L’Unione Europea prosegue nella sua opera di riscrittura della storia, approvando un provvedimento che equipara i simboli del comunismo, come la Falce e Martello, a quelli nazisti, come la svastica, proprio nell’anno in cui ricorrono gli 80 anni della fine della Seconda Guerra Mondiale.
È impossibile ignorare il ruolo cruciale dell’Unione Sovietica in questa vittoria: un sacrificio immenso di circa 25 milioni di vite umane che ha permesso all’Europa di sopravvivere alla follia nazi-fascista.
La storia, però, non si può riscrivere. La Falce e Martello rimangono simboli eterni dell’emancipazione del proletariato e della lotta per la libertà, ieri come oggi.
Il provvedimento oggi ha una marcata funzione anti-russa, per ostacolare la controinformazione e trascinare tutto il Continente in guerra.
No alla censura europea, no alla guerra della Nato
Viva il Partito Comunista! Fuori dall’Unione Europea, sempre più reazionaria e distante dai bisogni del popolo.