Comunicato dell’Ufficio Politico del CC del KKE
Il nuovo accordo che il governo di coalizione SYRIZA-ANEL ha firmato con l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale, sia nella forma che nella sostanza è una estensione del memorandum e degli impegni previsti in esso, una continuazione della linea politica antipopolare dei governi precedenti di Nuova Democrazia e del PASOK. Questo accordo e la lista delle “riforme” includono le tutte misure negative per i lavoratori, che erano state prese dal capitale e i suoi governi insieme con l’Unione Europea in condizioni di crisi economica; misure che hanno favorito il recupero dei profitti capitalistici. Vale a dire, tutte quelle misure che negli anni precedenti hanno provocato sofferenza al popolo greco che le ha combattute: la stretta supervisione e valutazione da parte della Troika, che adesso si chiama “le tre istituzioni”, il rispetto e l’estensione degli orientamenti anti-operai e anti-popolari.
Questo accordo conferma che le trattative, anche quelle chiamate “dure”, realizzate all’interno del quadro dell’Unione Europea, che hanno come loro obiettivo il risanamento capitalista, hanno risultati costantemente antipopolari. La presunta trattativa “orgogliosa” è stata una truffa pubblicitaria.
Qualsiasi revisione del programma precedente, come per esempio gli avanzi di bilancio primari più bassi, non sarà fatto per migliorare le condizioni del popolo, per aumentare i salari, le pensioni e le prestazioni sociali, ma per risparmiare risorse pubbliche che si utilizzeranno per sostenere il capitale, i suoi investimenti e i suoi profitti, nonché per pagare i creditori. I dipendenti, i disoccupati, i lavoratori autonomi, i contadini poveri e i pensionati continueranno a pagare l’alto prezzo di qualsiasi ripresa, attraverso la prosecuzione dell’austerità, che il governo chiama “condurre una vita austera”.
Anche le briciole promesse dal governo nel suo programma, soprattutto per coloro che vivono in condizioni di povertà assoluta, sono solo “nell’aria” e dipenderanno dall’accordo con i partner e sempre che non siano in pericolo il rigore fiscale, la ripresa dell’economia e i profitti delle grandi imprese.
È per questo che Nuova Democrazia, PASOK e altri partiti e forze che sostengono il sistema, come la Federazione Ellenica delle Imprese, che negli anni precedenti hanno sostenuto la linea politica antipopolare, hanno salutato l’accordo del governo come qualcosa di positivo.
Il governo di SYRIZA-ANEL presenta il nuovo accordo come risultato della volontà popolare e dell’appoggio del popolo alla linea politica del governo. Cerca di ingannare e attribuire al popolo la responsabilità per i compromessi e gli accordi antipopolari con l’Unione Europea. Si sta cercando di manipolare il movimento operaio e popolare, trasformare il popolo in un supporter del governo, per convincerlo con le briciole che si devono seguire i loro sacrifici e compromessi.
Non deve esserci alcun appoggio o tolleranza per il governo che continua sulla stessa strada degli impegni verso l’Unione Europea e il profitto dei monopoli. Per questo motivo, etichetta come questione “nazionale” le necessità del capitale e il percorso al suo servizio. Tuttavia questo percorso non è nell’interesse del popolo. In ogni caso il popolo ha già esperienza che gli “obiettivi nazionali” dei governi e del capitale sono finiti sempre col sacrificare in gran misura i diritti operai e popolari, e questa esperienza la si deve utilizzare.
Coloro che avevano sperato in qualcosa di meglio non devono disilludersi, ma reagire. Soprattutto non devono rinunciare all’obiettivo della vera abolizione dei memorandum e delle leggi applicative, delle ristrutturazioni antipopolari. Non devono rinunciare alla lotta per recuperare le loro perdite.
Il desiderio del popolo di sbarazzarsi della linea politica anti-popolare, attuata attraverso i memorandum, di liberarsi delle misure e dei supervisori, potrà acquisire un contenuto reale quando il popolo lotta per recuperare tutto quello che ha perso, con le seguenti immediate richieste:
- Misure immediate per sostenere le famiglie popolari e proteggere i disoccupati.
- Ristabilimento della 13a e della 14a nello stipendio, applicazione obbligatoria dei contratti collettivi e abolizione delle misure che attaccano i diritti dei lavoratori.
- Vero e immediato ritorno per legge del salario minimo di almeno 751 euro per tutti, senza eccezioni e asterischi, come base per ulteriori aumenti salariali.
- Ristabilimento della 13a e 14a nelle pensioni e abolizione di tutte le misure anti-popolari che hanno ridotto le pensioni e aumentato l’età pensionabile. Allo stesso tempo bisogna reclamare la restituzione del denaro “rubato” dalle riserve dei fondi previdenziali e che la plutocrazia e lo stato assolvano immediatamente ai loro obblighi di pagamento ai fondi.
- Liberazione delle famiglie popolari dalle imposte pesanti con l’abolizione della nuova imposta sulla proprietà (ENFIA) e dell’imposta di solidarietà, l’abolizione dell’IVA sui prodotti di consumo di base, l’abolizione dell’IVA e di altre imposte sul gasolio per il riscaldamento e il gas naturale, l’aumento della soglia fiscale a 40.000 euro per ogni famiglia e contemporaneamente un aumento delle imposte per il capitale.
- Nessuna vendita all’asta della prima o della seconda casa per le famiglie popolari. Cancellazione degli interessi sui debiti, drastica riduzione dei rimborsi dei prestiti delle famiglie popolari.
- Aumento della spesa per i servizi di Istruzione, Sanità e Welfare esclusivamente pubblici e gratuiti.
La classe operaia e il popolo possono realizzare tutto questo organizzando la propria lotta e le alleanze, combattendo per un percorso di sviluppo differente che servirà le necessità popolari odierne, con il ritiro dall’Unione Europea, la cancellazione unilaterale del debito, la socializzazione dei monopoli e con il popolo al potere.
Questo è il percorso per una posizione veramente orgogliosa e degna per il popolo greco.
Il KKE chiama il popolo di Atene, del Pireo e del resto della regione dell’Attica alla manifestazione di venerdì 27 febbraio alle 19 in piazza Syntagma, con il Segretario Generale del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas, come oratore principale.
L’Ufficio Politico del CC del KKE
Atene, 24/02/2015