La critica al sistema in cui viviamo è oggi più che mai diffusa. La stragrande maggioranza delle persone che ragionano si rende conto delle ingiustizie sempre più crescenti e della sua insostenibilità. Anche la politica istituzionale (nei vari versanti, tanto più la sinistra) parla di ‘correzioni’, ‘cambiamenti’, ecc.
Ma questi sono davvero possibili (?) oppure, e ce lo dimostrano i tentativi fatti da Rifondazione Comunista e dai partiti della cosiddetta sinistra antagonista, sono destinati non solo al fallimento ma addirittura a far implodere chi li promuove perché risucchiati dentro al sistema stesso. Diciamo la verità, questa società necessita di essere rivoltata, rivoluzionata. Serve un altro modello di sviluppo basato sui parametri di giustizia sociale e sostenibilità ambientale, in sostanza del Socialismo-Comunismo che viene così tanto avversato dalla comunicazione di massa perché foraggiata dagli unici poteri che davvero lo temono.
A questo punto bisogna dire con nettezza che i vari tentativi che puntano a correggere, cambiare ecc. altro non diventano che un puntello, un sostegno o, peggio ancora, un alibi per dare ancora un po’ di fiato a questo marcio sistema capitalistico. Ci sono alcune varianti (che spesso si contrastano tra loro) da Migliore a Vendola, dalla binderberghiana Spinelli al socialdemocratico Tsipras, con intensità di colore diverse ma accumulate dalla stessa mancanza di progettualità alternativa che solo il Partito Comunista può invece avere.
Il nodo è qui, lo diciamo in special modo a quei giovani che intendono dedicare una parte del loro tempo alla ‘passione’ politica. Loro hanno bisogno del Partito Comunista, il Partito Comunista ha bisogno di loro!
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