Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, riceve Marco Rizzo [English\Español]

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, riceve Marco Rizzo [English\Español]

Si è svolto a Roma, presso la sede italiana del Parlamento Europeo, un incontro tra l’on. Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista e il Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli. I temi trattati riguardano:

• La  condanna nei confronti delle terribili violenze contro i manifestanti ordinate dal Governo del Cile su cui nel Parlamento Europeo non si è aperta neppure una discussione.

• La vergognosa risoluzione parlamentare che equipara il comunismo al nazismo.

• L’insopportabile blocco che perdura e si aggrava da oltre sessant’anni contro la Repubblica di Cuba da parte degli Stati Uniti.

In merito agli ultimi due punti da parte del Segretario Rizzo sono state consegnate due specifiche lettere al Presidente Sassoli che riportiamo tradotte in inglese e spagnolo.


1. Al Presidente del Parlamento Europeo, Onorevole David Sassoli

Con la presente intendo significarLe, anche a nome dei Comunisti in Italia ed in Europa, lo stupore e l’indignazione per la recente Risoluzione che il Parlamento, da Lei presieduto, ha approvato sull’equiparazione tra comunismo e nazismo.
Riteniamo che i Parlamenti non debbano e non possano riscrivere la storia ad uso della contingenza politica.
Mettere sullo stesso piano teorico, ideale e pratico il comunismo al fascismo significa fare il più grande errore storiografico e politico possibile.
Equiparare l’Unione Sovietica, il paese che ha pagato il prezzo di gran lunga più grande in vite umane della seconda guerra mondiale, alla Germania nazista significa pensare che aggrediti ed aggressori siano sullo stesso piano.
Attribuire ad un patto di “non aggressione” (il cosiddetto patto Molotov-Ribbentrop) la causa dello scoppio della guerra vuol dire cancellare in un colpo solo dieci anni di storia e le terribili responsabilità di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti in merito alla guerra di Spagna, all’annessione dell’Austria e dei Sudeti, nonché alla Conferenza di Monaco del 1938, dove Chamberlain e Daladier strinsero la mano a Hitler e Mussolini, garantendo a questi la possibilità di invadere e smembrare uno stato sovrano.
Disconoscere il ruolo fondamentale dell’Armata Rossa nella liberazione dell’Europa dal fascismo significa compiere una infamia alla memoria.
Non ricordare il ruolo, anch’esso fondamentale, dei comunisti nella Resistenza in Italia ed in Europa vuol dire insultare la storia del nostro e di altri importanti paesi del continente. Tra le formazioni partigiane attive in Italia, le Brigate Garibaldi, organizzate e dirette dai comunisti, furono quelle più numerose, nonché quelle a subire maggiori perdite in combattimento; inoltre i comunisti furono quelli a subire durante il Ventennio il maggior numero di condanne, di anni di carcere e di confino, di torture e di condanne a morte. L’apporto dei comunisti all’antifascismo non può pertanto essere occultato, e non vi può essere nessuna equiparazione tra il fascismo e chi ha dato il maggior contributo di sangue alla lotta contro di esso.
Continuare in questa direzione significa accettare e promuovere la violenza e la messa fuorilegge dei comunisti come già avviene in vari paesi dell’Europa ad Est, dalla Polonia all’Ungheria, dai Paesi Baltici a quello che sta succedendo in Donbass e Ucraina, appena fuori dai confini UE.
Non abbiamo alcun timore nei confronti di questa campagna antidemocratica e siamo pronti a difendere le nostre idee e l’agibilità politica che ci spetta, vogliamo solo manifestare l’allarme nel vivere in un’Unione Europea in cui avvengano tali delitti.
I Comunisti saranno sempre alla testa delle battaglie di libertà e giustizia sociale e mai si uniformeranno al pensiero unico totalitario fatto solo di globalizzazione, profitto e mercato.

Roma, 28 Ottobre 2019                                                                      on. Marco Rizzo  


 1. To the President of the European Parliament, Honorable David Sassoli

I hereby draw to the attention of David Sassoli, President of the European Parliament, the astonishment and indignation for the recent resolution regarding the comparison and equivalence between Communism and Nazism approved by the Parliament chaired by him, also on behalf of all the communists in Italy and throughout Europe.
We firmly believe that the parliaments cannot and should not rewrite history according to the current political affairs.
Equalizing Communism and Fascism on the practical, theoretical and ideological level means making the biggest historiographical and political mistake ever.
This equation between Soviet Union – the country that payed more than all the others the cost of human lives during the Second World War– with Nazi Germany ends up placing victims and perpetrators on the same level.
Blaming the Molotov–Ribbentrop pact (actually a non-aggression agreement) as the cause of the outbreak of the Second World War means erasing ten years of history in one go, and failing to adequately apportion blame to Great Britain, France and United States for their heavy responsibilities in the Spanish Civil War as much as in the annexation of Austria and Sudeten.
It also means neglecting the Munich Conference in 1938, occasion when Chamberlain and Daladier shook hands with Hitler and Mussolini, giving them the opportunity to occupy and tore asunder a sovreign state.
Disregarding the key role of the Red Army in the European liberation from Fascism is an insult against memory.
Neglecting the crucial role communists played in italian and european Resistance means offending our history as much as the one of other important european countries. In Italy, the Partisans organizations that were most active and numerous, had the highest casualty numbers in combat, were the Garibaldi Brigades, organized and directed by communists; furthermore, during the Fascist regime, communists were the ones who had to endure the greatest number of sentences, of years in jail and confinement, tortures and executions. The help that communists gave to antifascism can’t be hidden, and there can be no equivalence between fascism and those who paid the highest tribute of blood fighting against it.
If we move forward in this direction we accept and foster violence against communists and their outlawing, as already happens in some eastern countries such as Poland, Hungary and Baltic States.
Let’s consider, furthermore, what is going on in Donbass and Ukraine: just outside the borders of the European Union.
We are not afraid of this anti-democratic campaign: we’re ready to stand up for our ideas and for the political rights we deserve.
We just intend to show our alarm: in the European Union this kind of crimes keep on being perpetrated.
As communists we’ll always lead any uprising for freedom and social justice, and never comply with the totalitarianism of globalization, profit and market rules.

Roma, 28 October 2019                                                                            on. Marco Rizzo



2. Al Presidente del Parlamento Europeo, Onorevole David Sassoli

Con la presente intendo portare alla Sua attenzione, a nome del Partito Comunista in Italia, la grave situazione che, da oltre sessant’anni si è creata con il ‘Blocco’ commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America nei confronti della Repubblica di Cuba.
Questo blocco ha da sempre creato un grande stato di disagio e sofferenza nei confronti di tutta la popolazione. Nel 1996 una nuova legge, la Helms-Burton, aggrava ulteriormente questo embargo, stabilendo che gli Stati Uniti ritireranno tutti i finanziamenti verso le organizzazioni internazionali che violeranno il blocco e annulleranno le importazioni verso quei paesi che effettueranno traffico commerciale con Cuba nella stessa misura delle importazioni da questi effettuate.
Risulta del tutto evidente quanto sia illegittima questa legislazione, in quanto, oltre a contribuire al mantenimento dell’economia cubana in uno stadio di povertà, viola il diritto di autodeterminazione, la libertà degli scambi economici, il divieto di non ingerenza nelle questioni di sovranità interna.
A tal fine, oltre alla mia particolare sollecitazione al suo importante ruolo nell’istituzione europea affinchè possa adoperarsi per l’interruzione di questa assoluta ingerenza negli affari di uno stato sovrano, voglio segnalare le iniziative diplomatiche che la Repubblica di Cuba ha sviluppato con l’Unione Europea per uscire da questa ingiusta situazione.

Roma 28 ottobre 2019                                                                       on. Marco Rizzo


 2. Al presidente del Parlamento Europeo, Señor David Sassoli

Estimado presidente, le escribo para llamar su atención sobre el bloqueo comercial, financiero y económico que Estados Unidos han puesto desde hace sesenta años contre la República de Cuba. Dicho bloque sigue creando sufrimiento y molestia a toda la población.
En 1996 la nueva ley Helms-Burton empeora aùn más el embargue estableciendo que Estados Unidos retiraran todas financiaciones a favor de las organizaciones internacionales que rompiran el bloqueo y cancelaran las importaciones a los países que tendrán tráfico comercial hacia Cuba en la misma medida en que ellos exportarán.
Parece evidente la ilegalidad de esa situación que conserva la economía cubana en un estado de pobreza, viola el derecho de autodeterminación, la libertad de intercambios económicos, la prohibición de no injerencia en los temas de soberanía interna.
Por estas razones, junto a mi específica petición a su importante papel el la institución europea porque Usted trabaje para que esas injerencia cese cuanto antes en los asuntos de un estado soberano, quiero informarle de todas iniciativas diplomaticas que la República de Cuba ha desarrollado con la Unión Europea para salir de esa injusta situación.

Roma, 28 de Octubre 2019                                                                 on. Marco Rizzo


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