LA MELONI ATTACCA LA SCUOLA Come è di moda fare negli ultimi 30 anni, quando i governi vogliono tagliare la spesa pubblica, come sempre, le principali vittime sono la sanità e la scuola. Dato che la sanità pubblica è stata quasi completamente distrutta in favore di quella privata, adesso vogliono finire di distruggere anche la scuola. Questa volta oltre ad attaccare programmi e fondi, attaccano direttamente le strutture, infatti nella nuova manovra a firma del governo Meloni è presente la voce: dimensionare e decimare gli istituti. Dimensionare è la parola che almeno dal 2011 è nei tentativi di riorganizzazione del sistema scolastico, eppure neanche il governo Monti con la sua Austerità era riuscito in questa impresa che mira alla riduzione del numero delle istituzioni scolastiche. Secondo le prime stime che circolano dalla bozza sulla legge di bilancio, potrebbero essere tagliate fino a 700 scuole in pochi anni. Quanto si legge dalla bozza sul dimensionamento scolastico si raffigura come un taglio che andrà a colpire soprattutto le regioni e i territori più deboli, invece di investire sulla scuola quindi sull’istruzione e il futuro dei giovani del nostro Paese, ancora una volta il governo lo va a penalizzare, favorendo di conseguenza gli istituti privati a pagamento e creando studenti di serie A (i più ricchi) e studenti di serie B (chi non potrà permettersi di andare in un istituto privato). La scuola deve essere di tutti, gratuita e di qualità, i governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni hanno fatto solamente a gara a chi riusciva a tagliare più fondi.


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LA MELONI ATTACCA LA SCUOLA

Come è di moda fare negli ultimi 30 anni, quando i governi vogliono tagliare la spesa pubblica, come sempre, le principali vittime sono la sanità e la scuola. Dato che la sanità pubblica è stata quasi completamente distrutta in favore di quella privata, adesso vogliono finire di distruggere anche la scuola.

Questa volta oltre ad attaccare programmi e fondi, attaccano direttamente le strutture, infatti nella nuova manovra a firma del governo Meloni è presente la voce: dimensionare e decimare gli istituti.
Dimensionare è la parola che almeno dal 2011 è nei tentativi di riorganizzazione del sistema scolastico, eppure neanche il governo Monti con la sua Austerità era riuscito in questa impresa che mira alla riduzione del numero delle istituzioni scolastiche.
Secondo le prime stime che circolano dalla bozza sulla legge di bilancio, potrebbero essere tagliate fino a 700 scuole in pochi anni.

Quanto si legge dalla bozza sul dimensionamento scolastico si raffigura come un taglio che andrà a colpire soprattutto le regioni e i territori più deboli, invece di investire sulla scuola quindi sull’istruzione e il futuro dei giovani del nostro Paese, ancora una volta il governo lo va a penalizzare, favorendo di conseguenza gli istituti privati a pagamento e creando studenti di serie A (i più ricchi) e studenti di serie B (chi non potrà permettersi di andare in un istituto privato).

La scuola deve essere di tutti, gratuita e di qualità, i governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni hanno fatto solamente a gara a chi riusciva a tagliare più fondi.

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