Il sistema del capitalismo globalizzato prevede il gioco delle tifoserie. Questa volta, anche se non è affatto sicuro, potrebbe toccare a quella della pseudosinistra in Francia. Una volta di quà, una volta di là, ma il sistema non cambia perché nessuno di questi vuole, né può metterlo in discussione. I lavoratori francesi ricordano ancora amaramente il governo del ‘socialista’ Jospin con i ministri del Pcf. Proprio come in Italia , dove non si è avuto il tempo di scordare il pessimo Prodi con i ministri fintocomunisti e passare al becero populismo di Berlusconi, che già arrivava il teknico Monti con l’appoggio di entrambi gli schieramenti supini ad accettare il massacro sociale voluto dalla UE e dalle sue banche. Non ci appassioniamo, come invece fanno gli esponenti della misera politica italiana, per ciò che accadrà tra Sarkozy ed Hollande il 6 maggio. Non cambierà nulla per il popolo lavoratore francese, l’unica curiosità sarà il disappunto di Carlà o della nuova ‘fiamma’ di Hollande. Possano provare per il resto della loro vita il disprezzo del popolo, che potrà trovare la sua strada di emancipazione e vittoria solo nella lotta per il socialismo.