Lettera di adesione a CSP-Partito Comunista di Sergio Sciaudone, gìà segretario PRC di Latina
Nella frenetica corsa alle poltrone di questi giorni, di movimenti che diventano partiti autolegittimandosi contro i partiti stessi, di partiti che vergognandosi della propria identità diventano movimenti, ho deciso di candidarmi con Marco Rizzo, con il Partito Comunista, l’unico politico e l’unico partito che non si candida. Mi candido ad essere militante per la costruzione di un partito radicato nella società, che viva a stretto contatto con i problemi della gente e che, di quei problemi, si faccia portavoce e strumento di lotta. L’analisi di Comunisti Sinistra Popolare – Partito Comunista è, secondo il mio parere, ineccepibile: l’uscita dall’euro e dalla nato sono la priorità per il recupero della democrazia e per la salvaguardia della pace. Le leggi e gli accordi ratificati in questi anni sia dal centro sinistra che dal centrodestra, con spallata finale di Monti, ci hanno nei fatti sottratto la sovranità nazionale e monetaria e non saranno di certo dieci parlamentari a ridarcela. Per questo motivo non aderisco a movimenti rosso sbiadito brutta copia della bruttissima esperienza arcobaleno del 2008. Movimenti composti da partiti incapaci a produrre una classe dirigente credibile, tanto da dover estrarre ad ogni elezione un magistrato dal cilindro. Pasolini scriveva “….. bandiera rossa….tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie, ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.” ed è questo lo spirito che dovrebbe muovere l’agire e l’essere di un Comunista. La mia storia personale e politica mi obbligano a questa scelta di coerenza.
Sergio Sciaudone 01/01/2013