MELONI ODIA I POVERI E I LAVORATORI! Il governo Meloni tira giù subito la maschera e inizia a mettere in atto le politiche che caratterizzano da sempre la peggiore destra: lotta contro i poveri e i lavoratori. La prima manovra di bilancio del neo governo Meloni del valore di 37 miliardi, mette in luce il disprezzo che questa classe politica ha verso chi non è ricco, togliendo ai poveri per donare ai ricchi, basti pensare alla flat tax del 15% per gli autonomi fino a 85mila euro di reddito (quando quella cifra per i lavoratori dipendenti comporta trattenute fiscali non inferiori al 35%); e anche alla soppressione del reddito di cittadinanza senza prevedere un piano di occupazione. La presa in giro di quota 103, che non elimina la Fornero, che è riguarderà poche migliaia di lavoratori e che perderanno parte della loro pensione. Tutte manovre fatte per agevolare le classi più abbienti del nostro Paese a scapito dei lavoratori e di chi non riesce ad arrivare a fine mese. I poveri nel nostro Paese, che pure fa parte dell’élite del superpotere del G7, continuano ad aumentare, secondo gli ultimi dati: sono quasi 6 milioni, e al nuovo governo (come quello precedente) pare non interessare per niente di questa gravissima situazione ma anzi sta andando in direzione opposta cercando di salvarsi la coscienza con l’elemosina di un po’ di bonus, che nulla però hanno a che fare con misure strutturate. Il freddo sta arrivando le bollette salgono sempre di più, il primo sconto sul carburante è sparito. Non vediamo nessuna inversione di rotto, ma la continuità col governo Draghi e tutti i governi precedenti.


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MELONI ODIA I POVERI E I LAVORATORI!

Il governo Meloni tira giù subito la maschera e inizia a mettere in atto le politiche che caratterizzano da sempre la peggiore destra: lotta contro i poveri e i lavoratori.

La prima manovra di bilancio del neo governo Meloni del valore di 37 miliardi, mette in luce il disprezzo che questa classe politica ha verso chi non è ricco, togliendo ai poveri per donare ai ricchi, basti pensare alla flat tax del 15% per gli autonomi fino a 85mila euro di reddito (quando quella cifra per i lavoratori dipendenti comporta trattenute fiscali non inferiori al 35%); e anche alla soppressione del reddito di cittadinanza senza prevedere un piano di occupazione.
La presa in giro di quota 103, che non elimina la Fornero, che è riguarderà poche migliaia di lavoratori e che perderanno parte della loro pensione.
Tutte manovre fatte per agevolare le classi più abbienti del nostro Paese a scapito dei lavoratori e di chi non riesce ad arrivare a fine mese.

I poveri nel nostro Paese, che pure fa parte dell’élite del superpotere del G7, continuano ad aumentare, secondo gli ultimi dati: sono quasi 6 milioni, e al nuovo governo (come quello precedente) pare non interessare per niente di questa gravissima situazione ma anzi sta andando in direzione opposta cercando di salvarsi la coscienza con l’elemosina di un po’ di bonus, che nulla però hanno a che fare con misure strutturate.

Il freddo sta arrivando le bollette salgono sempre di più, il primo sconto sul carburante è sparito.
Non vediamo nessuna inversione di rotto, ma la continuità col governo Draghi e tutti i governi precedenti.

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