CAPITALISMO E’ CORRUZIONE. SERVE L’ALTERNATIVA.

CAPITALISMO E’ CORRUZIONE. SERVE L’ALTERNATIVA.

Quello che sta emergendo a Roma in questi giorni è la manifestazione di un fenomeno di corruzione e malaffare profondo, pervasivo e micidiale di cui sono protagonisti il ceto politico, settori ampi di imprenditorialità e di criminalità organizzata di stampo mafioso.

Conoscevamo già, da lunghi anni, l’esistenza di tale fenomeno che permea in realtà il Paese intero ed il suo sistema economico e sociale per cui, da lungo tempo, siamo abituati a dire che il capitalismo è il sistema, fondato sul profitto privato e sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, che costituisce il naturale bacino di coltura e promozione della corruzione.

Lasciamo agli ammiratori e sostenitori di tale sistema l’esercizio del reciproco rimpallo delle responsabilità.

I comunisti sono promotori e portatori di una alternativa profonda e di sistema al marciume che ci circonda e vogliono rispondere alla domanda più difficile che si para dinnanzi a tutti: come si combatte, in modo vincente, la corruzione?

Diciamo, innanzitutto, che non è possibile sconfiggere la corruzione se non si elimina la causa principale: la proprietà privata dei mezzi di produzione ed il conseguente sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Ma ciò non basta.

Il profitto privato, il diritto all’arricchimento spropositato alle spalle della stragrande maggioranza della popolazione a cui vengono riservate le briciole della ricchezza prodotta, sono la molla determinante di esistenza e riproduzione di tale sistema, ed a tale insieme di valori, il profitto, l’individualismo, l’egoismo e la giustificazione di ogni sopraffazione, vengono educati dalla vita sociale e dal suo sistema formativo decine di milioni di esseri umani, per lunghi decenni, sedimentando nella coscienze un senso comune di condivisione.

Ed allora, perché stupirsi dei fenomeni del voto di scambio, del sistema di favoritismi clientelari, fino al connubio criminale di cui le cronache attuali?

Sull’altare della ricerca del profitto, del guadagno spropositato, dell’esercizio del potere in stretto rapporto col mondo affaristico e criminale, tutto viene sacrificato.

Dunque, ci vuole qualcosa di più dei pur necessari provvedimenti strutturali atti a sradicare il fenomeno dello sfruttamento, per combattere la corruzione.

Occorre, parallelamente e simultaneamente, fin da oggi, dall’opposizione, una grande e profonda battaglia ideologica e culturale fondata su un sistema di valori ed ideali di cui i comunisti devono essere i più coerenti promotori: l’uguaglianza, il benessere collettivo, la produzione nell’interesse sociale e la giustizia che devono pervadere tutta la società, al fine di creare un diverso senso comune, una diversa idealità ed etica individuale e collettiva come base della creazione di quello che i padri del marxismo-leninismo e tutti i grandi rivoluzionari dell’epoca attuale hanno chiamato l’uomo nuovo.

Un uomo nuovo che deve cominciare a forgiarsi nelle lotte quotidiane, fin da ora, sotto l’impulso e l’esempio dei comunisti, per costruire un’opposizione non solo economica e sociale ma morale e spirituale, in grado di lasciare il segno nelle menti e nei cuori di milioni di esseri umani sfruttati, oppressi e vilipesi che, spesso senza speranza, subiscono ogni giorno le gravi conseguenze della più feroce e violenta dittatura di classe.

Solo così si possono creare le condizioni perché tale uomo nuovo, che respinge le sirene dei valori della borghesia, possa essere il protagonista della costruzione dell’alternativa.

Ed infine, anche se oggi non ci compete perché non deteniamo il potere politico per darne applicazione, occorre un sistema giuridico-repressivo puntuale, selettivo, incisivo ed inesorabile che sappia colpire la criminalità sotto qualsiasi forma si manifesti ed in qualunque sistema sociale, socialismo compreso.

Queste sono le condizioni ed i terreni di iniziativa che ci spingono a dire che solo lottando contro il capitalismo e per il socialismo-comunismo si potranno conseguire successi nella battaglia contro la corruzione.

Queste sono le ragioni per cui, fin da oggi, i comunisti assumono questo obiettivo nel loro bagaglio politico e culturale di lotta, oggi dall’opposizione contro il capitalismo, domani nella costruzione di un mondo nuovo.

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