LA SVOLTA GREEN DELL’ITALIA E’ TORNARE AL CARBONE La svolta green dell’Italia non esiste, tutto ciò che hanno propagandato negli ultimi anni sono solamente falsità. Dall’inizio delle sanzioni alla Russia fino ad oggi il nostro Paese ha rinunciato volontariamente al gas importato dalla Russia, dovendo attingere le mancanze con altri metodi, tra cui la riattivazione delle centrali a carbone che sono altamente inquinanti. L’ex ministro per la transizione ecologia e ora consigliere per l’energia Cingolani parla di successo, invece che di catastrofe, annunciando che l’Italia ha risparmiato ben 700 milioni di metri cubi di gas negli ultimi cinque mesi. Un risparmio dovuto da una parte all’aumento consistente delle bollette, che ha portato i cittadini a consumare meno durante l’inverno e dall’altra dalla riattivazione delle inquinanti centrali a carbone. Mentre in Unione Europea decretano la fine delle auto a benzina e diesel nel 2035 spacciando il tutto per “svolta green” cosicché solamente i ricchi potranno permettersi di comprarsi un’auto, l’Italia si congratula per aver risparmiato metano andando però ad inquinare molto di più riattivando le vecchie centrali a carbone ormai vecchie e superate.


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LA SVOLTA GREEN DELL’ITALIA E’ TORNARE AL CARBONE

La svolta green dell’Italia non esiste, tutto ciò che hanno propagandato negli ultimi anni sono solamente falsità.
Dall’inizio delle sanzioni alla Russia fino ad oggi il nostro Paese ha rinunciato volontariamente al gas importato dalla Russia, dovendo attingere le mancanze con altri metodi, tra cui la riattivazione delle centrali a carbone che sono altamente inquinanti.

L’ex ministro per la transizione ecologia e ora consigliere per l’energia Cingolani parla di successo, invece che di catastrofe, annunciando che l’Italia ha risparmiato ben 700 milioni di metri cubi di gas negli ultimi cinque mesi. Un risparmio dovuto da una parte all’aumento consistente delle bollette, che ha portato i cittadini a consumare meno durante l’inverno e dall’altra dalla riattivazione delle inquinanti centrali a carbone.

Mentre in Unione Europea decretano la fine delle auto a benzina e diesel nel 2035 spacciando il tutto per “svolta green” cosicché solamente i ricchi potranno permettersi di comprarsi un’auto, l’Italia si congratula per aver risparmiato metano andando però ad inquinare molto di più riattivando le vecchie centrali a carbone ormai vecchie e superate.

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