DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PARTITI COMUNISTI E OPERAI D’EUROPA

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PARTITI COMUNISTI E OPERAI D’EUROPA

I Partiti Comunisti e Operai che hanno preso parte all’Incontro Comunista Europeo, tenutosi a Bruxelles l’11 e il 12 aprile 2011, si sono scambiati le rispettive valutazioni circa la profonda crisi in atto e hanno condannato l’aggressione imperialista contro la Libia. In condizioni di crisi del capitalismo, questa guerra rappresenta la prosecuzione del barbaro assalto del capitale contro la classe operaia e gli strati popolari dei nostri paesi, attuato attraverso l’adozione di dure misure antipopolari.  L’intervento imperialista degli USA, della NATO e dell’Unione Europea è ancora una volta un crimine degli imperialisti contro i popoli. I falsi pretesti degli imperialisti non possono nascondere la verità, cioè l’acutizzarsi della concorrenza interimperialista per il controllo delle risorse dell’Africa, del Vicino Oriente, del Mediterraneo Orientale e del Mar Caspio. Noi esigiamo la cessazione della guerra imperialista, la chiusura delle basi militari e il rifiuto a partecipare all’attuazione dei piani imperialisti.  Anche nel caso della Libia riteniamo che il popolo debba avere il diritto di scegliere la via del proprio sviluppo senza la pressione di interventi imperialisti stranieri. Nello stesso tempo, al fine di assicurarsi la competitività nei confronti delle altre potenze imperialiste, la borghesia dei paesi europei attua misure antioperaie. In molti paesi, sia dentro che fuori l’Unione Europea, si riducono salari e pensioni per garantire più alti profitti al capitale. Si calpestano i diritti sindacali e del lavoro, cresce la disoccupazione, si limitano le libertà sindacali e il diritto di sciopero, si rafforza la xenofobia, si mandano in rovina i contadini poveri nell’interesse dei grandi latifondisti e dei monopoli. Ci troviamo di fronte alla dimostrazione oggettiva della limitatezza storica del capitalismo, della sua incapacità di risolvere i problemi fondamentali del popolo. La borghesia sa perfettamente che il nemico principale della sua strategia, il nemico principale del sistema capitalistico sono i partiti comunisti e operai. Per questo in molti paesi si intensificano le minacce, le persecuzioni e i divieti di praticare l’ideologia comunista.  Per i popoli non c’è altra strada. Solo la lotta dei lavoratori per i diritti del lavoro e del popolo, per il potere politico della classe operaia può aprire la via al progresso sociale e al socialismo.

I Partiti Comunisti e Operai d’Europa sono contrari all’ingresso di nuovi paesi nella NATO, combattono per l’uscita dei propri paesi dalla NATO, avendo come fine lo smantellamento della NATO stessa. Salutiamo la lotta di massa dei lavoratori e dei popoli, la lotta del movimento operaio orientato in senso classista che si sta conducendo in molti paesi europei, nell’interesse di tutti i lavoratori, per combattere con maggior decisione le politiche antipopolari, le organizzazioni imperialiste e lo stesso modo di produzione capitalistico.

I Partiti Comunisti e Operai che hanno preso parte all’Incontro hanno deciso di rafforzare la propria azione comune e il proprio coordinamento.

Bruxelles, 12 aprile 2011,


Partito Comunista di Stiria (Austria), Partito Comunista di Bielorussia, Partito dei lavoratori del Belgio, Nuovo Partito Comunista di Bretagna, Partito Comunista di Bretagna, Partito dei Comunisti Bulgari, AKEL – Cipro, Partito Comunista di Boemia e Moravia, Partito Comunista in Danimarca, Partito Comunista di Danimarca, Partito Comunista di Estonia, Partito Comunista dei Lavoratori di Finlandia,  Polo della rinascita dei Comunisti in Francia, UCFR – Unione dei Comunisti rivoluzionari di Francia, DKP – Partito Comunista Tedesco, KKE – Partito Comunista di Grecia, Partito Comunista dei lavoratori ungherese, Partito dei lavoratori d’Irlanda, Partito Comunista d’Irlanda, CSP – Comunisti Sinistra Popolare (Italia), Partito Socialista di Lettonia, Partito Comunista del Lussemburgo, Movimento di resistenza popolare (Moldavia), Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi, Partito Comunista di Norvegia, Partito Comunista di Polonia, PCP – Partito Comunista Portoghese, PCFR – Partito Comunista della Federazione Russa, Partito Comunista dei lavoratori di Russia – Partito rivoluzionario dei Comunisti, Partito Comunista dell’Unione Sovietica, Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia, Partito Comunista di Slovacchia, PCPE – Partito Comunista dei popoli di Spagna, Partito Comunista di Svezia, Partito del lavoro (Svizzera), Partito Comunista di Turchia, EMEP Turchia, Unione dei Comunisti di Ucraina.

 

RISOLUZIONI COMUNI APPROVATE ALL’INCONTRO DI BRUXELLES

A sostegno del Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia

I Partiti Comunisti e Operai che hanno preso parte all’Incontro Comunista Europeo, tenutosi a Bruxelles l’11 e il 12 aprile 2011, esprimono la loro netta protesta per la sistematica persecuzione e discriminazione, dirette contro il Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NCPY).Su ordine del governo della Serbia, il Comitato Centrale del NCPY deve entro otto giorni sgomberare la propria unica sede di Belgrado, nonostante che da 20 anni, dal giorno della fondazione del NCPY, il quartier generale del Partito sia situato in quell’edificio. Allo stesso tempo, le autorità serbe non propongono sedi alternative.Questi atti del governo di Serbia sono diretti contro il NCPY che da tempo è parte del movimento comunista internazionale.  Noi esigiamo l’immediata cessazione della persecuzione contro il NCPY! Giù le mani dal NCPY!

 

RISOLUZIONE SULLA BIELORUSSIA

I Partiti Comunisti e Operai, partecipanti all’Incontro Comunista Europeo, tenutosi a Bruxelles l’11 e il 12 aprile 2011, condannano l’attentato nella metropolitana di Minsk, in conseguenza del quale sono morte o hanno riportato ferite decine di persone. Con questa risoluzione esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime dell’atto e condanniamo i piani di destabilizzazione del paese, portati avanti con il supporto degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e della NATO. Noi sosteniamo il diritto di ciascun popolo di scegliere autonomamente la propria via di sviluppo, senza interferenze imperialistiche straniere.

 

Partito Comunista di Stiria (Austria), Partito Comunista di Bielorussia, Partito dei lavoratori del Belgio, Nuovo Partito Comunista di Bretagna, Partito Comunista di Bretagna, Partito dei Comunisti Bulgari, AKEL – Cipro, Partito Comunista di Boemia e Moravia, Partito Comunista in Danimarca, Partito Comunista di Danimarca, Partito Comunista di Estonia, Partito Comunista dei Lavoratori di Finlandia,  Polo della rinascita dei Comunisti in Francia, UCFR – Unione dei Comunisti rivoluzionari di Francia, DKP – Partito Comunista Tedesco, KKE – Partito Comunista di Grecia, Partito Comunista dei lavoratori ungherese, Partito dei lavoratori d’Irlanda, Partito Comunista d’Irlanda, CSP – Comunisti Sinistra Popolare (Italia), Partito Socialista di Lettonia, Partito Comunista del Lussemburgo, Movimento di resistenza popolare (Moldavia), Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi, Partito Comunista di Norvegia, Partito Comunista di Polonia, PCP – Partito Comunista Portoghese, PCFR – Partito Comunista della Federazione Russa, Partito Comunista dei lavoratori di Russia – Partito rivoluzionario dei Comunisti, Partito Comunista dell’Unione Sovietica, Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia, Partito Comunista di Slovacchia, PCPE – Partito Comunista dei popoli di Spagna, Partito Comunista di Svezia, Partito del lavoro (Svizzera), Partito Comunista di Turchia, EMEP Turchia, Unione dei Comunisti di Ucraina.

 

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