Approfittiamo dei diversi commenti nati nella discussione sulla vittoria elettorale…


da Partito Comunista https://ift.tt/gPjhLtZ

Approfittiamo dei diversi commenti nati nella discussione sulla vittoria elettorale di Nicolàs Maduro per fare un piccolo approfondimento sulla questione Venezuelana.
Una corretta lettura ed analisi dei fatti che hanno coinvolto l’azione politica del governo di Caracas dalla prima elezione di Chávez in poi.

Domanda:
La mia domanda non è polemica. A quanto leggo, da tempo, Maduro ha instaurato un regime autoritario sotto la maschera di un governo ‘sociale’ e il suo sarebbe un regime personale e fondamentalmente corrotto. Mi pare di capire che – secondo voi – non sarebbe così (ed è possibilissimo). Mi aiutereste a capire perché il ‘vero Maduro’ sarebbe diverso? (Magari dandomi consigli di lettura.) Ripeto: non intendo polemizzare ma conoscere. Grazie.

Di seguito la risposta a cura del Segretario Generale Alberto Lombardo

Ti ringraziamo innanzitutto per averci indirizzato questa importante domanda con una cortesia ormai sconosciuta. Essa ci dà l’occasione per precisare alcune cose, con sincerità.

Primo. Come in tutte le cose, non c’è mai la certezza assoluta di quello che succede, soprattutto a distanza di tanti chilometri da casa nostra.
Possiamo andare per induzione.

Tutti i governi guerrafondai, Stati Uniti in testa, si scagliano violentemente contro Maduro.
Tutti i giornali di regime italiani seguono a ruota.
Tutti i governi del mondo multipolare sostengono Maduro, Cuba in testa.
Tutti i partiti comunisti del mondo (ad eccezione di una sparuta minoranza) e i governi antimperialisti appoggiano senza remore il governo bolivariano. Ciò non prova nulla, ma un forte indizio sulla realtà ce lo dà. Del resto, i protagonisti dell’opposizione ai governi bolivariani sono sempre state figure di cartone, presenti solo grazie a sponsorizzazioni statunitensi e mai reali espressioni popolari. La vicenda dell’ultimo pagliaccio, Guaidò, è emblematica.

Secondo. I nostri compagni che sono stati lì ci testimoniano di una realtà difficile e contraddittoria. La difficoltà di vita per la gente comune sicuramente è legata alle durissime sanzioni che il governo degli Stati Uniti ha posto sul Venezuela, fin dal 2014. In realtà il Venezuela è una delle nazioni coi maggiori giacimenti di petrolio.

Chavez dal 2002 ha imposto che la compagnia petrolifera (PDSVA) dirigesse almeno il 10% degli investimenti su programmi di sviluppo sociale, nel 2007 ha “nazionalizzato” gli asset petroliferi delle aziende straniere. Le sanzioni hanno colpito duramente questo Paese e fatto diminuire le entrate della risorsa petrolifera, mettendo in crisi il sistema economico, in un duro circolo vizioso.

Alle richieste di chiarimento del perché il governo bolivariano non sia stato in grado di spezzare la reazione interna, essi hanno sempre risposto che hanno la necessità di garantire una legittimità costituzionale e quindi misure rivoluzionarie non possono essere perseguite.

Per esempio, le televisioni antigovernative proliferano indisturbate. Non possiamo insegnare noi come fare la rivoluzione agli altri.
Si parla spesso nella stampa di regime della corruzione di funzionari statali, con quale faccia però possano venire lezioni da costoro …

Terzo. Quando confrontiamo la situazione di qualunque Paese, dobbiamo prendere a riferimento situazioni comparabili. Confrontare Cuba, che ha subito per secoli il colonialismo prima spagnolo e poi statunitense, con l’Olanda, che col colonialismo si è arricchita per secoli, è ridicolo. Confrontiamo Cuba, il Venezuela, il Nicaragua con Haiti, la Colombia ed altre realtà simili.

Di fronte a un’iperinflazione che colpisce il popolo, il governo ha sempre cercato di alleviare queste sofferenze con programmi di sovvenzioni, per quanto questi possano essere misure tampone.
Al lettore il compito di fare la somma di tutto questo.

#NicolasMaduro #Venezuela #RepubblicaBolivariana #Elecciones2023 #ChavezVive

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