Il neo padrone di GKN: “C’è troppo caro-energia”.
Se questo è il trattamento per i lavoratori delle sue aziende,
CHE FUTURO PER LA GKN?
Succede che per inaugurare al peggio il nuovo anno, ad Anagni e Roccasecca (Frosinone) vengono lasciati a casa in cassa integrazione ben 350 operai. Ecco il “buon anno nuovo” che la cara vecchia classe imprenditoriale italiana, riserva ai lavoratori.
Ad esporsi pubblicamente è Francesco Borgomeo, Presidente del gruppo Saxa e neo proprietario della GKN di Campi Bisenzio (Firenze)
Borgomeo, giustifica le 350 casse integrazioni con l’aumento dei costi dell’energia (luce gas e quant’altro), tenendoci a sottolineare però che l’azienda ha un sacco di ordini e di lavoro.
Le 350 casse integrazioni, lui le definisce manovra per “tamponare il caro energie”. Attingere alla fiscalità generale, ai soldi di tutti per tamponare le sue spese.
Come se gli stessi problemi amplificati per 100 volte, non li abbiano anche gli stessi operai.
Il caro energie, pesando su TUTTI i cittadini, non lo subiscono in primis le famiglie dei lavoratori, che a casa devono pagare le bollette?
Non lo subiamo tutti noi appartenenti alle classi popolari?
L’arroganza della classe padronale, risiede nel giustificare le vergognose azioni gestionali delle proprie imprese private, tirando in ballo i problemi quotidiani che tutti noi viviamo sulle nostre spalle, applicandoli semplicemente al concetto “costi/benefici” dei propri interessi.
Ci chiediamo l’affidabilità di questo padrone riguardo l’acquisizione della GKN, o che non abbia semplicemente fatto una operazione marketing e di speculazione.
Il lavoro, gli operai, gli stessi che producono mezzi e guadagni per i padroni, NON SONO PEDINE su una cartina del Risiko.
I lavoratori non sono la vostra carne da macello.
Sicuramente la cassa integrazione (che nella stragrande maggioranza dei casi è il preludio per il licenziamento) è meglio del licenziamento in tronco.
Ma finché il sistema produttivo italiano sarà gestito da questi personaggi, con queste regole, noi lavoratori saremo sempre costretti a scegliere tra il PEGGIO e il presunto MENO PEGGIO.
La gestione deve essere dei lavoratori. Scegliere come produrre e quanto produrre, al di fuori degli schemi e della gabbia del mercato.
Questa é l’unica vera soluzione, che può essere garantita solo da una società socialista che mette il lavoro collettivo ed il benessere collettivo, davanti a quello del profitto privato di pochi.
SOCIALISMO O BARBARIE.