PIAZZE E LUOGHI DI LAVORO UNITI NELLA LOTTA!

PIAZZE E LUOGHI DI LAVORO UNITI NELLA LOTTA!

La battaglia contro lo strumento coercitivo e inutilmente antiscientifico del #GreenPass, nasce in primis nei luoghi di lavoro.
Le prime battaglie contro questo “specchietto per le allodole” voluto dal governo dei banchieri, nascono quando dopo mesi e mesi in cui milioni di lavoratori sono stati costretti a lavorare senza tutele, senza sicurezza e senza DPI, si decide di punto in bianco che la responsabilità nella gestione pandemica é puramente INDIVIDUALE.
Parte così, il ricatto verso coloro che in tutta la prima fase della pandemia sono stati trattati come OGGETTI intercambiabili, sacrificabili per mantenere stabile ed ininterrotto il flusso di profitto privato.
Nelle prime fasi di questa lotta, abbiamo visto interi settori ed intere situazioni (anche enormi) fermarsi unitariamente per ribadire la contrarietà del #popolo verso un governo ipocrita, che tiene a tutto meno che a tutelare realmente la salute dei cittadini.
Con il passare del tempo, l’asse del conflitto è stata spostata sempre più al di fuori dei luoghi di lavoro (dove realmente si iniziava a tenere sotto scacco il governo) per passare a piazze giuste e piene di grinta…ma troppo spesso generalizzate e disorganizzate e strumentalizzate.
L’efficacia della battaglia contro il GreenPass, come l’efficacia di qualsiasi altra battaglia il cui perno deve essere i rapporti di forza contro un governo corrotto e in malafede, diminuisce man mano che allontana il proprio centro dai posti di lavoro.
Tutto ciò, fa parte di un’operazione studiata ad hoc, anche da determinati personaggi (esempio #Pappalardo e #Salvini) che a voce dicono di stare dalla parte del popolo nella lotta contro il GreenPass, ma che nei fatti lavorano per ridurre queste lotte ad un mero PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO.
Tutto questo, invece di aiutare la gente a comprendere che l’unico modo per far davvero pressione sui nemici del popolo, è quella di partire dall’unità nei luoghi di lavoro.
Le proteste in piazza, sono tanto più efficaci quando sono conseguenza delle proteste che nascono nei luoghi di produzione. Proprio lá, dove si trova il centro del conflitto capitale/lavoro.
PIAZZE e LUOGHI DI LAVORO devono essere uniti contro il ricatto del Green-Pass, senza limitarsi a solo questa rivendicazione.
– Per ribadire una sanità pubblica efficiente, gratuita, garantita e capillare.
– Per combattere contro qualsiasi forma di ricatto nei luoghi di lavoro.
– Per ribaltare il tavolo di questo governo ipocrita.
– Per fare in modo che non ci siano più licenziamenti, delocalizzazioni, tagli in busta paga e meccanismi che penalizzano il mondo del lavoro.
– Contro gli aumenti del costo dell’energia e dei beni di prima necessità.
Bisogna continuare a costruire comitati di #fabbrica, di #quartiere, #studenteschi, tanto all’interno quanto all’esterno dei luoghi di lavoro.
SIAMO LAVORATORI.
Siamo coloro che producono realmente la ricchezza di questo Paese.
Mettiamoci bene in testa che i nostri nemici DIPENDONO DA NOI.

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