Mentre l’Italia continua a voltare le spalle a Cuba, i cubani salvano ancora una volta la nostra sanità. A pochi giorni dalla fine dell’anno, ancora una volta l’Italia ha dovuto ricorrere al sostegno dei medici cubani per sopperire alle mancanze del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Nello specifico in Calabria, dove da mesi il sistema è al collasso ed il presidente di regione Roberto Occhiuto, non ha potuto far altro che accogliere l’aiuto internazionalista di Cuba. Quella stessa Cuba che da decenni deve fare i conti con il vergognoso embargo economico propugnato dagli Stati Uniti d’America e che tutti i suoi alleati continuano a sostenere dai banchi dell’ONU, tra questi tristemente continua ad esserci indiscriminatamente l’Italia. Non è bastato il supporto al nostro paese durante la crisi sanitaria del 2020, non bastano i medici cubani arrivati in soccorso della Calabria per sostenere cioè che sarebbe giusto: L’eliminazione dell’embargo. Però nonostante tutto, un piccolo stato di 11 milioni di abitanti continua senza sosta ad aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno nel mondo, con vero spirito internazionalista, senza mai dimenticare il diritto fondamentale della Salute e delle miglior cure possibili da garantire ai suoi cittadini.


from Partito Comunista https://ift.tt/L67GtUC

Mentre l’Italia continua a voltare le spalle a Cuba, i cubani salvano ancora una volta la nostra sanità.

A pochi giorni dalla fine dell’anno, ancora una volta l’Italia ha dovuto ricorrere al sostegno dei medici cubani per sopperire alle mancanze del nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Nello specifico in Calabria, dove da mesi il sistema è al collasso ed il presidente di regione Roberto Occhiuto, non ha potuto far altro che accogliere l’aiuto internazionalista di Cuba. Quella stessa Cuba che da decenni deve fare i conti con il vergognoso embargo economico propugnato dagli Stati Uniti d’America e che tutti i suoi alleati continuano a sostenere dai banchi dell’ONU, tra questi tristemente continua ad esserci indiscriminatamente l’Italia.

Non è bastato il supporto al nostro paese durante la crisi sanitaria del 2020, non bastano i medici cubani arrivati in soccorso della Calabria per sostenere cioè che sarebbe giusto: L’eliminazione dell’embargo. Però nonostante tutto, un piccolo stato di 11 milioni di abitanti continua senza sosta ad aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno nel mondo, con vero spirito internazionalista, senza mai dimenticare il diritto fondamentale della Salute e delle miglior cure possibili da garantire ai suoi cittadini.

Condividi !

Shares

1 GENNAIO 1959: TRIONFA LA RIVOLUZIONE! Con il rovesciamento del regime del generale Batista grazie alla rivoluzione guidata da Fidel Castro e da Ernesto Che Guevara, nel 1959 Cuba entra in una nuova era. I ricchi proprietari terrieri, i servi del dittatore filo USA e i potenti mafiosi italo-americani che fino ad allora avevano abusato della libertà del popolo cubano, scappano inseguiti dalle fucilate dei giovani rivoluzionari, che trasformeranno da lì a poco Cuba. Non più “il bordello degli USA”, ma la patria di un popolo unito, compatto e fiero della propria storia. Un popolo che ancora oggi resiste agli attentati e all’infame blocco economico che gli Stati Uniti continuano a perpetuare. Con un saluto fraterno al popolo cubano, il Partito Comunista continua il suo percorso contro il governo Draghi, il governo delle banche, dell’Unione Europea, e degli sfruttatori di quelli che vivono del proprio lavoro e chiunque continui a voler imbavagliare la volontà del popolo. BUON 2023, non un passo indietro!


from Partito Comunista https://ift.tt/UDZesjz

1 GENNAIO 1959: TRIONFA LA RIVOLUZIONE!

Con il rovesciamento del regime del generale Batista grazie alla rivoluzione guidata da Fidel Castro e da Ernesto Che Guevara, nel 1959 Cuba entra in una nuova era.
I ricchi proprietari terrieri, i servi del dittatore filo USA e i potenti mafiosi italo-americani che fino ad allora avevano abusato della libertà del popolo cubano, scappano inseguiti dalle fucilate dei giovani rivoluzionari, che trasformeranno da lì a poco Cuba.
Non più “il bordello degli USA”, ma la patria di un popolo unito, compatto e fiero della propria storia.
Un popolo che ancora oggi resiste agli attentati e all’infame blocco economico che gli Stati Uniti continuano a perpetuare.
Con un saluto fraterno al popolo cubano, il Partito Comunista continua il suo percorso contro il governo Draghi, il governo delle banche, dell’Unione Europea, e degli sfruttatori di quelli che vivono del proprio lavoro e chiunque continui a voler imbavagliare la volontà del popolo.

BUON 2023, non un passo indietro!

Condividi !

Shares

VERSO UN NUOVO ANNO DI LOTTA! Giunti alla fine di un altro anno difficile, il Partito Comunista, nell’augurarvi un buon fine anno e un buon inizio 2023, ringrazia tutti i militanti, i lavoratori, i sostenitori e i semplici simpatizzanti che giorno dopo giorno stanno aderendo al nostro percorso volto alla ricostruzione di una forza che in questo Paese manca da tempo. Verso un nuovo anno di lotte e di sfide, per riconquistare i diritti che ci spettano e per ridare voce a chi voce non ce l’ha. Il 2023 anno è un buon anno per essere protagonisti. Per un 2023 che veda rialzarsi forte la voce di chi vuole ribaltare il sistema. AVANTI PARTITO COMUNISTA!


from Partito Comunista https://ift.tt/fgYiGvc

VERSO UN NUOVO ANNO DI LOTTA!

Giunti alla fine di un altro anno difficile, il Partito Comunista, nell’augurarvi un buon fine anno e un buon inizio 2023, ringrazia tutti i militanti, i lavoratori, i sostenitori e i semplici simpatizzanti che giorno dopo giorno stanno aderendo al nostro percorso volto alla ricostruzione di una forza che in questo Paese manca da tempo.

Verso un nuovo anno di lotte e di sfide, per riconquistare i diritti che ci spettano e per ridare voce a chi voce non ce l’ha.
Il 2023 anno è un buon anno per essere protagonisti.
Per un 2023 che veda rialzarsi forte la voce di chi vuole ribaltare il sistema.

AVANTI PARTITO COMUNISTA!

Condividi !

Shares

CENSURANO L’INFORMAZIONE LIBERA L’informazione libera nel nostro paese (ma anche in tutto il mondo occidentale) è sotto attacco continuo. Lenotizie fuori dai canali maistream sono sempre più difficili da ricercare grazie anche alla censura preventiva che viene fatta dagli algoritmi di Google e dei social media. In Italia Mentana (ma anche altri sedicenti Fact-Checkers) decide, in maniera del tutto personale, di censurare alcune notizie grazie alla collaborazione della sua testata on-line con Facebook, in tutto il mondo occidentale (attraverso Google) la censura viene fatta sopratutto dall’agenzia “NewsGuard”. La NewsGuard è nata per filtrare l’informazione per browser, social e piattaforme digitali negli Stati Uniti, ben presto anche diversi paesi della colonia Europea, Italia in primis, hanno scelto i “servigi” di quest’agenzia statunitense, senza che nessun partito politico del nostro paese abbia avuto il coraggio di manifestare la minima remora contro quella che non è solo “un’interferenza”. Così nel silenzio arrendevole generale, testate giornalistiche regolarmente registrate devono passare per il “bollino” dell’agenzia ideata dall’ex proprietario del Wall Street Journal. Accettando questo modus operandi, il nostro paese accantona uno dei dettami fondamentali della nostra Costituzione per essere sempre più a servizio degli Stati Uniti. La libertà di stampa che dovrebbe essere il cane da guardia della democrazia e della libertà è ormai solo un lontano miraggio, più di quanto non lo sia mai stato in Italia. Ora più che mai, il nostro paese è soggetto a ferree censure da parte di setaccia, filtra e selezion arbitrariamente quale deve essere la verità.


from Partito Comunista https://ift.tt/RPv9GHl

CENSURANO L’INFORMAZIONE LIBERA

L’informazione libera nel nostro paese (ma anche in tutto il mondo occidentale) è sotto attacco continuo.
Lenotizie fuori dai canali maistream sono sempre più difficili da ricercare grazie anche alla censura preventiva che viene fatta dagli algoritmi di Google e dei social media.
In Italia Mentana (ma anche altri sedicenti Fact-Checkers) decide, in maniera del tutto personale, di censurare alcune notizie grazie alla collaborazione della sua testata on-line con Facebook, in tutto il mondo occidentale (attraverso Google) la censura viene fatta sopratutto dall’agenzia “NewsGuard”.

La NewsGuard è nata per filtrare l’informazione per browser, social e piattaforme digitali negli Stati Uniti, ben presto anche diversi paesi della colonia Europea, Italia in primis, hanno scelto i “servigi” di quest’agenzia statunitense, senza che nessun partito politico del nostro paese abbia avuto il coraggio di manifestare la minima remora contro quella che non è solo “un’interferenza”.
Così nel silenzio arrendevole generale, testate giornalistiche regolarmente registrate devono passare per il “bollino” dell’agenzia ideata dall’ex proprietario del Wall Street Journal.

Accettando questo modus operandi, il nostro paese accantona uno dei dettami fondamentali della nostra Costituzione per essere sempre più a servizio degli Stati Uniti.
La libertà di stampa che dovrebbe essere il cane da guardia della democrazia e della libertà è ormai solo un lontano miraggio, più di quanto non lo sia mai stato in Italia.
Ora più che mai, il nostro paese è soggetto a ferree censure da parte di setaccia, filtra e selezion arbitrariamente quale deve essere la verità.

Condividi !

Shares

30 DICEMBRE 1922 : URSS Il 30 dicembre 1922 nasceva, nel solco della vittoriosa Rivoluzione d’Ottobre, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Questo Stato rappresentò per decenni una speranza di riscossa per tutti i popoli oppressi del pianeta, contrapponendo a un sistema fondato sullo sfruttamento e sul profitto di pochi uno fatto su misura degli interessi dei lavoratori e della collettività. Con la scomparsa dell’Unione Sovietica i padroni hanno inasprito il proprio attacco alle classi popolari, rendendo sempre più evidente l’attualità e la necessità del socialismo. Contro gli attacchi alla storia e alle conquiste del socialismo i comunisti saranno sempre pronti a schierarsi. Vi ricordiamo alcuni dei traguardi fondamentali dell’Unione Sovietica, raggiunti prima di qualsiasi altro Paese al mondo. 1° Fu il primo Stato a costruire la più grande forma di economia pianificata nella storia. 2° Fu il Paese che pagò il più alto prezzo di vite umane nella seconda guerra mondiale sconfiggendo l’esercito nazista; Il 70% dell’esercito nazista fu infatti sconfitto dall’Armata Rossa sul fronte orientale. 24 milioni di eroi. 3° Riuscì a sconfiggere la fame diffusa nella popolazione grazie alla collettivizzazione della terra. Primo Paese nella storia dell’umanità. 4° L’URSS attraverso il ministro Viktor Zhdanov ha guidato la campagna globale per sconfiggere il vaiolo nel mondo, una malattia che ha causato milioni di vittime ogni anno 5° L’11 novembre del 1917 fu il primo Paese nella storia a bandire il lavoro minorile ed a stabilire che la giornata lavorativa non superasse le 8 ore. 6° Il primo sistema sanitario gratuito e universale, che aumentò l’aspettativa di vita dei sovietici. Scopri il travaglio senza dolore ed esegui i primi trapianti di organi della storia. 7° Il primo sistema educativo completamente pubblico e gratuito, che ha raggiunto i più alti tassi di alfabetizzazione della storia nelle 15 repubbliche sovietiche 8° La più rapida crescita economica mia registrata nella storia che riuscì a trasformare la Russia, da Paese arretrato e feudale, in una superpotenza economica. 9° Sputnik – Primo satellite della storia inviato nello Spazio Yuri Gagarin – Il primo uomo della storia ad andare nello Spazio. Valentina Tereshkova – prima donna ad andare nello spazio. 10° Parità tra i sessi; le donne avevano gli stessi diritti degli uomini, lo stesso stipendio, le stesse opportunità di lavoro, le stesse opportunità di lavorare nella pubblica amministrazione e potevano votare.


from Partito Comunista https://ift.tt/JmvkiUq

30 DICEMBRE 1922 : URSS

Il 30 dicembre 1922 nasceva, nel solco della vittoriosa Rivoluzione d’Ottobre, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Questo Stato rappresentò per decenni una speranza di riscossa per tutti i popoli oppressi del pianeta, contrapponendo a un sistema fondato sullo sfruttamento e sul profitto di pochi uno fatto su misura degli interessi dei lavoratori e della collettività. Con la scomparsa dell’Unione Sovietica i padroni hanno inasprito il proprio attacco alle classi popolari, rendendo sempre più evidente l’attualità e la necessità del socialismo. Contro gli attacchi alla storia e alle conquiste del socialismo i comunisti saranno sempre pronti a schierarsi.
Vi ricordiamo alcuni dei traguardi fondamentali dell’Unione Sovietica, raggiunti prima di qualsiasi altro Paese al mondo.

1° Fu il primo Stato a costruire la più grande forma di economia pianificata nella storia.

2° Fu il Paese che pagò il più alto prezzo di vite umane nella seconda guerra mondiale sconfiggendo l’esercito nazista;
Il 70% dell’esercito nazista fu infatti sconfitto dall’Armata Rossa sul fronte orientale. 24 milioni di eroi.

3° Riuscì a sconfiggere la fame diffusa nella popolazione grazie alla collettivizzazione della terra. Primo Paese nella storia dell’umanità.

4° L’URSS attraverso il ministro Viktor Zhdanov ha guidato la campagna globale per sconfiggere il vaiolo nel mondo, una malattia che ha causato milioni di vittime ogni anno

5° L’11 novembre del 1917 fu il primo Paese nella storia a bandire il lavoro minorile ed a stabilire che la giornata lavorativa non superasse le 8 ore.

6° Il primo sistema sanitario gratuito e universale, che aumentò l’aspettativa di vita dei sovietici.
Scopri il travaglio senza dolore ed esegui i primi trapianti di organi della storia.

7° Il primo sistema educativo completamente pubblico e gratuito, che ha raggiunto i più alti tassi di alfabetizzazione della storia nelle 15 repubbliche sovietiche

8° La più rapida crescita economica mia registrata nella storia che riuscì a trasformare la Russia, da Paese arretrato e feudale, in una superpotenza economica.

9° Sputnik – Primo satellite della storia inviato nello Spazio
Yuri Gagarin – Il primo uomo della storia ad andare nello Spazio.
Valentina Tereshkova – prima donna ad andare nello spazio.

10° Parità tra i sessi; le donne avevano gli stessi diritti degli uomini, lo stesso stipendio, le stesse opportunità di lavoro, le stesse opportunità di lavorare nella pubblica amministrazione e potevano votare.

Condividi !

Shares

IL PD MENTE SU TUTTO Il PD è il partito che ha portato avanti le misure più anti-popolari di tutta la storia della nostra repubblica, è il partito che ha fatto di tutto negli ultimi 10 anni per rimanere sempre ancorato al governo. Adesso, dopo un decennio di menzogne e di politiche volte a favorire solamente l’UE e Confindustria si ritrova all’opposizione e tenta goffamente di ritornare a far finta di essere dalla parte del popolo e dei lavoratori. Un caso eclatante è il post di Debora Serracchiani in cui scrive: “La manovra di bilancio 2023 fa cassa sui più deboli e la misura più ingiusta è l’eliminazione del Reddito di Cittadinza”. Purtroppo per la Serracchiani le votazioni sono pubbliche e consultabili da tutti, infatti ci fu anche lei tra coloro che il 20 marzo del 2019 votarono contro l’introduzione del Reddito di Cittadinanza. Lei insieme alla maggioranza del suo partito votarono contro, adesso invece si vogliono erigere a difensori del Reddito solo perchè attaccato dalla destra. Il PD continua a mentire su tutto nella speranza di tentare di mantenere una parvenza di partito di sinistra, quando in realtà è a tutti gli effetti un partito di destra (anzi, peggio) che imbroglia continuamente i propri elettori


from Partito Comunista https://ift.tt/kgCe2Za

IL PD MENTE SU TUTTO

Il PD è il partito che ha portato avanti le misure più anti-popolari di tutta la storia della nostra repubblica, è il partito che ha fatto di tutto negli ultimi 10 anni per rimanere sempre ancorato al governo.
Adesso, dopo un decennio di menzogne e di politiche volte a favorire solamente l’UE e Confindustria si ritrova all’opposizione e tenta goffamente di ritornare a far finta di essere dalla parte del popolo e dei lavoratori.
Un caso eclatante è il post di Debora Serracchiani in cui scrive: “La manovra di bilancio 2023 fa cassa sui più deboli e la misura più ingiusta è l’eliminazione del Reddito di Cittadinza”.

Purtroppo per la Serracchiani le votazioni sono pubbliche e consultabili da tutti, infatti ci fu anche lei tra coloro che il 20 marzo del 2019 votarono contro l’introduzione del Reddito di Cittadinanza.
Lei insieme alla maggioranza del suo partito votarono contro, adesso invece si vogliono erigere a difensori del Reddito solo perchè attaccato dalla destra.

Il PD continua a mentire su tutto nella speranza di tentare di mantenere una parvenza di partito di sinistra, quando in realtà è a tutti gli effetti un partito di destra (anzi, peggio) che imbroglia continuamente i propri elettori

Condividi !

Shares

DIRITTO DI SCIOPERO SUPERATO? Lo sciopero è un’idea superata per il ministro dell’istruzione Valditara (gà salito alla ribalta della cronaca per avere incluso l’umiliazione tra le tecniche educative, sposando impostazioni formative sorpassate da mezzo secolo) e rincara la dose dichiarando che “È ora di avviare una stagione di confronto costruttivo, nella logica di quella grande alleanza fra docenti, studenti, famiglie, istituzioni, parti sociali che ho da subito auspicato”. Non era bastato al cosiddetto ministro “dell’istruzione” la circolare agli studenti in occasione della caduta del muro di Berlino, dove dichiarava la fine dell’utopia rivoluzionaria, cassandola come uno dei mali assoluti del 900, adesso attacca anche il diritto allo sciopero da parte di studenti e lavoratori. Non c’è molto da sorprendersi da un governo che ha a capo gli eredi di Almirante, che non stanno facendo altro che accodarsi a ciò che la pseudo sinistra ha fatto per anni, smantellando la scuola pubblica ed il valore fondante della Costituzione che essa rappresenta. Lo sciopero è un diritto riconosciuto e tutelato dalla Costituzione (art. 40). Un diritto che i lavoratori di tutto il mondo hanno ottenuto dopo lotte e sacrifici. Questo governo sta attaccando frontalmente un diritto garantito dalla nostra Costituzione, un diritto che ha permesso a studenti e lavoratori di conquistare gran parte dei diritti sul lavoro che sempre più velocemente i governi targati PD e Centro Destra stanno cercando di smantellare definitivamente.


from Partito Comunista https://ift.tt/GPmY9Wy

DIRITTO DI SCIOPERO SUPERATO?
Lo sciopero è un’idea superata per il ministro dell’istruzione Valditara (gà salito alla ribalta della cronaca per avere incluso l’umiliazione tra le tecniche educative, sposando impostazioni formative sorpassate da mezzo secolo) e rincara la dose dichiarando che “È ora di avviare una stagione di confronto costruttivo, nella logica di quella grande alleanza fra docenti, studenti, famiglie, istituzioni, parti sociali che ho da subito auspicato”.
Non era bastato al cosiddetto ministro “dell’istruzione” la circolare agli studenti in occasione della caduta del muro di Berlino, dove dichiarava la fine dell’utopia rivoluzionaria, cassandola come uno dei mali assoluti del 900, adesso attacca anche il diritto allo sciopero da parte di studenti e lavoratori. Non c’è molto da sorprendersi da un governo che ha a capo gli eredi di Almirante, che non stanno facendo altro che accodarsi a ciò che la pseudo sinistra ha fatto per anni, smantellando la scuola pubblica ed il valore fondante della Costituzione che essa rappresenta.
Lo sciopero è un diritto riconosciuto e tutelato dalla Costituzione (art. 40). Un diritto che i lavoratori di tutto il mondo hanno ottenuto dopo lotte e sacrifici.
Questo governo sta attaccando frontalmente un diritto garantito dalla nostra Costituzione, un diritto che ha permesso a studenti e lavoratori di conquistare gran parte dei diritti sul lavoro che sempre più velocemente i governi targati PD e Centro Destra stanno cercando di smantellare definitivamente.

Condividi !

Shares

UN ALTRO GIORNO UN ALTRO LAVORATORE MORTO IN ITALIA Ancora una volta siamo costretti a leggere dell’ennesima morte bianca nell’indifferenza totale di una classe politica che si schiera sempre e solo dalla parte dei grandi industriali e di chi dovrebbe far rispettare le leggi sulla sicurezza sul luogo di lavoro ma poi non lo fa. La media in Italia supera i 3 morti sul lavoro al giorno e quest’anno c’è stato un incremento, tra morti e feriti, del 162% rispetto al 2021. Ieri a Bollate c’è stato l’ennesimo episodio tragico, un operaio di 52 anni è rimasto schiacciato dal compattatore in una ditta che si occupa di demolizioni auto, secondo una prima ricostruzione l’operaio era all’interno del capannone e stava lavorando su un macchinario che pressa le automobili quando sarebbe caduto all’interno facendo un volo di alcuni metri. Pare che inizialmente sia rimasto incastrato con una gamba, ha urlato, ma poi l’operaio è stato schiacciato. Il macchinario è stato subito messo sotto sequestro per consentire ai tecnici dell’Ats e alla polizia locale di fare le indagini e accertare le responsabilità. La strage continua e i veri responsabili non pagano mai le loro colpe, partendo dai governi, i sindacati concertativi, le imprese inadempienti. Serve una formazione adeguata ai lavoratori e una cultura della sicurezza, servono maggiori controlli.


from Partito Comunista https://ift.tt/qmDTYjd

UN ALTRO GIORNO
UN ALTRO LAVORATORE MORTO IN ITALIA

Ancora una volta siamo costretti a leggere dell’ennesima morte bianca nell’indifferenza totale di una classe politica che si schiera sempre e solo dalla parte dei grandi industriali e di chi dovrebbe far rispettare le leggi sulla sicurezza sul luogo di lavoro ma poi non lo fa.
La media in Italia supera i 3 morti sul lavoro al giorno e quest’anno c’è stato un incremento, tra morti e feriti, del 162% rispetto al 2021.

Ieri a Bollate c’è stato l’ennesimo episodio tragico, un operaio di 52 anni è rimasto schiacciato dal compattatore in una ditta che si occupa di demolizioni auto, secondo una prima ricostruzione l’operaio era all’interno del capannone e stava lavorando su un macchinario che pressa le automobili quando sarebbe caduto all’interno facendo un volo di alcuni metri. Pare che inizialmente sia rimasto incastrato con una gamba, ha urlato, ma poi l’operaio è stato schiacciato. Il macchinario è stato subito messo sotto sequestro per consentire ai tecnici dell’Ats e alla polizia locale di fare le indagini e accertare le responsabilità.

La strage continua e i veri responsabili non pagano mai le loro colpe, partendo dai governi, i sindacati concertativi, le imprese inadempienti. Serve una formazione adeguata ai lavoratori e una cultura della sicurezza, servono maggiori controlli.

Condividi !

Shares

SANGUE DEL NOSTRO SANGUE, NERVI DEI NOSTRI NERVI COME FU QUELLO DEI FRATELLI CERVI Il 28 Dicembre del 1943, vengono fucilati dai fascisti presso il poligono di tiro di Reggio Emilia, dopo essere stati brutalmente torturati. Durante la guerra, la casa della famiglia Cervi diventa un vero e proprio punto nevralgico per l’organizzazione territoriale della Resistenza. Il padre Alcide, forma così la “BANDA CERVI” che da lì fino al triste ma glorioso esito, si dedicherà alla lotta partigiana. In memoria di: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ettore, Ovidio.


from Partito Comunista https://ift.tt/gP3RcTr

SANGUE DEL NOSTRO SANGUE, NERVI DEI NOSTRI NERVI
COME FU QUELLO DEI FRATELLI CERVI

Il 28 Dicembre del 1943, vengono fucilati dai fascisti presso il poligono di tiro di Reggio Emilia, dopo essere stati brutalmente torturati.

Durante la guerra, la casa della famiglia Cervi diventa un vero e proprio punto nevralgico per l’organizzazione territoriale della Resistenza.
Il padre Alcide, forma così la “BANDA CERVI” che da lì fino al triste ma glorioso esito, si dedicherà alla lotta partigiana.

In memoria di:
Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ettore, Ovidio.

Condividi !

Shares

LA MELONI PRIMA ELOGIA I MILITARI POI GLI TAGLIA LE PENSIONI LA presidentessa del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni si è recata in Iraq per rendere omaggio ai militari italiani e tra un elogio ed una gratificazione, il suo governo, taglia loro le pensioni andandole a diminuire di circa 1500€ all’anno. Così la manovra all’interno della nuova legge di bilancio ruberà ai soldati, poliziotti e carabinieri in pensione con il sistema contributivo circa 1500 Euro all’anno, andando così ad impoverire sempre di più chi ha versato e lavorato tutta la vita e che adesso dovrebbe godersi gli anni di riposo. La legge di bilancio 2023 passerà alla storia per quella che è stata discussa di meno e che ha tolto praticamente tutto ai partiti e alle istanze del Parlamento. La Camera l’ha discussa meno di una settimana, gli emendamenti tra maggioranza e opposizione sono stati ridotti a poco più di cento. Il caos, gli errori da matita rossa e blu, i rinvii e tutto quello che tuttora resta ancora poco chiaro per non parlare di ciò che è fuori tema (i cinghiali prima di tutto) danno la misura della “inesperienza” per alcuni e “inadeguatezza” per altri di questa maggioranza che alle prese con la sua prima legge di bilancio ha lasciato perplessa la stessa maggioranza. La Meloni dunque sta portando avanti la linea che Draghi ha tracciato durante il suo mandato senza scostarsi minimamente da tutte quei decreti e leggi anti-popolari che hanno contraddistinto il suo mandato. Non c’è alcuna differenza tra la Meloni e Draghi, questo ormai è chiaro a tutti, adesso a pagarne le conseguenze saranno anche tutte le orze dell’ordine a cui verrà ridotta persino la pensione.


from Partito Comunista https://ift.tt/jzqbSa8

LA MELONI PRIMA ELOGIA I MILITARI POI GLI TAGLIA LE PENSIONI

LA presidentessa del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni si è recata in Iraq per rendere omaggio ai militari italiani e tra un elogio ed una gratificazione, il suo governo, taglia loro le pensioni andandole a diminuire di circa 1500€ all’anno.
Così la manovra all’interno della nuova legge di bilancio ruberà ai soldati, poliziotti e carabinieri in pensione con il sistema contributivo circa 1500 Euro all’anno, andando così ad impoverire sempre di più chi ha versato e lavorato tutta la vita e che adesso dovrebbe godersi gli anni di riposo.

La legge di bilancio 2023 passerà alla storia per quella che è stata discussa di meno e che ha tolto praticamente tutto ai partiti e alle istanze del Parlamento. La Camera l’ha discussa meno di una settimana, gli emendamenti tra maggioranza e opposizione sono stati ridotti a poco più di cento. Il caos, gli errori da matita rossa e blu, i rinvii e tutto quello che tuttora resta ancora poco chiaro per non parlare di ciò che è fuori tema (i cinghiali prima di tutto) danno la misura della “inesperienza” per alcuni e “inadeguatezza” per altri di questa maggioranza che alle prese con la sua prima legge di bilancio ha lasciato perplessa la stessa maggioranza.

La Meloni dunque sta portando avanti la linea che Draghi ha tracciato durante il suo mandato senza scostarsi minimamente da tutte quei decreti e leggi anti-popolari che hanno contraddistinto il suo mandato. Non c’è alcuna differenza tra la Meloni e Draghi, questo ormai è chiaro a tutti, adesso a pagarne le conseguenze saranno anche tutte le orze dell’ordine a cui verrà ridotta persino la pensione.

Condividi !

Shares