il sottoscritto ufficializza la propria adesione in CSP-Partito Comunista
sono un compagno che proviene dal PCI. a seguito della svolta della Bolognina, aderisco al Prc. nel 1998 il segretario nazionale del partito fausto Bertinotti, avvia la demolizione comunista iniziata già prima da Berlinguer (tramite la rottura con i compagni sovietici e le politiche di eurocomunismo, poi proseguita da Occhetto (con la liquidazione del PCI) bertinotti sancisce che il movimento dei movimenti sta sopra il movimento operaio ed avvia un processo di demolizione comunista dentro e fuori al partito, il sottoscritto, essendo in quel periodo, dirigente dell’area de l’Ernesto(area tematica interna al partito della rifondazione comunista) – la quale condivideva le attività in ambito di politica internazionale del trattato di Shanghai per la cooperazione e, relativamente allo stato italiano, operava contro il superamento del movimento comunista, per la costruzione di un grande partito comunista di massa e per l’unificazione di tutte le forze comuniste, anti-imperialiste, anti-capitaliste ed anti-vaticaniste, inizio una aspra battaglia interna insieme ai compagni d’area, le lotte conseguono frutti, in Siracusa si riesco a vincere il penultimo congresso, il circolo a maggioranza area de l’Ernesto mille papaveri rossi Francofonte (Siracusa),consegue risultati congressuali superiori all’80% dei consensi, successive scissioni interne nazionali, ci fanno perdere i compagni, e ci rapinano dei posti dirigenziali. nonostante ciò, proseguiamo la nostra politica per la costruzione di un grande partito comunista di massa e non di opinione, dentro il Prc Ferrero non onora gli impegni assunti con noi, che gli abbiamo permesso di diventare segretario con i nostri voti in cambio di quella che sarebbe dovuta essere la linea politica del Prc a seguito della sconfitta delle forze bertinottiane, ciò non avviene, veniamo estromessi da ogni incarico dirigenziale e il partito riprende la pericolosa deriva moderata verso il PD, a quel punto, i nostri dirigenti nazionali decidono di operare la scissione dal Prc e confluire nel Pdci che apparentemente sembra essere un partito comunista ortodosso che condivide il nostro progetto politico, appena confluiti nel Pdci invece, le cose cambiano, l’area de l’Ernesto viene distrutta per volere di Manuela Palermi e dello stesso Oliviero Diliberto, al suo posto viene fondata l’associazione politico culturale Marx 21, ma i contenuti sono carenti, inizia un distacco tra i compagni base ed i compagni del nazionale, alle segreterie del Pdci non si parla mai di politica ma le segreterie sanciscono i rimpasti nelle giunte locali, ci lagnamo subito di tali azioni, ma Diliberto è irreperibile e la Palermi pure, vane le nostre lettere, comunicati stampa e mail ai dirigenti del partito, iniziano le alleanze politiche e non si sdegnano coalizioni democristiane e liberiste in Sicilia abbiamo assistito ad apparentamenti elettorali in cui il Pdci era con Sel, Idv, Pd, Udc ed Mpa!!! profondamente deluso e tradito, decido a quel punto di uscire dal Pdci e dalla politica, ormai rassegnato, non ho intenzione di aderire più a nessun partito.
dopo qualche mese vengo contattato da marco rizzo, tuttavia leggo i documenti ed il programma di CSP-Partito Comunista, e come il compagno segretario marco rizzo mi aveva già illustrato posso constatare che i programmi politici convergono con quelle che sono le mie idee, idee non tanto dissimili da quello che era il programma dell’area de l’Ernesto. successivamente, per scelta di Oliviero Diliberto, si scioglie la federazione della sinistra (PRC+Pdci, e il segretario nazionale del Pdci, senza alcuna dignità apre pubblicamente al pd al fine di garantirsi una poltrona in parlamente. gli eventi precipitano ed i corrotti e traditori del movimento operaio imperversano, nasce un raggruppamento socialdemocratico stile Saragat, capitanato dal PRC e dal Pdci, all’interno di tale contenitore privo di contenuti, vi sono solo opportunisti che si riciclano e che si sono alleati con borghesi, liberali e filo imperialisti, i saragattiani danno vita al movimento arancione per rincorrere il PD ed abbandonare i lavoratori definitivamente.
Nello stato italiano esiste tuttavia ancora un partito comunista, ed è proprio CSP-Partito Comunista: scelgo di proseguire la mia militanza in esso e desidero lanciare un appello a tutti gli ex compagni onesti facenti parte un tempo di quella che era l’area de l’Ernesto così come ne faceva parte il sottoscritto.
Cari compagni, vi esorto ad abbandonare con effetto immediato il Pdci, ci hanno ingannato, il congresso di costituzione che sancì il nostro ingresso nel partito di Diliberto, fu una farsa, era tutto già stabilito. Lasciate i partiti alleati con gli imperialisti, con i capitalisti, con i vaticanisti, con i liberali e i liberisti, collusi con il potere mafioso occulto, servi delle banche e fedeli ai signori della guerra, abbandonate chi è legato alle massonerie. compagni ricostruiamo tutti insieme il Partito Comunista, vi esorto ufficialmente ad aderire a CSP-Partito Comunista,
saluti sovietici.
Seby Midolo, già Segretario PRC Siracusa, già coordinamento nazionale area Ernesto.