La crisi economica dell’intero capitalismo mondiale spinge gli imperialismi USA e UE alla guerra, quale strumento per perpetuare il loro dominio economico sull’intero pianeta.
Dopo il colpo di stato e l’aggressione alla Libia, dopo l’instabilità della situazione egiziana, gli imperialismi si apprestano a fare lo stesso con la Siria, per evitare di perdere equilibri di potere a loro vantaggiosi. Vi sono interi popoli e Stati che hanno sfidato il dominio economico e militare dell’Imperialismo, dall’America Latina all’Africa, dall’Asia al Medio Oriente.
Le recenti minacce di USA e UE in questo contesto, rappresentano un’escalation militare gravida di grandi pericoli per la pace nel mondo.
John Kerry, segretario di stato americano rispolvera per la Siria lo stesso copione di bugie, usato dal suo predecessore Colin Powell quando mentì davanti all’Onu parlando delle “armi di distruzione di massa” che servirono da pretesto per l’attacco all’Irak. Parla dell’uso di gas come arma più terribile. E’ bugiardo due volte: i gas sono usati dai ribelli, prezzolati da USA e UE; l’arma più terribile (la bomba atomica) è stata usata solo dagli americani.
Stanno cambiando gli equilibri di potere nel mondo, interi continenti si stanno emancipando economicamente e militarmente dall’Imperialismo, sta qui la ragione di fondo della militarizzazione delle relazioni internazionali a cui abbiamo assistito, e assisteremo, nella nostra epoca.
La guerra è la risposta dell’Imperialismo al proprio declino economico, la Resistenza è la risposta di interi popoli alla dittatura planetaria dell’Imperialismo.
I comunisti si collocano, senza dubbio alcuno, dalla parte dei popoli e degli Stati aggrediti dalla barbarie imperialista, ci collochiamo nel campo mondiale che sta organizzando un’alternativa economica e sociale.
La guerra porta lutti ai popoli aggrediti, il suo costo economico lo pagano i lavoratori dei paesi aggressori.
Sosteniamo e solidarizziamo con il legittimo governo e col Presidente della Siria Assad, sosterremo tutte le iniziative di denuncia e mobilitazione contro la guerra alla Siria, al suo popolo, alla sua sovranità.
Invitiamo tutti a promuovere iniziative unitarie contro l’ennesima escalation militare in Medio Oriente, la solidarietà attiva ai popoli aggrediti dall’Imperialismo è la base di qualsiasi ricomposizione politica dei comunisti e di un fronte sociale anticapitalista, per impedire la partecipazione dell’Italia a questa nuova avventura militare.
Direzione Nazionale di Csp-PARTITO COMUNISTA