IL DISASTRO DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA L’UNIONE EUROPEA CROLLA Le sanzioni che…


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IL DISASTRO DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA
L’UNIONE EUROPEA CROLLA

Le sanzioni che l’UE, sotto imposizione della NATO, continua a portare avanti contro la Russia si sono rivolte tutte contro il proprio popolo ma nonostante questo Ursula von der Leyen ha annunciato il 12° pacchetto di sanzioni. Tutto questo denota quanto sia ottusa e servile nei confronti degli USA e NATO la nostra UE che sacrifica volentieri il suo popolo per accontentarli.

Infatti persino gli uomini d’affari europei si sono accorti di quanto queste sanzioni non siano né funzionali né avvantaggino il nostro continente in tutti i suoi aspetti economici, l’uomo d’affari irlandese Chay Bowes a X ha fatto notare che “ Le perdite dell’Unione Europea dovute alle sanzioni unilaterali e alla rottura dei legami economici con la Russia ammontano a 1.500 miliardi di dollari”.
Questi dati sono “le vittorie” che la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sbandiera cercando di portare avanti la propaganda del “va tutto bene” quando in realtà tutti i popoli degli stati membri UE si sono impoveriti e hanno perso gra parte del loro potere d’acquisto.

Ora più che mai è necessario spezzare le catene che ci legano all’UE e alla NATO, nel nostro Paese i lavoratori e i cittadini hanno perso, solo nell’ ultimo anno, oltre il 22% del loro potere d’acquisto e hanno visto raddoppiarsi tutte le bollette e innalzarsi i prezzi di tutti i beni primari, tutto questo a causa della nostra politica estera e della nostra presenza nell’UE

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PALESTINA LIBERA. MANIFESTAZIONE NAZIONALE. Saranno presenti Il Presidente Onorario del Partito Comunista Marco…


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PALESTINA LIBERA.
MANIFESTAZIONE NAZIONALE.
Saranno presenti
Il Presidente Onorario del Partito Comunista Marco Rizzo, Alessandro Pascale, Antonio Ferrari, Nicola Lilin, Fulvio Grimaldi, Enzo Pennetta, Stefano Orsi, Moni Ovadia, Francesco Toscano.

PALESTINA LIBERA
Sabato 18 Novembre ore 15 Piazza Castello – Cairoli MILANO

ORA LA PACE

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STOP ALL’INVIO DI ARMI ALL’OCCUPANTE SIONISTA IL POPOLO INIZIA A RIBELLARSI La…


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STOP ALL’INVIO DI ARMI ALL’OCCUPANTE SIONISTA
IL POPOLO INIZIA A RIBELLARSI

La propaganda filo NATO in occidente continua a difendere a spada tratta l’occupante sionista nel massacro del popolo palestinese, il popolo e i lavoratori però stanno prendendo coscienza delle menzogne che i nostri media stanno rifilando loro e si stanno organizzando per bloccare l’invio di armi occidentali all’esercito israeliano.

A Genova circa 400 persone, tra cui molti portuali, hanno risposto all’appello e si sono presentate al presidio davanti al varco portuale di San Benigno per manifestare contro le armi presenti nel porto issando bandiere palestinesi come sostegno alla popolazione di Gaza, invece nel Regno Unito oltre 400 sindacalisti stanno bloccando diversi ingressi a una fabbrica di armi della BAE Systems a Rochester, nel Kent, che, tra le altre cose, produce armi per l’esercito israeliano.
BAE Systems produce la tecnologia HUD per la selezione dei bersagli negli aerei da caccia F16 israeliani. L’azienda ha anche una filiale israeliana chiamata Rokar che arma l’esercito israeliano.

I lavoratori e il popolo nonostante la fervida propaganda che ogni giorno investe tutti noi non credono più alle menzogne e si schierano dalla parte del popolo palestinese vittima di un vero e proprio genocidio da parte dell’occupante sionista.

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VERGOGNA USA! IL MONDO È STANCO DELL’ IMPERIALISMO STATUNITENSE Ancora una volta…


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VERGOGNA USA!
IL MONDO È STANCO DELL’ IMPERIALISMO STATUNITENSE

Ancora una volta gli USA si oppongono alla rimozione del vergognoso embargo imposto a Cuba e al popolo cubano durante il voto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Alla rimozione del Bloqueo si sono opposti solamente USA e Israele con l’astensione dell’Ucraina del dittatore Zelenskij che da bravo servo ha seguito le indicazioni del suo padrone, TUTTI i Paesi del mondo hanno votato a favore.

E’ vergognoso che ancora oggi, a distanza di 70 anni, Cuba e il suo popolo siano vittime di questo vergognoso embargo economico che impedisce lo sviluppo economico del Paese, embargo voluto e ottenuto dagli USA contro il piccolo Stato Socialista nel tentativo di porre fine alla rivoluzione.

IL PARTITO COMUNISTA sarà Sempre dalla parte di Cuba Socialista e del suo popolo

PATRIA O MUERTE!

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FINTA SINISTRA, SOLO DI FACCIATA La Sinistra in Italia si può…


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FINTA SINISTRA, SOLO DI FACCIATA

La Sinistra in Italia si può racchiudere tutta dentro il personaggio di Aboubakar Soumahoro, portato alla ribalta dalla sinistra Radical Chic come rappresentante dell’Africa e lavoratore per poi scoprire che era solo l’ennesima espressione del capolarato nel nostro Paese.

I problemi per Soumahoro non si fermano solamente alla cooperativa della moglie,coinvolta nell’inchiesta sulla gestione dei fondi pubblici da parte delle cooperative che si occupano di migranti nella provincia pontina (Indagine nella quale la Guardia di Finanza avrebbe portato alla luce un “sistema fraudolento” che avrebbe dirottato, tra il 2017 e il 2022, il denaro che arrivava per le attività di assistenza degli stranieri nel Lazio i quali però, secondo gli inquirenti, vivevano invece in condizioni fatiscenti), ma anche sull’irregolarità dei fondi pubblici ricevuti durante la campagna elettorale rischiando così di essere escluso dalla camera dei deputati.

Soumahoro è la classica operazione della sinistra fucsia di facciata per passare come “inclusiva” e “buonista” ad ogni costo, che pur di candidare un personaggio proveniente dall’Africa, ha portato avanti la peggior espressione di quel continente, una persona che sfrutta la propria gente e che ingrassa le tasche di chi porta avanti questa vera e propria tratta di schiavi.

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LA CATASTROFE DELL’INFORMAZIONE Se è vero che questa è la Guerra…


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LA CATASTROFE DELL’INFORMAZIONE
Se è vero che questa è la Guerra Mondiale a pezzi e se è vero che in guerra la prima vittima è la verità, quello a cui stiamo assistendo in questi anni – dalla pandemia, al conflitto in Ucraina, e oggi alla Palestina – è l’assoluta catastrofe dell’informazione. Basta sentire come vengono presentate le informazioni nei media televisivi e stampati per farsene un’idea.
L’altro punto di vista viene sistematicamente ignorato, vilipeso, distorto.
Questa non è informazione: è propaganda di regime.
Chi è venuto a conoscenza della richiesta della Russia al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di istituire una commissione di inchiesta sulla strage di Bucha? Richiesta respinta per l’opposizione statunitense. Se solo questa informazione fosse stata messa a disposizione della pubblica opinione, forse qualcuno si sarebbe potuto fare un’idea diversa. Ma questo per i padroni dell’informazione è fake news. Persino le descrizioni degli eventi sono a senso unico. Ricordiamo la rimozione nel luglio del 2022 di Marc Innaro, storico corrispondente da Mosca RAI, perché lì faceva il giornalista e non il passaveline.
È possibile far sapere il punto di vista dei palestinesi (non di Hamas, ma della stragrande maggioranza di quel popolo sia a Gaza che in Cisgiordania) sugli eventi del 7 ottobre?
Significa accettare quel punto di vista? Certo che no! Ma almeno il cittadino che paga il servizio pubblico o il giornale che compra ha il diritto di conoscere e poi giudicare con la propria testa.
Plaudiamo quindi all’articolo apparso il 7 novembre sul Sole24Ore – sì, il giornale di Confindustria, dei padroni che vogliono sentirsi dire la verità e non le caramelle colorate che propina il resto dell’informazione – Nel campo profughi di Jenin dove anche Abu Mazen è un nemico, un reportage di Roberto Bongiorni da Jenin (Cisgiordania) in cui si legge:
“Nel campo profughi la versione che circola è quasi sempre la stessa: Hamas non si è macchiata del massacro del 7 ottobre. «Non ci sono stati bambini morti, Hamas sta trattando benissimo gli ostaggi», […] Quando si mostra le foto della strage di Hamas risponde: «Sono stati gli israeliani»”.
Per chi ha un po’ di tempo e voglia non occorre essere hacker professionisti per squarciare questo velo che di giorno in giorno si fa sempre più sfilacciato.
Le dimostrazioni oceaniche in sostegno della Palestina che stanno scuotendo tutto il mondo ne sono la dimostrazione.
Invitiamo quindi tutti i compagni, i lavoratori, gli intellettuali a partecipare alla manifestazione che si terrà a Milano il 18 novembre in sostegno della Palestina e della resistenza di quel popolo.
Ricordiamo i Resistenti italiani contro il nazifascismo, che venivano bollati dai nazisti come “banditen”.
Ricordiamo i Resistenti ebrei del ghetto di Varsavia del 1943, che diedero filo da torcere ai nazisti.

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9 NOVEMBRE 1989 : è crollato un muro, se ne…


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9 NOVEMBRE 1989 : è crollato un muro, se ne sono alzati altri.

Ci dicono che così si mise fine “all’isolamento” imposto dal socialismo.
Ci dicono che oggi siamo liberi.
Ci dicono che esiste un’Europa unita e solidale con i suoi popoli.

La REALTA’ è che oggi esistono decine di muri che dividono il mondo (in Palestina fatto dagli Israeliani o tra USA e Messico), ben 70 in più rispetto alla fine della seconda guerra mondiale.
Oggi, il nostro presente é fatto di sacrifici, sfruttamento e precarietà.
In questa Unione Europea il PROFITTO viene prima delle nostre necessità, come quelle di un lavoro stabile, istruzione e sanità pubbliche ed efficienti e la difesa e il diritto alla casa.
Nella DDR, questi diritti c’erano. Nell’Europa di oggi no.

IL MURO DI BERLINO E’ CROLLATO SUI LAVORATORI E I POPOLI DI TUTTO IL MONDO!

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Nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1989,…


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Nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1989, il Muro di Berlino cade, segnando l’inizio di una nuova era caratterizzata da liberalismo economico avanzato e da una forte influenza della propaganda occidentale. L’unificazione delle due Germanie, ponendo termine al più significativo esperimento socialista in Europa, è stata accelerata da una serie di politiche riformiste messe in atto da Gorbaciov in pochi mesi. Questo periodo di transizione è servito da preludio alle successive integrazioni politiche ed economiche, come la formazione dell’Unione Europea e l’introduzione dell’Euro. Il 9 novembre 2023, alle ore 21:10, discuteremo questi temi con Alessandro Pascale e Vladimiro Giacché, esplorando la storia e le strutture della DDR e tracciando parallelismi con i processi che hanno condotto all’unificazione delle due Germanie e all’integrazione europea. Seguite la diretta “La caduta del Muro di Berlino e le sue conseguenze” sulla pagina del Partito Comunista – Federazione Estero.

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L’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio Gramsci…


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L’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio Gramsci a Roma e lo rinchiudeva nel carcere di Regina Coeli.
Gramsci fu accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe.
Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare»; infatti Gramsci venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione;
“L’acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell’atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”
Antonio Gramsci.

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LICENZIATO PER IL SUO SUPPORTO ALLA PALESTINA In occidente ormai è…


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LICENZIATO PER IL SUO SUPPORTO ALLA PALESTINA

In occidente ormai è negata anche la libertà di pensiero, la propaganda filo NATO è arrivata fino a licenziare chiunque dica o scriva qualcosa di diverso dall’incondizionato supporto all’occupante sionista, questo è quello che è successo a un calciatore del Mainz dopo aver pubblicato un post in supporto alla causa palestinese ennesimo atto venuto alla ribalta dopo l’arresto di due sindacalisti francesi della CGT, arrestati perché accusati di “apologia del terrorismo” e “incitamento all’odio per un comunicato di sostegno alla Palestina.

Il calciatore olandese di origine marocchina El Ghazi aveva postato un post con scritto: “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera” questo è stato interpretato come un attacco contro l’occupante sionista dalla sua squadra che lo ha prima sospeso e poi licenziato con effetto immediato, inoltre la procura di Coblenza ha aperto un’indagine per “incitamento all’odio attraverso la diffusione di contenuti” sui social.

In occidente se non si è a favore dell’occupante sionista si rischia persino di venire incriminati, tutto ciò che differisce dalla propaganda filo NATO deve essere soppressa e repressa immediatamente .
I nostri governi continuano a riempirsi la bocca di parole come “democrazia” quando in realtà siamo a tutti gli effetti in una vera e propria dittatura che impedisce anche la libertà di pensiero.

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