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L’ITALIA GUADAGNA MILIARDI VENDENDO ARMI IN UCRAINA
Lo sappiamo da sempre: nel mondo capitalista, la guerra è prima di tutto un fattore economico. Centinaia, migliaia di aziende ogni giorno guadagnano grazie ai conflitti di tutto il mondo, sulle spalle dei poveri civili che lottano per sopravvivere.
Ma questo non dovrebbe accadere in un paese come l’Italia, che, stando alla sua Costituzione, ripudia la guerra.
Invece, scopriamo che fin dall’inizio del conflitto in Ucraina, l’Italia ha adottato una duplice posizione: da un lato, elargisce grandi contributi economici a Zelensky (magari tagliando la sanità e l’istruzione in Italia); dall’altro, gli vende anche tonnellate di armi, facendo arricchire la lobby degli armamenti.
A precisa interrogazione parlamentare, il Ministro della Difesa Crosetto ha risposto che sì, l’Italia ha venduto armi all’Ucraina per 417 milioni di euro. Tuttavia, secondo dati del Ukranine Support Tracker del Kiel Institute, la cifra si aggirerebbe quasi a 700 milioni di euro. Uno studio de L’Espresso stima addirittura un totale molto vicino ai 2 miliardi di euro.
Non possiamo accettare che un conflitto del genere vada avanti solo per far guadagnare qualche milione di euro sulla vita dei civili. Non possiamo accettare nessuna forma di guerra.
Oggi come sempre, siamo CONTRO LA GUERRA e PER LA PACE!
FUORI DA UE e NATO SUBITO!