5 marzo 2013/2015. A DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI CHAVEZ lL VENEZUELA AFFRONTA LA CONGIURA MEDIATICA .

5 marzo 2013/2015. A DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI CHAVEZ lL VENEZUELA AFFRONTA LA CONGIURA MEDIATICA .

Da oramai più di 17 anni si è organizzata una campagna mediatica internazionale orientata a distorcere le notizie riguardanti la società venezuelana.

Questa aggressione, orchestrata dai centri del Potere imperiale e portata avanti dalle grandi reti dei mezzi di informazione, non solo cerca di distorcere l’immagine della Rivoluzione bolivariana fuori del Venezuela, ma controlla selettivamente l’informazione che di questa si trasmette, adeguandola a oscuri fini economici e politici.

A gennaio di questo anno, durante la conferenza della Comunità degli Stati Latinoamericani e caraibici (C.E.L.A.C.), svoltasi a San Josè (Costarica), il presidente Maduro ha denunciato al mondo intero la recrudescenza di una grande operazione di provocazione, da e verso il Venezuela, orchestrata dall’ultradestra e appoggiata da gruppi politici che non riconoscono l’ordine costituzionale interno e le istituzioni del Paese, con la finalità di promuovere un colpo di Stato a breve termine.

Giornali statunitensi come il New York Times e il Washington Post, francesi come El Pais, colombiani come El Espectador, El Tiempo e la rivista Semana, tutti facenti parte di un’offensiva internazionale contro il Venezuela e la sua Rivoluzione, dedicano tutte le settimane una enorme quantità di pagine per raccontare la loro versione della realtà venezuelana, diffondendo giudizi morali e condanne sopra fatti e avvenimenti del Paese, assumendo le vesti di inquisitori, giudici e boia.

Basta citare, per esempio, alcune pubblicazioni di questa settimana. Mentre in Spagna i grandi mezzi di informazione serrano le fila contro il presidente Maduro e la Rivoluzione bolivariana, alcuni editoriali del Washington Post e del New York Times, pubblicati il 23 e 24 febbraio, hanno titolato “Venezuela e Cuba: compari nella repressione” e “Si parla di cospirazione in Venezuela”, replicando e reiterando le fonti disonformative.

Nella nota editoriale “Venezuela e Cuba: compari nella repressione”, si chiede l’attivazione di una Carta internazionale contro il Venezuela e si fa appello a vecchi sentimenti anticubani. Da parte sua, l’editoriale “ Si parla di cospirazione in Venezuela”, è il secondo editoriale, che il New York Times dedica al Venezuela, nel quale utilizza, come altre volte, un linguaggio insultante e viscerale che disdice la serietà, la responsabilità e l’etica, che dovrebbero essere le premesse di base del lavoro di un giornalista. Il tono di questa pubblicazione non è solo accusatorio ma assolutamente senza scrupoli.

 

(traduzione di Franco Costanzi)

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