da Partito Comunista https://ift.tt/1v8yc0Y
RICORDIAMO IL COMPAGNO WALTER ROSSI
L’assassinio di Walter Rossi, avvenuto il 30 settembre del 1977, fu l’epilogo di una serie di aggressioni squadriste avvenute nei giorni precedenti.
Dopo il ferimento di Paola Cavignani e di Elena Pacinelli (19 anni) che morì poco tempo dopo, si arriva al 30 settembre.
Un gruppo di antifascisti volantina a Piazzale degli Eroi e in via delle Medaglie d ‘Oro per denunciare le aggressioni squadriste avvenute nei giorni precedenti senza però avvicinarsi alla locale sezione del MSI, dato che la zona è controllata da numerosi agenti in borghese.
Giunge la voce di una nuova aggressione e si forma nuovamente un presidio.
In quel mentre dalla sezione del MSI escono una quarantina fascisti che iniziano a lanciare sassi e bottiglie e poi si ritirano nella sede missina.
Subito dopo un blindato della polizia scende lentamente da via delle Medaglie d’ Oro verso piazzale degli Eroi ma dietro di esso si muove seminascosto un gruppo di fascisti, da questo si staccano due persone che inginocchiate prendono la mira e sparano tre colpi di pistola, uno dei quali colpisce ed uccide Walter Rossi, giovane compagno di 20 anni militante di Lotta Continua.
Nonostante l’evidenza e la gravità dei fatti nessun tentativo da parte della polizia viene messo in atto per identificare i colpevoli e chiamare i soccorsi.
Vengono fermati nei giorni seguenti una quindicina di persone tra le quali quella che diventerà la direttrice del Secolo d’Italia Flavia Perina, e Andrea Insabato autore nel 1976 di un assalto ad una sede del PCI a colpi di pistola e nel 2000 dell’attentato alla sede del Manifesto.
Tutti prosciolti.
A distanza di 4 anni dai fatti alcuni pentiti faranno i nomi di Alessandro Alibrandi e Cristiano Fioravanti come esecutori materiali dell’omicidio; Cristiano Fioravanti, fratello di Giusva appartenente ai NAR confessò di aver partecipato all’azione ma negò di aver sparato addossando la colpa ad Alibrandi il quale morì nel dicembre del 1981 prima della sentenza in uno scontro a fuoco con la polizia. Fioravanti fu assolto con sentenza definitiva nel 2001.
Grandi furono i funerali di Walter Rossi e pieni di rabbia per i continui ed impuniti crimini fascisti che anche quel giorno continuarono col ferimento di Patrizia D’Agostini operaia e militante del PCI.
La rivolta contro le violenze fasciste esplose in tutta Roma e in molte altre città con assalti alle sedi fasciste e scontri con la polizia.
Anche la storia di Walter Rossi si inquadra in quel contesto di attentati, assassinii, depistaggi e coperture che che nel corso degli anni hanno caratterizzato la storia del nostro paese dalla P2 a Gladio, dai tentativi di golpe degli anni ’70 alla strategia della tensione.