Relazione introduttiva del Segretario della nuova Sezione di Casacalenda (CB), Giuseppe Di Tota.

Relazione introduttiva del Segretario della nuova Sezione di Casacalenda (CB), Giuseppe Di Tota.

Compagni è la prima volta che mi trovo davanti ad un microfono e non vi nascondo una grande emozione

Per prima cosa come segretario di questa sezione do il benvenuto a Marco e, a tutti i compagni intervenuti.

Ho accettato con orgoglio di essere il segretario di questa sezione perché credoche il progetto che Marco Rizzo propose nel primo incontro fatto a Roma, lo scorso anno sia un progetto davvero valido.Inoltre penso che essere comunisti oggi sia non solo una scelta politica ma, un dovere verso tutta quella gente che voce non ne ha più da un pezzo.

Nella mia vita ho sempre creduto in una sinistra capace di essere al fianco delle classi sociali più deboli ma, negli ultimi anni la stessa sinistra in cui credevo si è autofrantumata perdendo il suo vero dna e cioè stare tra la gente.Per questo motivo credo che CSP può avere in futuro un ruolo importante. Non sarà facile riconquistare la nostra gente ma, ogni sforzo va fatto.

Abbiamo insomma fatto a pezzi la nostra storia, la storia del più grande Partito Comunista d’occidente.

Sappiamo tutti che i numeri non sono dalla nostra parte, come sappiamo che non saremmo mai il vecchio PCI ma una cosa voglio credere, che insieme possiamo creare una speranza di vita migliore per noi ed  i nostri figli.Mi auguro che questa sezione non sia solo un luogo fisico ma, una fucina di idee, un posto dove aprire la porta a chi vuole dialogare , e soprattutto ad insegnare alle nuove generazioni che chi lotta per un’ideale è sempre nel giusto.Tornare insomma tra la gente.

I nostri avversari politici sono cambiati ma, non per questo meno pericolosi.Una volta avevano gli stivali di pelle e il fez, oggi hanno il monopolio sulle nostre vite.

E mentre  governo stampa e opposizione formulano le loro tesi sulle notti hard di Berlusconi, lavoro, istruzione, sanità  sprofondano nel baratro.Leggevo l’altro giorno su un quotidiano, che il tasso di inattività femminile italiano nel 2009, è del 48.9% ed è il più alto degli stati dell’U.E.Peggio di noi c’è solo Malta.

Allora a questo punto qualcuno direbbe “che fare”?Io ritengo  opportuno porsi una domanda.é possibile essere ancora comunisti?

La risposta credo sia sotto gli occhi di tutti.

Se un’operaio affetto da neoplasia, può essere ingiustamente licenziato;se Marchionne e il governo possono ricattare migliaia di operai;se pacifici cortei non  possono manifestare senza essere manganellati dalla polizia;se la giustizia non è uguale per tutti;se per poter lavorare devi passare dal signorotto locale (meglio forse se ci passa tua moglie) allora credo che essere comunisti sia una scelta doverosa.Non posso pensare di assistere a tutto questo senza provare a cambiare le cose.

Bisogna tornare a stare tra la gente e con la gente.Certo, non facciamoci illusioni, siamo un partito appena nato e consapevoli delle difficoltà  che incontreremo, ma la storia che abbiamo alle spalle è una storia importante, e sono convinto che insieme potremo dire la nostra ovunque.Cominciamo dal nostro territorio e dimostriamo al popolo che i comunisti non sono ne estinti e ne sono rimasti intrappolati in coalizioni più o meno volte alla conservazione della poltrona.Noi  Comunisti Sinistra Popolare vogliamo dare il loro contributo per una società migliore. Dunque che la lotta si rinnovi, affinchè possiamo garantire un futuro migliore ai nostri figli.

Prima di lasciare la parola al Segretario Nazionale voglio dire un pensiero molto personale.Gli uomini politici da quelli più blasonati a quelli meno, di qualsiasi schieramento essi siano, arrivano ad un punto e per svariati motivi, i più nel bene e nel male finiscono nei libri di storia, altri meno capaci o più onesti  svaniscono nel nulla.Le idee invece, quelle in cui si crede ci accompagnano fino alla fine dei nostri giorni.Per questo dico che il pensiero comunista sia più attuale che mai.E con questo cari compagni vi invito a non mollare mai, perché credo che un mondo migliore sia possibile. Viva CSP, Grazie!!!

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