Odg su privatizzazioni delle aziende pubbliche partecipate dal comune

Odg su privatizzazioni delle aziende pubbliche partecipate dal comune

Odg su privatizzazioni delle aziende pubbliche partecipate dal comune. (approvato il 18.05.2011)

Il Municipio III Genova – Bassa Val Bisagno, 

 

PRESO ATTO 

delle ultime dichiarazioni dei vertici del comune che annunciano la volontà di cedere ai privati il 40% delle aziende pubbliche da esso partecipate o, in subordine, di cederne la totalità della gestione,

CONSIDERATO

–      che le suddette aziende, erogando sevizi indispensabili ai cittadini e di particolare utilità sociale, rivestono grande importanza strategica per il comune;

–      che alcune di esse attualmente producono utili consistenti per il comune, mentre altre, nonostante la diminuzione del personale e degli investimenti e un sempre più massiccio ricorso alle esternalizzazioni, continuano a mantenere livelli di efficienza ragguardevoli e altissime potenzialità economiche,

CONSIDERATO INOLTRE

–      che le privatizzazioni (come del resto a Genova ci insegna anche l’esperienza di parziale privatizzazione di AMT) comportano sempre aumenti tariffari, diminuzione della qualità dei servizi erogati e calo dell’occupazione

–      che, anche in presenza di cessioni di quote non maggioritarie ai privati, questi ultimi impongono sempre condizionamenti pesanti al punto da prefigurare di fatto tali quote di minoranza come delle vere e proprie “golden share” nelle loro mani;

–      che privatizzando le proprie aziende il comune perde gli strumenti per determinarne l’indirizzo e assicurare il controllo su scelte politiche fondamentali così come previsto dal nostro ordinamento costituzionale e attribuisce così di fatto ai consigli di amministrazione parte significativa delle proprie prerogative e dei propri poteri sottraendoli ai rappresentanti eletti dai cittadini e creando quindi un pericoloso “vulnus” alla nostra democrazia;

–      che attraverso queste politiche di privatizzazioni si rischia di trasformare il comune in una sorta di “bad company”, poiché si cede ciò che produce utili e si mantiene ciò che è in perdita.

RITENENDO COMUNQUE

–      sia inaccettabile risolvere i problemi di bilancio svendendo il patrimonio pubblico,

RILEVA

–      come per l’ennesima volta, anche di fronte ad una scelta di grandissima rilevanza sul piano politico ed economico, si sia seguito un metodo ed un percorso che ha escluso dalla discussione e dai processi decisionali i consigli di Municipio,

ESPRIME

forte contrarietà alla privatizzazione anche parziale delle aziende partecipate dal comune

ED IMPEGNA

la Civica Amministrazione a non procedere su tale strada, bloccando da subito tutte le iniziative fino ad ora assunte in merito ed avviando un confronto serio con i lavoratori interessati e la cittadinanza tutta sulle politiche da intraprendere per il rilancio e lo sviluppo di dette aziende ed il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.

Luca CORSI (Comunisti – Sinistra Popolare)

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