Per il 70° anniversario della Repubblica Popolare Cinese

Per il 70° anniversario della Repubblica Popolare Cinese

Comunicato del SG del Partito Comunista, Marco Rizzo, in occasione del 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.

Il 31 gennaio 1949 le truppe dell’Esercito Popolare di Liberazione entravano a Pechino e il 1° ottobre dello stesso anno il Presidente Mao Zedong proclamava la fondazione della Repubblica Popolare Cinese.

Il processo rivoluzionario, iniziato nel 1921, che portò alla vittoria delle forze proletarie, guidate dal Partito Comunista Cinese, era stato lungo e durissimo. In questo processo, la lotta per il socialismo e l’emancipazione di enormi masse proletarie, urbane e rurali, era strettamente legata alla lotta per l’unificazione del paese, per la liberazione dall’occupazione giapponese e per l’indipendenza nazionale. Nonostante la Cina fosse allora un paese prevalentemente agricolo, la classe operaia fu in grado di esercitare il proprio ruolo egemonico, sviluppando una salda alleanza con i contadini, numericamente prevalenti ed ergendosi a classe nazionale nel senso gramsciano del termine. Mentre capitalisti e proprietari terrieri, rappresentati dal partito Guomindang e organizzati nel regime di Chang Kaishek, pur di mantenere profitti e proprietà, preferivano combattere l’Esercito rosso piuttosto che l’invasore giapponese, il Partito Comunista era alla testa del proletariato nella lotta per la liberazione, nazionale e sociale, trovandosi a combattere su due fronti contemporaneamente: contro l’esercito nazionalista del Guomindang e contro i giapponesi.

La compattezza del blocco sociale proletario determinò il successo della brillante tattica della guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata, concepita dal Presidente Mao e la vittoria della rivoluzione proletaria.

L’Unione Sovietica, guidata da Stalin, apportò un contributo fondamentale, militare e politico, alla vittoria del Partito Comunista Cinese e alla liberazione. Nel 1945, infatti, dopo la vittoria sul nazifascismo, l’Armata Rossa annientò, nell’arco di una settimana, l’armata giapponese del Kwantung, forte di un milione di uomini, fornendo armi e basi d’appoggio all’Esercito di Liberazione Popolare, un aiuto materiale e logistico che si rivelò determinante.

La nascita della Repubblica Popolare Cinese fu salutata dai comunisti e dai proletari di tutto il mondo come un evento di portata storica: immense masse si liberavano dall’oppressione imperialista e dallo sfruttamento capitalistico per imboccare la via della costruzione del socialismo e della liberazione da un’arretratezza secolare. Lungo questo cammino vi sono stati successi e sconfitte, errori e deviazioni, che meritano analisi più approfondite, ma questo non offusca la grandezza e il significato di quell’evento fondativo che oggi abbiamo voluto ricordare.

Condividi !

Shares
Istruzioni di voto per gli italiani all’estero.

Istruzioni di voto per gli italiani all’estero.

I cittadini italiani residenti all’estero possono votare il Partito Comunista. Poiché tuttavia ci sono differenze rispetto al voto per le elezioni politiche, vi invitiamo a consultare questo decalogo con alcune raccomandazioni:

1)    Per gli iscritti AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) in un paese dell’Unione Europea

Se siete iscritti AIRE e non avete espresso l’opzione di voto per le liste del paese in cui risiedete, allora avete diritto di votare per le liste italiane e potrete votare il Partito Comunista, in due diverse modalità:

a)     votare nel paese di residenza

In ciascuno dei paesi dell’UE saranno allestiti seggi: bisogna andare fisicamente a votare, non è previsto in questo caso il voto postale.

Il voto non si svolgerà lo stesso giorno rispetto all’Italia, ma sarà possibile votare il 24 e il 25 Maggio, con orari variabili a seconda della località e limitati a parte delle due giornate.

Riceverete a casa un certificato elettorale con date, orari e luogo del voto. Se non lo avete ricevuto informatevi a partire dal 21 Maggio in Consolato e richiedetelo. Sarà necessario portare il certificato al momento del voto.

A differenza delle politiche non esiste una circoscrizione estero, Ciascuno di voi sarà chiamato a esprimere il voto sulla base delle liste della Circoscrizione del vostro comune italiano di iscrizione AIRE. Le liste circoscrizionali sono 5 e così ripartite:

–       Italia nord occidentale (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia)

–       Italia nord orientale (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna)

–       Italia centrale (Toscana, Marche, Umbria, Lazio)

–       Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)

–       Italia insulare (Sicilia, Sardegna)

b)    votare in Italia

In questo caso occorre presentare richiesta, entro il giorno precedente le elezioni in Italia, al Comune italiano nelle cui liste elettorali si è iscritti, ma consigliamo  di presentare la richiesta con maggiore anticipo per evitare problemi amministrativi. In tal caso è necessario portare il certificato elettorale ricevuto per votare all’estero .

ATTENZIONE!  Queste opzioni si escludono a vicenda. Nessuno può votare più di una volta, nemmeno avendo la doppia cittadinanza. Votare due volte è reato penale.

2)    Per i residenti in un paese che non fa parte dell’Unione Europea

Se risiedete in un paese che non fa parte dell’UE potete votare solo tornando in Italia nel Comune di iscrizione elettorale. Questo vale indipendentemente dall’iscrizione all’AIRE .

Esistono alcune agevolazioni di viaggio per gli elettori, ma valgono per la maggior parte sul territorio nazionale. Si consiglia di informarsi e verificare, ad esempio Trenitalia ne prevede alcune.

Italiani non iscritti all’AIRE e temporaneamente in un paese dell’Unione Europea

Se non siete iscritti AIRE ma vi trovate temporaneamente all’estero per motivi di studio o di lavoro potete votare nel paese di residenza temporanea solo se avete espresso questa opzione entro il 7 Marzo. In questo caso le modalità sono le stesse degli iscritti AIRE.

Se non avete esercitato in tempo questa opzione potrete votare soltanto presentandovi al seggio in Italia nel Comune nelle cui liste elettorali siete iscritti con le modalità normali e col certificato elettorale italiano.

Per maggiori informazioni consultate il sito del Ministero e la brochure riassuntiva.

Condividi !

Shares
C’è solo una cosa da dire sul suo settantesimo anniversario: la NATO deve essere distrutta!

C’è solo una cosa da dire sul suo settantesimo anniversario: la NATO deve essere distrutta!

La NATO fu fondata settant’anni fa, nel 1949, per bloccare l’influenza ideologica e politica del socialismo e dell’Unione Sovietica, che era notevolmente aumentata dopo la Seconda Guerra mondiale, così come la sua potenza militare. A partire dalla sua fondazione, la NATO è divenuta uno dei quartier generali dell’anti-comunismo e un’alleanza imperialista mirante a fermare l’ascesa della classe operaia. Le loro politiche di guerra di implacabili aggressioni militari minacciavano di attacchi militari diretti, compresi quelli nucleari, contro i paesi che stavano costruendo il socialismo. A ciò fu risposto nel maggio 1955 con la firma del Trattato di Amicizia, Cooperazione e Mutua Assistenza a Varsavia.

La NATO era responsabile di criminali attacchi contro i comunisti nei suoi stati membri ed era il centro delle organizzazioni di contro-guerriglia. Era uno strumento che facilitava gli obiettivi espansionistici dell’imperialismo, attraverso la manipolazione e la restaurazione politica di altri paesi secondo gli interessi di coloro che erano in cima alla gerarchia e creando spazio politico per le idee controrivoluzionarie.

Un altro risultato disastroso della sua creazione fu la corsa agli armamenti, che da un lato creò un nuovo grande mercato per l’accumulazione di capitale per i monopoli e, d’altro lato, significò un duro colpo al socialismo da parte del capitalismo, poiché fu costretto a stanziare grandi risorse che avrebbero potuto migliorare più rapidamente le condizioni di vita della classe operaia e dei lavoratori.

L’imperialismo sta intensificando le sue aggressioni in Ucraina, nei Balcani, in Medio Oriente, in Asia, in America Latina e in tutto il mondo. Gli Stati Uniti usano l’adesione alla NATO come strumento per allineare paesi come il Brasile e la Colombia, dove i suoi collaboratori sono al potere, nelle sue politiche, ristabilendo la propria egemonia in America Latina. D’altra parte, la NATO favorisce l’incitamento al nazionalismo come mezzo per aumentare lo sfruttamento del popolo dei Balcani. Inoltre, vengono intraprese iniziative in Medio Oriente al fine di creare un blocco di Stati arabi contro l’Iran, creando uno sfaldamento che è al servizio del capitale.

La risoluzione per aumentare le “spese di difesa”, approvata nell’ultimo vertice della NATO, è una chiara imposizione a tutti gli stati membri di aumentare il budget per le loro macchine da guerra attraverso tagli di bilancio ai primari bisogni popolari. La NATO sta mettendo il futuro dell’umanità in grave pericolo accelerando la corsa agli armamenti nucleari.

D’altra parte, la crisi del sistema capitalista-imperialista si fa più profonda e la manifestazione di questa crisi può essere vista nell’indebolimento delle alleanze imperialiste, nelle proprie mire perseguite dagli stati imperialisti in Europa e nel deterioramento della capacità di persuasione del capitalismo sulle persone. L’accordo PESCO firmato dagli Stati membri dell’UE per creare la propria macchina da guerra sotto la maschera di “sicurezza e difesa” e il frequente riferimento a un esercito europeo è una manifestazione di questa crisi. Tuttavia, l’alternativa alla NATO non può essere un’altra alleanza militare capitalista, un altro “polo” o “salvatore” di carattere capitalista, né in Europa, né in altre regioni. L’unica via per la pace contro l’aggressione crescente del capitalismo è il socialismo, la fratellanza delle classi lavoratrici.

La NATO è un’organizzazione di guerra attiva da settant’anni. L’elenco criminale di questi settant’anni è pieno di bugie, estorsioni, omicidi e massacri. C’è solo una cosa da dire nel suo settantesimo anniversario: la NATO deve essere distrutta! L’umanità deve eliminare l’arci-nemico della pace e della sicurezza nel mondo, l’imperialismo e le sue organizzazioni come la NATO, il PESCO e l’UE. Per questo motivo, la lotta contro l’organizzazione controrivoluzionaria della NATO non può mai mancare dall’agenda dei comunisti. Noi, come membri dei partiti comunisti e operai dell’Iniziativa Comunista Europea, continueremo a lottare per chiudere tutte le basi militari della NATO, buttare fuori la NATO e tutti i suoi affiliati dai nostri paesi e aree geografiche. Continueremo a lottare insieme per distruggere questa organizzazione criminale prima che causi ancora danni. Continueremo ad organizzarci per la vittoria del socialismo-comunismo.

Abbasso l’imperialismo!

Lunga vita al socialismo!

Il Segretariato dell’ICE

Condividi !

Shares
Dichiarazione della Iniziativa Comunista Europea di solidarietà con i popoli dell’ex Repubblica federale di Jugoslavia in occasione del 20° anniversario dell’aggressione della NATO contro la RFJ

Dichiarazione della Iniziativa Comunista Europea di solidarietà con i popoli dell’ex Repubblica federale di Jugoslavia in occasione del 20° anniversario dell’aggressione della NATO contro la RFJ

Sono passati vent’anni dall’inizio dell’aggressione della NATO contro la Repubblica Federale di Jugoslavia, quando nei 78 giorni di bombardamenti vennero uccisi almeno 2.500 civili e feriti oltre 12.500 persone;  furono causati oltre 100 miliardi di dollari di danni; l’ambiente fu contaminato con l’uranio impoverito e con altre armi non convenzionali e proibite; proprietà civili e infrastrutture furono distrutte. Donne, bambini, anziani, madri con i loro neonati, pazienti in ospedale, colonne di profughi, contadini, passeggeri su autobus e treni, lavoratori in fabbriche e uffici, giornalisti … furono tutti vittime innocenti del terrore della NATO. Fino ad oggi, nessuno è stato ritenuto responsabile o perseguito per questi gravi crimini, ma l’imperialismo USA-NATO e UE sono da accusare.

Tra il 24 marzo e l’11 giugno 1999, la Repubblica Federale di Jugoslavia e i suoi abitanti affrontarono lo spietato attacco della più grande alleanza militare del mondo. È difficile confrontare la potenza militare utilizzata, a causa della assoluta sproporzione qualitativa e quantitativa della forza utilizzata.

L’aggressione della NATO alla RFJ fu un attacco imperialista. L’esperienza storica ci insegna che la classe borghese e le alleanze imperialiste utilizzano le questioni esistenti delle minoranze e/o ne creano di inesistenti per dividere i popoli al fine di imporre la politica del “divide et impera”.

L’offensiva della NATO ha violato ogni concetto di diritto internazionale che gli imperialisti usano come pretesto secondo i propri interessi, dal momento che usano i diritti umani per intervenire contro i popoli.

La guerra intrapresa dalla NATO in nome della difesa dei diritti umani si è conclusa con crimini di guerra e civili uccisi.

La Jugoslavia servì come laboratorio sperimentale per i successivi interventi in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria.

La fondazione dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) il 4 aprile 1949, in cooperazione tra gli Stati Uniti e i paesi capitalisti europei, ha creato il braccio armato dell’imperialismo per la difesa del sistema di sfruttamento e la prevenzione dei cambiamenti rivoluzionari in Europa, al fine di attaccare l’Unione Sovietica e gli altri paesi socialisti dell’Europa orientale.

Sin dal suo inizio, la NATO è stata un potente blocco politico e militare aggressivo e un bastione della guerra fredda, ha promosso una massiccia espansione degli armamenti nucleari e convenzionali e rimane responsabile dell’accumulo di incredibili arsenali di armi da guerra e distruzione di massa.

Nonostante la controrivoluzione che ha visto la fine dell’Unione Sovietica e la dissoluzione del Patto di Varsavia (fondata nel 1954 in risposta all’aggressione della NATO), la NATO, invece di dissolversi, ha aumentato la propria forza e portata.

I partiti dell’Iniziativa Comunista Europea devono rafforzare la lotta contro le guerre imperialiste, la NATO e tutte le alleanze imperialiste.

Rafforziamo la lotta contro le guerre imperialiste, la NATO e tutte le alleanze imperialiste!

Mettiamo fine al sistema di sfruttamento che alimenta guerre, crisi, rifugiati, sfruttamento!

Viva il socialismo!

23/03/2019

Segreteria della Iniziativa Comunista Europea

Condividi !

Shares
Denunciamo l’intervento imperialista in Venezuela. Solidarietà con il popolo del Venezuela!

Denunciamo l’intervento imperialista in Venezuela. Solidarietà con il popolo del Venezuela!

Noi, Partiti Comunisti e Operai di tutto il mondo, denunciamo con decisione i piani imperialisti, le tattiche minatorie e le minacce scatenate dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e i loro governi alleati in America Latina, per rovesciare il presidente legittimamente eletto del Venezuela, Nicolás Maduro, sottomettere il popolo del paese ai loro interessi imperialistici e saccheggiare le risorse e ricchezza del paese.

Dopo il fallimento della provocazione orchestrata dagli Stati Uniti con la marionetta degli imperialisti Guaidó, il 23 febbraio alla frontiera con la Colombia, con il pretesto degli “aiuti umanitari”, vengono promossi nuovi scenari per un colpo di stato e l’attacco militare imperialista, mentre allo stesso tempo continuano gli sforzi per organizzare nuove provocazioni che daranno un pretesto per l’escalation dell’intervento.

Condanniamo fermamente qualsiasi scenario di colpo di stato e di intervento militare imperialista degli Stati Uniti e i suoi alleati!

Dichiariamo in modo deciso che contro di loro troveranno non solo il popolo del Venezuela, ma anche i Partiti Comunisti e Operai, il movimento operaio e popolare di tutto il mondo.

Condanniamo con veemenza le dichiarazioni del Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Bolton, secondo cui il governo degli Stati Uniti segue la dottrina Monroe che considera l’intera America Latina come una loro esclusiva zona d’interesse.

L’America Latina appartiene ai suoi popoli!

 Fedeli ai principi dell’internazionalismo proletario, esprimiamo la nostra solidarietà con il popolo venezuelano, che è l’unico responsabile degli affari interni del suo paese.

Esprimiamo la nostra solidarietà con il Partito Comunista del Venezuela, alla Gioventù Comunista del Venezuela e alle altre forze antimperialiste Venezuelane che lottano in difficili condizioni per difendere gli interessi del popolo.

Abbasso l’imperialismo!

I popoli vinceranno! 

  1. Partito Comunista d’Albania
  2. Partito Algerino per la Democrazia e il Socialismo
  3. Partito del Lavoro d’Austria
  4. Partito Comunista Bangladesh
  5. Partito Comunista Brasiliano
  6. Partito Comunista di Gran Bretagna
  7. Nuovo Partito Comunista di Gran Bretagna
  8. Partito Comunista del Canada
  9. Partito Comunista di Boemia & Moravia
  10. AKEL, Cipro
  11. Partito Comunista in Danimarca
  12. Forza della Rivoluzione, Repubblica Dominicana
  13. Partito Comunista Tedesco
  14. Partito Comunista di Grecia
  15. Partito dei Lavoratori Ungherese
  16. Partito Comunista d’India
  17. Partito Tudeh d’Iran
  18. Partito Comunista d’Irlanda
  19. Partito Comunista, Italia
  20. Partito Comunista Giordano
  21. Movimento Socialista del Kazakhstan
  22. Partito Comunista Libanese
  23. Partito Socialista (Lituania)
  24. Partito Comunista di Malta
  25. Partito Comunista del Messico
  26. Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi
  27. Partito Comunista del Pakistan
  28. Partito Comunista Palestinese
  29. Partito Popolare Palestinese
  30. Partito Comunista Paraguayano
  31. Partito Comunista Peruviano
  32. Partito Comunista Filippino [PKP 1930]
  33. Partito Comunista Portoghese
  34. Partito Comunista della Federazione Russa
  35. Unione dei Partiti Comunisti – CPSU
  36. Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna
  37. Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia
  38. Partito Comunista dello Swaziland
  39. Partito Comunista di Turchia
  40. Partito Comunista d’Ucraina
  41. Unione dei Comunisti d’Ucraina

 

Condividi !

Shares
RIZZO (PC): «SOLIDALI CON MADURO. GOVERNO ITALIANO NON RICONOSCA I GOLPISTI»

RIZZO (PC): «SOLIDALI CON MADURO. GOVERNO ITALIANO NON RICONOSCA I GOLPISTI»

«Esprimo a nome del Partito Comunista la piena solidarietà al presidente Maduro contro il tentativo di golpe appoggiato apertamente dagli USA. Una criminale ingerenza imperialista, il cui scopo è sovvertire un governo che ha l’appoggio dei lavoratori e delle classi popolari venezuelane» Così Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista. «Ci auguriamo che l’Italia non ceda alle pressioni di Trump e che il governo non dia alcun riconoscimento e legittimazione al golpista Guaidò. I comunisti – conclude Rizzo – sono pronti alla mobilitazione in difesa del diritto del popolo venezuelano alla propria autodeterminazione contro ogni ingerenza imperialista»

Condividi !

Shares
VENEZUELA. CRIMINALE SOSTEGNO USA A GOLPE, SOSTENIAMO PRESIDENTE MADURO

VENEZUELA. CRIMINALE SOSTEGNO USA A GOLPE, SOSTENIAMO PRESIDENTE MADURO

Il Partito Comunista (PC) e il Fronte della Gioventù Comunista (FGC) condannano il tentativo di colpo di Stato in Venezuela e la scelta del governo USA di Donald Trump di riconoscere come presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela il leader dell’opposizione Juan Guaidó, presidente dell’Assemblea Nazionale che oggi si è autoproclamato a capo del Governo.
I fatti delle ultime ore rappresentano l’ultimo tentativo in ordine di tempo delle forze reazionarie, dei monopoli internazionali e della grande borghesia Venezuela, rappresentati politicamente dai gruppi della cosiddetta opposizione, di impadronirsi del potere politico dopo aver perso nuovamente le elezioni presidenziali.
L’ingerenza del governo USA, che con sorprendente rapidità annuncia il sostegno ufficiale a quello che è a tutti gli effetti un tentativo di golpe, è un atto criminale ingiustificabile, che testimonia come ciò che accade oggi sia stato pianificato da tempo. Altrettanto inaccettabile è l’invito ai governi di altri paesi di sostenere l’autoproclamato nuovo presidente.
In queste ore, i comunisti sono al fianco del popolo venezuelano e del suo diritto all’autodeterminazione. Siamo pronti a mobilitarci per sostenere le forze progressiste, i lavoratori e il popolo venezuelano nella legittima lotta per la difesa del processo bolivariano e delle sue conquiste, contro ogni ingerenza imperialista.

Condividi !

Shares
RIZZO (PC): «ACCUSE ALLA FRANCIA VERE, MA PAROLE DI DI MAIO COLPEVOLMENTE PARZIALI»

RIZZO (PC): «ACCUSE ALLA FRANCIA VERE, MA PAROLE DI DI MAIO COLPEVOLMENTE PARZIALI»

«Da comunisti abbiamo sempre denunciato le politiche imperialiste e neocolonialiste dei paesi europei, Francia in testa, additandole come prime responsabili del terribile esodo migratorio. Solo il PD può pensare ancora una volta di difendere l’indifendibile, facendo blocco con la Commissione europea» Così Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista. «Quanto detto da Di Maio è innegabile, però le sue dichiarazioni sono colpevolmente parziali, e omettono di andare alla radice della questione. La critica alla Francia è giusta e sacrosanta, ma lo stesso deve essere fatto della politica imperialista statunitense, e anche di quella italiana. Anche il nostro paese è colpevole, quando difende gli interessi dell’Eni e delle grandi società italiane che spesso si sono macchiate delle peggiori nefandezze in Africa. Se non si fa questo, il rischio è di fare semplice nazionalismo, finendo per farsi portabandiera degli interessi di una parte dei monopoli nella spartizione africana. Le cause dell’immigrazione – conclude Rizzo – sono da ricercarsi nel sistema capitalistico, che ogni giorno impone la rapina delle risorse dei popoli e della ricchezza prodotta dai lavoratori per consegnarla nelle mani di un pugno di persone ricchissime. L’imperialismo è il vero responsabile della crisi dell’immigrazione. Bisogna rovesciare un sistema dove pochi supermiliardari hanno la stessa ricchezza di 3,8 miliardi di persone ridotte alla fame, non è sufficiente criticare un solo Paese. E questo i cinque stelle hanno dimostrato definitivamente con i fatti di non volerlo fare».

Condividi !

Shares
Messaggio per il 60° anniversario della Rivoluzione Cubana

Messaggio per il 60° anniversario della Rivoluzione Cubana

All’attenzione dei compagni:  

Raúl Castro Ruz

Primo Segretario

del Partito Comunista di Cuba

 

Miguel Díaz-Canel Bermúdez

Presidente del Consiglio di Stato

e del Consiglio dei Ministri

della Repubblica di Cuba

 

José Carlos Rodríguez Ruiz

Ambasciatore della Repubblica di Cuba

presso la Repubblica Italiana

 

Mauricio Martínez Duque,

Primo Segretario Politico

dell’Ambasciata di Cuba in Italia

 

Cari compagni,

 a nome del Comitato Centrale e di tutti i militanti del Partito Comunista vi porgo i miei più sinceri e rivoluzionari auguri per il sessantesimo anniversario della vittoria della vostra Rivoluzione, riaffermando la piena solidarietà alla causa di Cuba Socialista.

In questi anni la resistenza cubana è stata per i comunisti di tutto il mondo fonte di orgoglio e elemento insostituibile di rafforzamento delle lotte. È stata la dimostrazione materiale della possibilità del socialismo, anche nelle condizioni più dure e difficili, di costruire un sistema sociale che assicura i diritti fondamentali dei lavoratori e delle classi popolari. La resistenza cubana agli eventi controrivoluzionari avvenuti in URSS e nei paesi del blocco socialista dell’Europa orientale ha contribuito a mantenere aperta la via per il socialismo e costituito un baluardo insostituibile nella lotta antimperialista, nel continente lationamericano e in tutto il mondo.

Compagni, la situazione dei paesi dell’Unione Europea e dell’Italia in modo particolare, sembra volgere verso una forte involuzione reazionaria, che si respira anche nel vostro continente. La crisi del sistema capitalistico ha acuito le disuguaglianze, concentrando le ricchezze nelle mani di pochi grandi gruppi monopolistici, e cancellando sistematicamente le conquiste del movimento operaio e delle lotte sociali del secolo scorso. Oggi che il capitalismo mostra la sua faccia più criminale, la forza delle organizzazioni comuniste è ancora troppo debole. Siamo convinti che la prima forma di solidarietà con Cuba sia il rafforzamento della lotta nel nostro Paese e nel continente europeo, per la comune causa del socialismo e della lotta all’imperialismo.

L’ondata reazionaria si volge anche contro Cuba e le esperienze progressiste dell’America Latina, come dimostra la vittoria di Trump negli USA e di Bolsonaro in Brasile. Il Partito Comunista, in questo momento complesso, riafferma la propria volontà di lottare al fianco di Cuba per la fine del criminale bloqueo imposto dagli USA, e per contrastare ogni forma di ingerenza, anche pacifica e sotto altre forme, che l’imperialismo può utilizzare per perseguire l’obiettivo del rovesciamento del sistema socialista a Cuba.

Crediamo che il rafforzamento delle relazioni tra i comunisti di tutto il mondo sia elemento necessario in questa fase e per questo ci impegniamo a rafforzare la nostra cooperazione con il Vs. Partito e con l’Ambasciata cubana in Italia.

Siamo e saremo sempre al fianco di Cuba socialista, convinti che il socialismo sia il futuro dell’umanità, che solo il socialismo possa mettere fine alla barbarie a cui assistiamo quotidianamente, all’ineguale sviluppo delle nazioni del mondo, alla diseguaglianza e all’oppressione delle classi popolari. Le recenti dichiarazioni sul carattere irreversibile del socialismo a Cuba hanno chiarito ancora una volta la fermezza, la solidità e continuità tra le generazioni degli ideali della Rivoluzione Cubana.

Sappiate che in Italia potrete sempre contare su sinceri compagni di lotta, che non vi lasceranno soli e che sosterranno sempre gli ideali rivoluzionari del socialismo, fino alla vittoria definitiva.

Roma, 14 gennaio 2019

f.to Marco Rizzo

Segretario generale del Partito Comunista

Condividi !

Shares
Appello del 20° Incontro internazionale dei partiti comunisti e operai 

Appello del 20° Incontro internazionale dei partiti comunisti e operai 

Il 20° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IMCWP) si è svolto dal 23 al 25 novembre 2018 ad Atene, ospitato dal KKE, che celebra i suoi 100 anni di storia.

All’incontro, dal titolo “La classe lavoratrice contemporanea e le sue alleanze. I compiti dell’avanguardia politica – i partiti comunisti e operai – nella lotta contro lo sfruttamento e le guerre imperialiste, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per la pace, per il socialismo“, hanno partecipato 90 partiti comunisti e operai di 73 paesi, rappresentativi di tutti i continenti.

I delegati dei partiti hanno esaminato gli sviluppi a livello internazionale, regionale e nazionale, hanno scambiato opinioni sull’esperienza acquisita dalla lotta dei partiti comunisti e operai nei rispettivi paesi, le azioni comuni e convergenti sviluppate nel periodo precedente, le lotte di classe nei loro paesi per promuovere l’alleanza della classe operaia con altri strati popolari e antimonopolistici. Hanno discusso sui compiti per il rafforzamento della lotta dei comunisti, lo sviluppo delle lotte della classe operaia e degli altri strati popolari per i diritti dei lavoratori, dei popoli, della gioventù, in conflitto con i monopoli, il potere del capitale, lo sfruttamento e l’oppressione capitalista.

I contributi dei partiti comunisti e operai hanno messo in evidenza la natura sfruttatrice, predatoria e disumana del capitalismo. È stato osservato che sul terreno della crisi e dello sviluppo capitalistico si acuiscono in tutti gli aspetti le contraddizioni e la competizione di stati e alleanze capitaliste; che avanza il processo di riordinamento di forze a livello internazionale. Gli interventi imperialisti, i blocchi e le ingerenze continuano. Ci sono ancora guerre in corso, come in Siria, Yemen, Libia e Azerbaijan. La guerra fratricida in Ucraina continua sotto la responsabilità del regime antipopolare di Kiev. Gli armamenti militari e i preparativi di guerra stanno aumentando.

I partiti comunisti e operai salutano le lotte degli operai e dei popoli di tutto il mondo contro l’offensiva imperialista, contro l’occupazione, contro ogni minaccia ai diritti sovrani e all’indipendenza nazionale, per la pace, la difesa e l’espansione dei diritti sociali e democratici. L’esperienza acquisita in molti paesi nelle lotte contro i piani imperialisti e la linea politica degli USA, della NATO, dell’UE e dei loro alleati è preziosa.

L’acuirsi delle contraddizioni comporta il pericolo di nuove guerre imperialiste, per il controllo delle fonti di ricchezza, dei mercati e dei gasdotti energetici; questo rischio pone compiti importanti per il movimento operaio e i comunisti per il rafforzamento di un’ampia lotta antimperialista per la pace e il disarmo, l’intensificazione della lotta contro la linea politica dei governi borghesi al servizio della redditività del grande capitale, l’aggressione imperialista e la guerra.

Questi sviluppi evidenziano che la lotta per la pace, il disarmo, il rispetto della sovranità popolare, la soluzione dei problemi del popolo e la soddisfazione dei bisogni popolari, è indissolubilmente vincolata alla lotta per il rovesciamento della barbarie capitalista, per il socialismo.

I partiti comunisti e operai hanno apprezzato positivamente le iniziative prese nel 2017, in occasione del 100° anniversario della Rivoluzione Socialista d’Ottobre e nel 2018 per il 200° anniversario della nascita di Karl Marx, contribuendo alla difesa del contributo dell’Unione Sovietica, del socialismo, che è l’unica strada per abbattere lo sfruttamento capitalistico.

Hanno riaffermato la loro solidarietà internazionalista con i popoli siriano, palestinese cipriota; con i popoli del Libano, del Sudan, di Cuba socialista, del Venezuela, del Brasile, dell’Iran, con tutti i popoli che affrontano le minacce e gli attacchi imperialisti. Hanno condannato l’anticomunismo e l’attacco ai diritti e libertà democratiche e hanno espresso il totale appoggio ai comunisti perseguitati in Polonia, Ucraina, Sudan, Kazakistan, Pakistan e ai comunisti che affrontano persecuzioni legali e politiche in Russia, Transnistria e altrove.

È stato osservato che nel 2019 ci sono diversi anniversari importanti come il centenario della fondazione dell’Internazionale Comunista, i 70 anni della Rivoluzione Cinese e i 60 anni della Rivoluzione Cubana. È importante utilizzare questi anniversari per rafforzare l’internazionalismo proletario; difendere la storia e il contributo del movimento comunista, per le conquiste popolari, nella lotta per il progresso, l’emancipazione sociale dei lavoratori e dei popoli, contro la falsificazione e la distorsione della verità storica e l’identificazione del comunismo con le atrocità fasciste.

I partiti comunisti e operai hanno espresso solidarietà ai rifugiati e immigrati. Hanno condannato il razzismo, le pericolose forze fasciste, di estrema destra che nascono dal sistema di sfruttamento e sono dirette contro i popoli.

Durante il 20° IMCWP, sono state emesse una serie di dichiarazioni di solidarietà con la lotta dei popoli in molte parti del mondo.

I partiti comunisti e operai chiedono lo sviluppo di azioni comuni e convergenti nel prossimo periodo sui seguenti assi principali:

Contro la guerra imperialista, gli interventi e la militarizzazione.

Azioni contro la NATO – che compie il suo 70° anniversario il 4 aprile 2019 – e l’Unione europea, che si militarizzata ulteriormente con la PESCO [Cooperazione strutturata permanente europea in materia di difesa, NdT] e altri meccanismi. Contro le armi nucleari e le basi militari straniere, in occasione dell’anniversario dell’olocausto nucleare a Hiroshima – Nagasaki (6 e 9 agosto) e degli 80 anni dall’inizio della seconda guerra mondiale (1° settembre).

Per la difesa della storia del movimento comunista e dei valori dell’internazionalismo proletario.

Vari eventi per il 100° anniversario dell’Internazionale Comunista (il 2 marzo), azioni contro l’anticomunismo, le persecuzioni e i divieti per i partiti comunisti e operai. Utilizzare il 102° anniversario della Rivoluzione Socialista d’Ottobre per evidenziare le conquiste del socialismo e approfondire il dibattito teorico e l’azione pratica contro il capitalismo e la sua natura sfruttatrice, oppressiva, aggressiva, predatoria e disumana.

Per rafforzare la solidarietà internazionalista coi popoli in lotta, che affrontano l’occupazione, le minacce e gli interventi imperialisti.

Rafforzare la solidarietà e lotta internazionalista chiedendo la fine del blocco degli USA contro Cuba e gli interventi e le minacce contro il Venezuela bolivariano. Sostenere il diritto del popolo palestinese alla fine dell’occupazione e all’autodeterminazione stabilendo uno stato nazionale e indipendente palestinese, con la sua capitale a Gerusalemme Est, in applicazione delle relative risoluzioni delle Nazioni Unite, appoggiando la resistenza del popolo palestinese e condannando la criminale politica di Israele. Denunciare gli interventi imperialisti nella Penisola Coreana e solidarietà con il popolo coreano per una riunificazione indipendente e pacifica. Solidarietà con i rifugiati e con tutti i popoli che affrontano l’occupazione, l’intervento e i blocchi dell’imperialismo.

Solidarietà di classe a tutto tondo con le lotte dei lavoratori per i diritti lavorativi, sociali e sindacali, contro l’offensiva capitalista.

Sviluppare azioni militanti nei luoghi di lavoro, in particolare nella Giornata internazionale dei lavoratori del 1° maggio, evidenziando il ruolo di avanguardia dei comunisti.

Per i diritti e l’emancipazione delle donne.

Sviluppare azioni di lotta l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, per difendere i diritti delle donne e la loro piena eguaglianza nel lavoro e nella vita.

Lotta per le libertà politiche e sindacali, per i diritti democratici contro le forze fasciste, i regimi reazionari, il razzismo e la xenofobia, il fanatismo religioso e l’oppressione sociale.

Sviluppo di azioni militanti nel Giorno della Vittoria dei Popoli sul nazifascismo.

Sviluppo di azioni per la protezione dell’ambiente.

I partecipanti hanno ringraziato il Partito Comunista di Grecia (KKE) per aver ospitato con successo questo incontro. 

Lista dei partecipanti

Condividi !

Shares
Il PC al XX Incontro internazionale dei Partiti Comunisti

Il PC al XX Incontro internazionale dei Partiti Comunisti

Una delegazione del Partito Comunista parteciperà in questi giorni al XX Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai organizzato nell’ambito della rete Solidnet. L’incontro si terrà ad Atene, in contemporanea con le manifestazioni per il centenario dalla nascita del KKE. Tema dell’incontro è: «La classe lavoratrice contemporanea e le sue alleanze. I compiti dell’avanguardia politica – i partiti comunisti e operai – nella lotta contro lo sfruttamento e le guerre imperialiste, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per la pace, per il socialismo “. All’icontro parteciperanno 91 partiti comunisti provenienti da 73 paesi di tutto il mondo.

Il rafforzamento di momenti di confronto e discussione dei partiti comunisti a livello internazionale rappresenta un passo in avanti nella direzione di un maggior coordinamento e unità della lotta politica nei rispettivi paesi. Il Partito Comunista è convinto sostenitore di questa necessità, insieme al necessario rafforzamento delle posizioni marxiste-leniniste a livello internazionale.

Condividi !

Shares