Nuova vertenza Alitalia, nuovo attacco ai lavoratori, nuova macelleria sociale dietro l’angolo. Questo è ciò che si prospetta nel prossimo futuro della ormai ex compagnia di bandiera, che, di fronte l’offerta di Ethiad, non sa resistere ed è pronta a sacrificare 2251 dipendenti, colpevoli solo di lavorare. Si ripropone, la stessa cura che nel 2008 ha portato il malato a questo stadio terminale, ovvero a 10000 licenziamenti! Tutto il sistema, dalla politica all’economia, dai mass-media all’esecutivo, fece allora credere che la panacea di tutti i mali erano gli esuberi, ora che il problema si ripropone tutti, a partire dal governo, ripropongono la stessa ricetta. Non servono ammortizzatori sociali ma lavoro e salario! Il governo, se volesse, potrebbe intervenire, costringendo la nuova azienda a mantenere e creare posti di lavoro in un settore strategico!
Ricordiamo al Ministro Lupi che in una vertenza di questa portata non può essere lui a scegliere l’interlocutore con cui parlare, bensì i lavoratori che a loro volta scelgono i loro veri rappresentanti. Le convocazioni non sono certo un affare dei sindacati concertativi, che sempre meno sono espressione dei lavoratori, ma questo è il prossimo capitolo, se ne accorgeranno con la lotta.
Per il lavoro! Tutto per la classe operaia e lavoratrice!