentro il Partito si uniscono i deboli
di tutta la terra
arrenditi, nemico, muori e giaci.
Il Partito è una mano che ha milioni di dita
strette in un unico pugno.
L’uomo ch’è solo
è una facile preda,
anche se vale
non alzerà una semplice trave,
ne tanto meno una casa a cinque piani.
Ma il Partito è milioni di spalle,
spalle vicine le une alle altre
e queste portano al cielo
le costruzioni del socialismo.
IL Partito è la spina dorsale
della classe operaia.
Il Partito è l’immortalità
del nostro lavoro.
Il Partito è l’unica cosa che non tradisce”

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