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ERNESTO “CHE” GUEVARA
Lo studio di Guevara deve lasciarci qualcosa di più del solo fascino eroico e romantico. L’argentino è maestro nell’unire, nella teoria come nella prassi, ciò che Secchia sosteneva in contemporanea dall’altra parte del globo: internazionalismo, patriottismo ed antimperialismo devono coesistere fondendosi in un solo forte sentimento, che muove la prassi rivoluzionaria.
Nel suo viaggio in moto, esperienza che formerà la figura del Che indissolubilmente, matura questi tre aspetti: la lingua che accomuna i Paesi latinoamericani desterà il suo sentire internazionalista, il ripudio di tutte le concause che affliggono questi popoli determinerà il suo antimperialismo, la pulsione di liberare quella gente e metterla al potere di sé stessa scatenerà il suo amore patriottico.
Con la coscienza internazionalista ben salda, non dobbiamo compagni aver paura di sentirci patriottici, né reprimere l’amore naturale che abbiamo per la nostra terra; anzi, se ben incanalato, il patriottismo di Secchia e di Guevara e di tanti altri sono la base necessaria per poter dar tutto, anche la vita, alla causa rivoluzionaria