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LE NOTIZIE IN ITALIA LE SCELGONO GLI USA Che l’Italia fosse, a tutti gli effetti, una colonia USA è un dato di fatto, così come i nostri media siano fedelissimi alla narrazione imposta dalla NATO e dagli USA. Questo però pare non sia ancora abbastanza per Washington, infatti il dipartimento di Stato ha lanciato la “campagna d’Italia” per mettere al vaglio le notizie sgradite e incentivare “crescita della comprensione della politica e dei punti di vista USA”, tutto documentato all’interno del programma dell’ambasciata USA in Italia “Missione degli Stati Uniti in Italia – Annual Program Statement 2023 –Opportunità di finanziamento”. L’Ambasciata americana a Roma ha annunciato quindi sovvenzioni che hanno l’obiettivo di «ampliare le capacità della società civile italiana nella definizione dei principi democratici e nel ripristino della fiducia nella democrazia». Il programma cooperazione culturale dovrà contribuire a rafforzare i legami tra Italia e Stati Uniti e le iniziative “dovranno contenere una significativa quantità di elementi della cultura americana” e contribuire con ciò alla “crescita della comprensione della politica e dei punti di vista USA”. Per Washington non è abbastanza sufficiente attaccamento alla politica USA tra i vassalli europei, e soprattutto italiani. I media di stampa e e TV che portano avanti la narrazione NATO non sono reputati abbastanza asserviti e convincenti per portare sufficiente consenso e non silenziano abbastanza la “disinformazione” russa e cinese per manipolare completamente il pensiero del popolo italiano. Gli USA e la NATO vogliono piegare definitivamente le ancora presenti voci di protesta e di libertà presenti nei paesi europei e in Italia colpendo ancora di più la libertà d’informazione per farci accettare la loro propaganda di guerra e convincerci della bontà delle politiche imperialiste e di distruzione che la NATO porta avanti dal giorno in cui è stata creata. Fuori l’ITALIA dalla NATO


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LE NOTIZIE IN ITALIA LE SCELGONO GLI USA

Che l’Italia fosse, a tutti gli effetti, una colonia USA è un dato di fatto, così come i nostri media siano fedelissimi alla narrazione imposta dalla NATO e dagli USA. Questo però pare non sia ancora abbastanza per Washington, infatti il dipartimento di Stato ha lanciato la “campagna d’Italia” per mettere al vaglio le notizie sgradite e incentivare “crescita della comprensione della politica e dei punti di vista USA”, tutto documentato all’interno del programma dell’ambasciata USA in Italia “Missione degli Stati Uniti in Italia – Annual Program Statement 2023 –Opportunità di finanziamento”.

L’Ambasciata americana a Roma ha annunciato quindi sovvenzioni che hanno l’obiettivo di «ampliare le capacità della società civile italiana nella definizione dei principi democratici e nel ripristino della fiducia nella democrazia». Il programma cooperazione culturale dovrà contribuire a rafforzare i legami tra Italia e Stati Uniti e le iniziative “dovranno contenere una significativa quantità di elementi della cultura americana” e contribuire con ciò alla “crescita della comprensione della politica e dei punti di vista USA”.

Per Washington non è abbastanza sufficiente attaccamento alla politica USA tra i vassalli europei, e soprattutto italiani. I media di stampa e e TV che portano avanti la narrazione NATO non sono reputati abbastanza asserviti e convincenti per portare sufficiente consenso e non silenziano abbastanza la “disinformazione” russa e cinese per manipolare completamente il pensiero del popolo italiano.

Gli USA e la NATO vogliono piegare definitivamente le ancora presenti voci di protesta e di libertà presenti nei paesi europei e in Italia colpendo ancora di più la libertà d’informazione per farci accettare la loro propaganda di guerra e convincerci della bontà delle politiche imperialiste e di distruzione che la NATO porta avanti dal giorno in cui è stata creata.

Fuori l’ITALIA dalla NATO

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#CAGLIARI presso Lazzaretto Sant’Elia, Via dei navigatori 1 DOMENICA 26 FEBBRAIO RAFFORZARE – UNIRE – ALLARGARE I #comunisti e la fase attuale: Interverrà Alberto Lombardo Segretario Generale Partito Comunista.


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#CAGLIARI presso Lazzaretto Sant’Elia, Via dei navigatori 1

DOMENICA 26 FEBBRAIO

RAFFORZARE – UNIRE – ALLARGARE
I #comunisti e la fase attuale:
Interverrà
Alberto Lombardo Segretario Generale Partito Comunista.

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L’ISIS COMBATTE PER ZELENSKIJ LUNIONE ‘EUROPEA DA LE ARMI ALL’ISIS l’Isis combatte in Ucraina a favore di Kiev, come creazione anch’essa degli USA e da supporto alle milizie neo-naziste Ucraine. Nelle immagini circolate e trasmesse dall’emittente pubblica tedesca (e poi condivise da molti altri media occidentali, è evidente la patch dell’ISIS sul braccio di un soldato che combatte per Zelenskij. Nello stesso momento in cui queste immagini stavano circolando, I deputati europei con 444 voti favorevoli, 26 contrari e 37 astensioni i deputati ribadiscono il più fermo sostegno alla leadership Ucraina e sostengono la fornitura di aiuti militari all’Ucraina per tutto il tempo necessario e chiedono di prendere seriamente in considerazione la possibilità di fornire aerei da combattimento, elicotteri e adeguati sistemi missilistici occidentali e un sostanziale aumento delle consegne di munizioni a Kiev. Il nemico principale è l’imperialismo USA e UE che formano, finanziano e sostengono terroristi in tutto il mondo tramite le “rivoluzioni colorate” per soggiogare la libertà dei popoli, contro il multilateralismo, contro la pace.


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L’ISIS COMBATTE PER ZELENSKIJ
LUNIONE ‘EUROPEA DA LE ARMI ALL’ISIS

l’Isis combatte in Ucraina a favore di Kiev, come creazione anch’essa degli USA e da supporto alle milizie neo-naziste Ucraine.
Nelle immagini circolate e trasmesse dall’emittente pubblica tedesca (e poi condivise da molti altri media occidentali, è evidente la patch dell’ISIS sul braccio di un soldato che combatte per Zelenskij.

Nello stesso momento in cui queste immagini stavano circolando, I deputati europei con 444 voti favorevoli, 26 contrari e 37 astensioni i deputati ribadiscono il più fermo sostegno alla leadership Ucraina e sostengono la fornitura di aiuti militari all’Ucraina per tutto il tempo necessario e chiedono di prendere seriamente in considerazione la possibilità di fornire aerei da combattimento, elicotteri e adeguati sistemi missilistici occidentali e un sostanziale aumento delle consegne di munizioni a Kiev.

Il nemico principale è l’imperialismo USA e UE che formano, finanziano e sostengono terroristi in tutto il mondo tramite le “rivoluzioni colorate” per soggiogare la libertà dei popoli, contro il multilateralismo, contro la pace.

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LETTA E MELONI DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA STESSE POLITICHE E STESSA STIMA RECIPROCA Il PD rimane il peggior partito d’Italia grazie alle sue politiche che hanno distrutto tutti i diritti dei lavoratori e negli ultimi anni ha cercato di rimanere al governo in tutti i modi, illudendo i suoi elettori di essere un partito di centro sinistra. Dal 2011 fino ad oggi il PD ha sempre partecipato attivamente a tutti i governi che si sono succeduti, da Monti fino ai due governi Draghi insieme al centro LEGA, BERLUSCONI,M5S etc. Adesso che le elezioni hanno decretato la vittoria di Giorgia Meloni, il PD ritenta la via delle larghe intese per ritagliarsi una visibilità anche in questo governo e lo fa attraverso il suo segretario Letta che invia messaggi di stima alla sua diretta avversaria politica, dimostrando che i due partiti sono esattamente due facce della stessa medaglia e che portano avanti le stesse politiche contro il popolo e i lavoratori e solamente a favore delle multinazioni, di banche, dell’Unione Europea e della NATO. Letta dichiara che la Meloni “è meglio di quanto ci aspettassimo” sulle questioni economiche e finanziarie e ha abbandonato la sua aggressività nei confronti dell’Unione Europea decidendo di “seguire le regole” ed evitando di “commettere errori”. Queste sono le parole del segretario del PD rilasciate al New York Times che dimostrano quanto i due partiti siano sulla stessa linea e aprendo a un futuro (finalmente) insieme


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LETTA E MELONI DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
STESSE POLITICHE E STESSA STIMA RECIPROCA

Il PD rimane il peggior partito d’Italia grazie alle sue politiche che hanno distrutto tutti i diritti dei lavoratori e negli ultimi anni ha cercato di rimanere al governo in tutti i modi, illudendo i suoi elettori di essere un partito di centro sinistra.

Dal 2011 fino ad oggi il PD ha sempre partecipato attivamente a tutti i governi che si sono succeduti, da Monti fino ai due governi Draghi insieme al centro LEGA, BERLUSCONI,M5S etc. Adesso che le elezioni hanno decretato la vittoria di Giorgia Meloni, il PD ritenta la via delle larghe intese per ritagliarsi una visibilità anche in questo governo e lo fa attraverso il suo segretario Letta che invia messaggi di stima alla sua diretta avversaria politica, dimostrando che i due partiti sono esattamente due facce della stessa medaglia e che portano avanti le stesse politiche contro il popolo e i lavoratori e solamente a favore delle multinazioni, di banche, dell’Unione Europea e della NATO.

Letta dichiara che la Meloni “è meglio di quanto ci aspettassimo” sulle questioni economiche e finanziarie e ha abbandonato la sua aggressività nei confronti dell’Unione Europea decidendo di “seguire le regole” ed evitando di “commettere errori”.
Queste sono le parole del segretario del PD rilasciate al New York Times che dimostrano quanto i due partiti siano sulla stessa linea e aprendo a un futuro (finalmente) insieme

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Oggi 18 febbraio ore 17 #GENOVA presso il circolo Autorità Portuale, via Albertazzi 3 RAFFORZARE – UNIRE – ALLARGARE I #comunisti e la fase attuale: Interverrà Salvatore Catello – Vice Segretario Generale Partito Comunista.


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Oggi 18 febbraio ore 17
#GENOVA presso il circolo Autorità Portuale, via Albertazzi 3
RAFFORZARE – UNIRE – ALLARGARE
I #comunisti e la fase attuale:
Interverrà
Salvatore Catello – Vice Segretario Generale Partito Comunista.

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GIORNALISTI ITALIANI BLOCCATI DAI NAZISTI UCRAINI Sono Andrea Sceresini e Alfredo Bosco i due giornalisti e reporter italiani de il Manifesto che lo scorso 6 febbraio hanno ricevuto la notifica di sospensione dagli accrediti giornalistici da parte del ministro della Difesa ucraino. Erano di ritorno dal fronte di Bakhmut, ora sono in attesa dell’interrogatorio da parte della femigerata SBU, la Gestapo ucraina. Ovviamente la libera informazione italica non è interessata a condannare la censura della libertà di informazione se non si tratta di Russia, Cuba o Cina. Tantomeno non ci sono prese di posizione da parte della politica o pressioni verso l’ambasciata ucraina, a cui invece è concesso comandare in Italia. E non ci sono le manifestazioni delle organizzazioni umanitarie, o dei partiti arcobaleno, che non hanno avuto a cuore le sorti di Andrea Rocchelli ammazzato in Ucraina il 24 maggio 2014, quando dell’Ucraina non importava nulla a nessuno, figuriamoci se qualcuno oggi si potrà interessare di due nostri connazionali che stanno esercitando il loro diritto al lavoro. Sui colleghi giornalisti in Italia, stendiamo un velo pietoso, quelli aspettano la velina da Washington, altrimenti la notizia non è vera e nemmeno degna di essere raccontata.


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GIORNALISTI ITALIANI BLOCCATI DAI NAZISTI UCRAINI

Sono Andrea Sceresini e Alfredo Bosco i due giornalisti e reporter italiani de il Manifesto che lo scorso 6 febbraio hanno ricevuto la notifica di sospensione dagli accrediti giornalistici da parte del ministro della Difesa ucraino. Erano di ritorno dal fronte di Bakhmut, ora sono in attesa dell’interrogatorio da parte della femigerata SBU, la Gestapo ucraina.

Ovviamente la libera informazione italica non è interessata a condannare la censura della libertà di informazione se non si tratta di Russia, Cuba o Cina. Tantomeno non ci sono prese di posizione da parte della politica o pressioni verso l’ambasciata ucraina, a cui invece è concesso comandare in Italia. E non ci sono le manifestazioni delle organizzazioni umanitarie, o dei partiti arcobaleno, che non hanno avuto a cuore le sorti di Andrea Rocchelli ammazzato in Ucraina il 24 maggio 2014, quando dell’Ucraina non importava nulla a nessuno, figuriamoci se qualcuno oggi si potrà interessare di due nostri connazionali che stanno esercitando il loro diritto al lavoro.

Sui colleghi giornalisti in Italia, stendiamo un velo pietoso, quelli aspettano la velina da Washington, altrimenti la notizia non è vera e nemmeno degna di essere raccontata.

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GUERRA, STRAGI, CARESTIA, PESTILENZA È difficile vedere una contesa in cui hanno tutti torto. Il 19 maggio 2020 il governo Conte II – 5 Stelle + PD – approva un decreto che è stato definito criminogeno. La quantità di truffe che si potevano infilare con una girandola di crediti era stata subito sottolineata. Ha fatto risalire il PIL, già depresso dalla pandemia, grazie a un assalto alla diligenza di chi è riuscito a saltar su. Sopravvalutazione dei costi e sperperi enormi. Molti però sono rimasti in mezzo al guado: impegni presi e lavori bloccati a causa di ditte inadempienti in parte per l’esplosione dei costi e in parte per un sovraffollamento di impegni. Ora siamo davanti a un’esplosione dell’impegno pubblico (110 miliardi!) e una ridda di redditi incagliati. Il governo Meloni non trova di meglio che gettare benzina sul fuoco. Blocco di tutte le cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi: superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sismabonus, barriere architettoniche, prime cessioni di tutti i bonus energia, dei crediti per la ristorazione, di quelli legati alla super Ace, dei bonus per le imprese turistiche e per le agenzie di viaggio. Salta anche la cessione dei crediti nelle norme sull’efficientamento energetico degli immobili e divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione. Alla faccia della transizione ecologica. Restano solo le detrazioni, a cui potranno accedere solo coloro che hanno un reddito elevato. Come avevamo detto fin dalla sua costituzione, questo Governo è stato chiamato ad eseguire la sepoltura del cadavere dell’economia italiana avviata dai governi Conte e Draghi.


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GUERRA, STRAGI, CARESTIA, PESTILENZA

È difficile vedere una contesa in cui hanno tutti torto.
Il 19 maggio 2020 il governo Conte II – 5 Stelle + PD – approva un decreto che è stato definito criminogeno. La quantità di truffe che si potevano infilare con una girandola di crediti era stata subito sottolineata. Ha fatto risalire il PIL, già depresso dalla pandemia, grazie a un assalto alla diligenza di chi è riuscito a saltar su. Sopravvalutazione dei costi e sperperi enormi. Molti però sono rimasti in mezzo al guado: impegni presi e lavori bloccati a causa di ditte inadempienti in parte per l’esplosione dei costi e in parte per un sovraffollamento di impegni.
Ora siamo davanti a un’esplosione dell’impegno pubblico (110 miliardi!) e una ridda di redditi incagliati.

Il governo Meloni non trova di meglio che gettare benzina sul fuoco.
Blocco di tutte le cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi: superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sismabonus, barriere architettoniche, prime cessioni di tutti i bonus energia, dei crediti per la ristorazione, di quelli legati alla super Ace, dei bonus per le imprese turistiche e per le agenzie di viaggio. Salta anche la cessione dei crediti nelle norme sull’efficientamento energetico degli immobili e divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione. Alla faccia della transizione ecologica.
Restano solo le detrazioni, a cui potranno accedere solo coloro che hanno un reddito elevato.
Come avevamo detto fin dalla sua costituzione, questo Governo è stato chiamato ad eseguire la sepoltura del cadavere dell’economia italiana avviata dai governi Conte e Draghi.

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PFIZER E GLI ACCORDI SEGRETI CON L’UNIONE EUROPEA La Commissione Europea ancora oggi si rifiuta di pubblicare i messaggi di testo scambiati tra la presidente del braccio esecutivo dell’Unione Europea Ursula von der Leyen e Albert Bourla, l’amministratore delegato della società farmaceutica Pfizer, dando l’ennesima dimostrazione che tra l’azienda farmaceutica e l’UE ci sono stati dei rapporti privilegiati e che i cittadini non devono sapere. Un’indagine del Mediatore europeo Emily O’Reilly, pubblicata nel gennaio 2022, ha rilevato che la Commissione non ha chiesto i messaggi all’ufficio della von der Leyen. O’Reilly scrive a proposito: “Se i messaggi di testo riguardano politiche e decisioni dell’UE, dovrebbero essere trattati come documenti dell’UE”. Tuttavia, in risposta, la Vicepresidente della Commissione Vera Jourová ha insistito sul fatto che non c’è nulla di importante. I nostri media e i nostri governanti sembra non vogliano dare peso a questa vicenda che ha condizionato le scelte sanitarie di milioni di cittadini, spesso obbligandole contro il loro volere. Negli USA però il quotidiano NewYork Times non ha accettato le risposte evasive dell’ UE come hanno fatto tutti i giornali europei e ha ha citato in giudizio la Commissione Europea. Il NYT sostiene che la Commissione Europea ha l’obbligo legale di pubblicare i messaggi, che potrebbero contenere informazioni sugli accordi del blocco per l’acquisto di miliardi di euro di vaccini Covid-19. La decisione del New York Times arriva dopo che anche Alexander Fanta, giornalista di netzpolitik.org, ha chiesto l’accesso ai testi, ma gli è stato rifiutato. All’UE e alla sua presidentessa Ursula Von der Leyen non è mai interessata la salute dei cittadini europei ma, probabilmente, il profitto e altri interessi che ne avrebbero avuto tramite l’acquisto di milioni di dosi del vaccino prodotto da Pfizer.


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PFIZER E GLI ACCORDI SEGRETI CON L’UNIONE EUROPEA

La Commissione Europea ancora oggi si rifiuta di pubblicare i messaggi di testo scambiati tra la presidente del braccio esecutivo dell’Unione Europea Ursula von der Leyen e Albert Bourla, l’amministratore delegato della società farmaceutica Pfizer, dando l’ennesima dimostrazione che tra l’azienda farmaceutica e l’UE ci sono stati dei rapporti privilegiati e che i cittadini non devono sapere.

Un’indagine del Mediatore europeo Emily O’Reilly, pubblicata nel gennaio 2022, ha rilevato che la Commissione non ha chiesto i messaggi all’ufficio della von der Leyen.
O’Reilly scrive a proposito: “Se i messaggi di testo riguardano politiche e decisioni dell’UE, dovrebbero essere trattati come documenti dell’UE”.
Tuttavia, in risposta, la Vicepresidente della Commissione Vera Jourová ha insistito sul fatto che non c’è nulla di importante.

I nostri media e i nostri governanti sembra non vogliano dare peso a questa vicenda che ha condizionato le scelte sanitarie di milioni di cittadini, spesso obbligandole contro il loro volere.
Negli USA però il quotidiano NewYork Times non ha accettato le risposte evasive dell’ UE come hanno fatto tutti i giornali europei e ha ha citato in giudizio la Commissione Europea.
Il NYT sostiene che la Commissione Europea ha l’obbligo legale di pubblicare i messaggi, che potrebbero contenere informazioni sugli accordi del blocco per l’acquisto di miliardi di euro di vaccini Covid-19.
La decisione del New York Times arriva dopo che anche Alexander Fanta, giornalista di netzpolitik.org, ha chiesto l’accesso ai testi, ma gli è stato rifiutato.

All’UE e alla sua presidentessa Ursula Von der Leyen non è mai interessata la salute dei cittadini europei ma, probabilmente, il profitto e altri interessi che ne avrebbero avuto tramite l’acquisto di milioni di dosi del vaccino prodotto da Pfizer.

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Condividiamo da La Riscossa: Il compagno Emilio Lambiase, membro del Consiglio Mondiale Josè Martì e Presidente del Circolo Armando Hart Davalos, sezione italiana della società culturale Josè Martì, è stato premiato dal Presidente di Cuba e Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, durante i lavori della V Conferenza Internazionale per l’Equilibrio del Mondo organizzata dal Consiglio Mondiale Josè Martì, la MEDAGLIA DEL 25° ANNO DELL’OFFICINA DEL PROGRAMMA MARTIANO. 👇 L’articolo completo 👇 https://bit.ly/Cuba-Emilio-Lambiase


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Condividiamo da La Riscossa:

Il compagno Emilio Lambiase, membro del Consiglio Mondiale Josè Martì e Presidente del Circolo Armando Hart Davalos, sezione italiana della società culturale Josè Martì, è stato premiato dal Presidente di Cuba e Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, durante i lavori della V Conferenza Internazionale per l’Equilibrio del Mondo organizzata dal Consiglio Mondiale Josè Martì, la MEDAGLIA DEL 25° ANNO DELL’OFFICINA DEL PROGRAMMA MARTIANO.

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NO ALL’IMPERIALISMO SI AL MULTILATERISMO Non sosteniamo le proteste sostenute e finanziate dall’estero. In due foto la rappresentazione plastica della realtà. Da una parte Cina e Iran che chiedono la fine del unilateralismo per un mondo multipolare che possa far crescere e far progredire tutti liberamente contro le imposizioni e le sanzioni del mondo unipolare dell’Imperialismo statunitense e dei suoi alleati europei. Dall’altra la nuova rivoluzione colorata mostra il suo vero volto. Parviz Sabeti – il più famoso torturatore e assassino della Savak, la polizia segreta dell’Iran dello scià alleato di USA e Gran Bretagna, l’organizzazione più brutale del Medio Oriente, con le famigerate camere di tortura in cui gli oppositori politici, in particolare comunisti, venivano sottoposti a ogni tipo di sevizia – è apparso ieri durante la manifestazione promossa a Los Angeles contro l’Iran. No alle facili tifoserie. Il mondo non è in bianco e nero. Pur essendo lontanissimi ideologicamente dal regime iraniano degli ayatollah, oggi bisogna capire quale è il nemico principale, e il nemico principale è l’imperialismo USA con i suoi alleati e tutte le finte rivoluzioni che organizza nei Paesi che si oppongono alla sua politica oppressiva e sanguinaria.


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NO ALL’IMPERIALISMO
SI AL MULTILATERISMO

Non sosteniamo le proteste sostenute e finanziate dall’estero.
In due foto la rappresentazione plastica della realtà.
Da una parte Cina e Iran che chiedono la fine del unilateralismo per un mondo multipolare che possa far crescere e far progredire tutti liberamente contro le imposizioni e le sanzioni del mondo unipolare dell’Imperialismo statunitense e dei suoi alleati europei.
Dall’altra la nuova rivoluzione colorata mostra il suo vero volto. Parviz Sabeti – il più famoso torturatore e assassino della Savak, la polizia segreta dell’Iran dello scià alleato di USA e Gran Bretagna, l’organizzazione più brutale del Medio Oriente, con le famigerate camere di tortura in cui gli oppositori politici, in particolare comunisti, venivano sottoposti a ogni tipo di sevizia – è apparso ieri durante la manifestazione promossa a Los Angeles contro l’Iran.

No alle facili tifoserie. Il mondo non è in bianco e nero.
Pur essendo lontanissimi ideologicamente dal regime iraniano degli ayatollah, oggi bisogna capire quale è il nemico principale, e il nemico principale è l’imperialismo USA con i suoi alleati e tutte le finte rivoluzioni che organizza nei Paesi che si oppongono alla sua politica oppressiva e sanguinaria.

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