Contro la manovra europea è meglio un Parlamento dei nominati o dei lavoratori?

Contro la manovra europea è meglio un Parlamento dei nominati o dei lavoratori?

Comunicato stampa di Comunisti Sinistra Popolare.

Contro la manovra europea è meglio un Parlamento dei nominati o dei lavoratori?

 

Oggi a Roma al Centro Congressi Frentani, si è svolta l’iniziativa politica avente per titolo: “contro la manovra europea è meglio un Parlamento dei nominati o dei lavoratori?”

Sono intervenuti operai dell’Eutelia, della Fiat, della Fincantieri e di altre realtà produttive in crisi. Marco Rizzo, segretario nazionale di Comunisti Sinistra Popolare, ha volutamente evidenziato il carattere originale della proposta, ricordando che solo così si farebbero contare per davvero i lavoratori, cioè gli unici che producono realmente la ricchezza del paese. Gente da valorizzare e non da licenziare come vorrebbe l’Unione Europea. Il problema è che il mondo del lavoro e’ stretto da una politica che pensa più al gossip e alle poltrone (dalle lotte di potere di Berlusconi, a Renzi che “guarda” a Bersani e viceversa, ai finto-comunisti che pensano solo ai seggi elemosinati al PD) che non al popolo.

Nel corso dell’incontro è stato anche prospettato il Fronte Unito dei Lavoratori (FUL) con un programma di classe da condividere con tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro collocazione sindacale, stimolati dall’esperienza greca del PAME (sindacalismo comunista e di classe ellenico).

Roma 29 ottobre 2011

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