SANITÀ ALLO SBANDO 20.000 € PER UN POSTO LETTO La sanità pubblica ormai è allo sbando, adesso per poter essere ricoverati e avere un posto letto, arrivano a chiedere 20.000 a settimana La situazione in Italia è sempre più drammatica, da una parte ci sono i cittadini che dovrebbero avere il diritto di essere curati da una sanità efficiente, capillare e di qualità, dall’altra ci sono sono i governi di qualsiasi orientamento politico, che tagliano sempre di più i fondi stanziati in modo da favorire sempre di più la sanità privata. E’ quello che è capitato all’Ospedale Gemelli a Roma, che convenzionato con strutture private, ha proposto a un paziente (in pericolo di vita) di essere ricoverato in una struttura privata alla modica cifra di 20.000€ a settimana, la motivazione sarebbe stata la carenza di posti letto e di medici del policlinico romano. Quello che è emerso successivamente è che il posto letto in una delle strutture private era stata proposta al paziente prima di aver ricevuto la sua diagnosi che ha scoperto solo dopo di essere in pericolo di vita. Il paziente, rifiutate tutte le proposte a pagamento, gli è stato trovato un posto letto dopo ben 4 giorni e a distanza di un mese è ancora in ospedale. Se avesse accettato la struttura privata avrebbe speso più di 100.000 € fino ad oggi. La sanità pubblica deve tornare ad essere gratuita, capillare e di qualità per tutti i cittadini, non solo per chi ha la possibilità di spendere centinaia di migliaia di Euro accentuando ancora di più il divario tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, che purtroppo esiste già e si allarga sempre di più.


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SANITÀ ALLO SBANDO
20.000 € PER UN POSTO LETTO

La sanità pubblica ormai è allo sbando, adesso per poter essere ricoverati e avere un posto letto, arrivano a chiedere 20.000 a settimana

La situazione in Italia è sempre più drammatica, da una parte ci sono i cittadini che dovrebbero avere il diritto di essere curati da una sanità efficiente, capillare e di qualità, dall’altra ci sono sono i governi di qualsiasi orientamento politico, che tagliano sempre di più i fondi stanziati in modo da favorire sempre di più la sanità privata.

E’ quello che è capitato all’Ospedale Gemelli a Roma, che convenzionato con strutture private, ha proposto a un paziente (in pericolo di vita) di essere ricoverato in una struttura privata alla modica cifra di 20.000€ a settimana, la motivazione sarebbe stata la carenza di posti letto e di medici del policlinico romano.
Quello che è emerso successivamente è che il posto letto in una delle strutture private era stata proposta al paziente prima di aver ricevuto la sua diagnosi che ha scoperto solo dopo di essere in pericolo di vita.

Il paziente, rifiutate tutte le proposte a pagamento, gli è stato trovato un posto letto dopo ben 4 giorni e a distanza di un mese è ancora in ospedale. Se avesse accettato la struttura privata avrebbe speso più di 100.000 € fino ad oggi.

La sanità pubblica deve tornare ad essere gratuita, capillare e di qualità per tutti i cittadini, non solo per chi ha la possibilità di spendere centinaia di migliaia di Euro accentuando ancora di più il divario tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, che purtroppo esiste già e si allarga sempre di più.

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