Basta con la finta Sinistra.

Basta con la finta Sinistra.

Mentre il nostro Presidente del Consiglio-BoyScout riduce l’analisi dei risultati elettorali ad un banale risultato di calcio, il nostro Paese perde, come una vecchia e malandata automobile, i pezzi per strada.

Tre milioni di disoccupati, cinquecentomila lavoratori in cassa integrazione (pagata con i soldi dei contribuenti onesti, cioè i soliti noti), decine di migliaia in mobilità, milioni di precari a cottimo, a ore, a chiamata, al nero, tutti sottopagati, 190.000 esodati, cioè senza stipendio o pensione.

Per non parlare della disoccupazione giovanile che è arrivata al 40%.

Ma non è finita qui.

Corruzione dei politici, degli amministratori e anche dei dipendenti pubblici a tutti i livelli, degli imprenditori e dei liberi professionisti, totale assenza di una cultura del “Pubblico bene e interesse”.

Evasione fiscale da 180 miliardi di euro l’anno, con i proprietari di gioiellerie che in media denunciano 17.000,00 euro l’anno.

Pensioni d’oro accanto a pensioni da fame, privilegi corporativi come nel medio-evo.

Fine della divisione dei poteri nello Stato: il Governo fa quello che dovrebbe fare e non fa il Parlamento, la magistratura fa quello che dovrebbero fare i primi due, interpretando in maniera suggestiva, rileggendo, stravolgendo e aggiungendo pezzi alle leggi in vigore.

Anche se, a ben vedere, è un agitarsi inutile, perché, oramai, abbiamo ceduto gran parte della nostra sovranità a Enti sovranazionali.

Un Paese che va in pezzi e in apnea appena piove per due giorni, per mancanza di prevenzione, manutenzione,  cura, rispetto dell’ambiente e per una corruzione disgustosa.

Le periferie delle più grandi città, e non solo, sono un inferno. Degrado, sporcizia, mancanza di sicurezza, droga, occupazione abusiva di case popolari e problemi legati a un’immigrazione straniera che, non controllata e non programmata, sta portando a forti scontri sociali.

La parte migliore del Paese, la nostra futura classe dirigente, cioè i giovani più studiosi e preparati, fuggono all’estero. L’anno scorso se sono andati in 150.000.

Di fronte a questo scenario da quarto mondo, cosa fa il Governo?

Si vanta di aver dato 80,00 euro al mese a chi ha un reddito annuo inferiore ai 26.000,00 euro.

Incredibile!

La solita mancia erogata a pioggia.

Infatti, basta fare una semplice considerazione: una famiglia con due redditi da 25.000,00 euro percepirĂ  due assegni da 80,00 mentre una famiglia monoreddito da 26.100,00 euro nulla.

E i pensionati a meno di mille euro al mese?

Tutto questo mentre il “giovanotto” fiorentino va a Detroit ad omaggiare il sig. (si fa per dire) Marchionne, che vota in Canada e paga le tasse (sempre si fa per dire) nel Cantone più esclusivo della Confederazione Elvetica.

Lo stesso Marchionne che ha portato la “nostra” FIAT ( a ragione “nostra”, visti i miliardi di lire, dei contribuenti onesti, erogati a pioggia, negli anni cinquanta, sessanta e settanta, alla Casa torinese) fuori dall’Italia e che ha dichiarato pubblicamente che Renzi è Presidente del Consiglio perché l’hanno voluto LORO (cioè il Club BILDERBERG, i cinquecento uomini più potenti della terra).

A questo punto cosa fare?

La sinistra, quella vera,  ha il dovere di aggiornare certe chiavi di lettura socio-politiche e cominciare a parlare dei nuovi fenomeni che sono emersi in una società che in dieci anni è cambiata radicalmente, come mai prima.

Ha il dovere di non vergognarsi delle proprie radici, anzi, deve rivendicarle con orgoglio, perché sono quelle che hanno permesso a noi di sperare in un futuro migliore rispetto a quello dei nostri padri, hanno permesso al nostro Paese di divenire, almeno in gran parte, un Paese civile.

La sinistra, quella vera, deve riconquistare l’egemonia culturale, deve affermare, senza infingimenti, che non esiste un Capitalismo buono.

Il Capitalismo è barbarie: contro gli animali, contro l’ambiente, contro l’Umanità, contro la vita.

Il Capitalismo protegge una sola cosa: il profitto, senza se, senza ma.

Mai, più di oggi, è giusto ripetere quello che diceva Fidel, alla fine dei suoi entusiasmanti discorsi:

 

Socialismo o Morte!

articolo di Franco Costanzi della Direzione Centrale PC

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