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19 agosto 1936 FEDERICO GARCIA LORCA
ASSASSINATO DAI FRANCHISTI
Lorca, viene arrestato il 16 agosto.
Numerosi si levano gli interventi a suo favore, ma nonostante le promesse fatte che García Lorca sarebbe stato rimesso in libertà “se non ci sono denunce contro di lui”, il governatore fascista, con l’appoggio del generale Gonzalo Queipo de Llano, dà ordine, segretamente, di procedere all’esecuzione: a notte fonda, Federico García Lorca è condotto a Víznar, presso Granada, e all’alba del 19 agosto del 1936 viene fucilato da militanti fascisti filo-franchisti del movimento politico CEDA sulla strada vicino alla Fuente grande.
Il suo corpo non venne mai ritrovato. La sua uccisione provoca riprovazione mondiale: molti intellettuali esprimeranno parole di sdegno, tra le quali spiccano quelle dell’amico Pablo Neruda.
“L’assassinio di Federico fu per me l’avvenimento più doloroso di un lungo combattimento. La Spagna è sempre stata un campo di gladiatori; una terra con molto sangue. L’arena, con il suo sacrificio e la sua crudele eleganza, ripete l’antica lotta mortale fra l’ombra e la luce.”