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Condividiamo da Mondo Lavoro, foglio informativo del SGC – Sindacato Generale di Classe
Associazione a delinquere? Truffa allo Stato? Ennesima dimostrazione tragica.
Indagata anche la Morselli ex A.D. di Acciaierie d’Italia.
Sarebbe però auspicabile un’inchiesta nella quale dovrebbero essere indagati tutti quelli che hanno lasciato fare e che per il ruolo che hanno svolto, avrebbero avuto gli strumenti per denunciare, nonostante lo spreco di danaro pubblico, la grave situazione in cui è stato portato lo stabilimento siderurgico di Taranto e che oggi vogliono far credere che “Lo avevamo detto”. Ricordiamo a tutti come l’accordo del 2018 con Arcelor-Mittal era sostenuto, elogiato e lodato dalle OO.SS. firmatarie, sostenendo che l’accordo avrebbe garantito occupazione e risanamento ambientale.
In realtà solo la FLMU, oggi Lavoratori Metalmeccanici Organizzati (L.M.O.), si era opposta a quell’accordo che spogliava i lavoratori dei diritti maturati e avrebbe prodotto esuberi. Purtroppo il tempo ha dimostrato ciò che denunciavamo.
Oggi assistiamo alle stesse sceneggiate da parte delle stesse OO.SS.
Cambia il governo ma non lo scenario di promesse.
Intanto la realtà è che aumenta la cassa integrazione, di fatto aumentano gli esuberi e costantemente si continua ad emettere sostanze tossiche per la salute dei lavoratori e dei cittadini.
Di fronte alle conseguenti recenti pronunce dei tribunali, anche internazionali, FIM, FIOM, UILM, USB, UGL e le loro burocrazie, dovrebbero avere almeno il coraggio di ammettere la loro sconfitta e chiedere con un atto di umiltà, scusa ai lavoratori e ai cittadini, soprattutto alle vittime decedute e/o che si sono ammalati anche per l’inerzia di chi aveva possibilità e competenza nel fermare le fonti inquinanti e i processi produttivi obsoleti e pericolosi, anche con azioni sindacali.
Invece vediamo ancora oggi burocrazie sindacali concertative essere attivi per elemosinare cassa integrazione e assecondare le fantasiose promesse del governo.
Qualcuno festeggia subito dopo la firma dell’accordo sulla cassa, che non è altro che il protrarre l’agonia degli interessati nascondendo la prospettiva degli esuberi. Un teatrino che si ripete, in peggio, dopo l’accordo per la cessione ad Arcelor-Mittal a settembre 2018.
Cambiano alcuni attori ma il film è lo stesso.
INTERROMPERE QUESTA SCENEGGIATA PER UNA SVOLTA RADICALE È POSSIBILE!
STA AI LAVORATORI VOLERLA!